A proposito di furti d'identità Società

Gentile direttore,

Le scrivo per fornire una ulteriore testimonianza al fenomeno, ormai dilagante, dei furti dei dati personali. Infatti, come l'Avv. Brescia, autore della lettera “l'omonimo ignoto”, pubblicata sul numero di Realtà Sannita del 16-30 novembre 2007, anche io sono stata oggetto di un “furto d'identità” da parte di qualcuno che, a mia totale insaputa, ha ottenuto un finanziamento utilizzando i miei dati personali.

Un giorno di settembre dello scorso anno, infatti, ricevetti una telefonata a casa da parte di una persona che, qualificatasi quale responsabile di un ufficio contenzioso di una finanziaria, mi sollecitava al pagamento di rate relative ad un finanziamento per l'acquisto di una autovettura Citroen C3, in Desenzano del Garda. Dissi subito che si trattava di una omonimia e, per liberarmi subito di quella seccante telefonata, chiesi la data di nascita della presunta omonima ma, purtroppo, la data ed il luogo di nascita erano i miei! Credo di aver trascorso i primi attimi completamente inebetita, mentre il mio interlocutore mi diceva che proprio io, residente in Desenzano del Garda, avrei esibito la busta paga di una Casa di Cura di Desenzano per acquistare una autovettura. A quel punto, tra lo sbigottimento e l'incredulità per non riuscire a credere come qualcuno potesse essersi impossessato dei miei dati (non ho mai perso, né sono mai stata derubata della mia carta di identità o di altro documento), rendevo edotto il mio interlocutore di non aver mai risieduto in Desenzano del Garda, né di aver mai lavorato presso alcuna casa di cura e soprattutto di non aver mai acquistato una automobile in vita mia! Quindi, per cautelarmi, mi precipitai presso la Questura di Benevento per sporgere denuncia – querela contro ignoti e qui, grazie ad ispettori che avevano già conosciuto numerosi casi simili al mio, mi resi conto di quanto sia facile accedere ai dati personali di ognuno di noi. Altro che diritto alla privacy! Con Internet, banche dati di uffici pubblici o anche semplici elenchi, posso oggi essere facilmente accessibili per acquisire nome, cognome, luogo e data di nascita. Con queste poche notizie si riesce a creare un codice fiscale e per questa via finanziamenti. Il tutto poi è facilitato dal fatto che in Italia, pur di vendere beni di consumo, troppo spesso sono concessi finanziamenti senza compiere i dovuti accertamenti. Questo è il modo di vendere purtroppo e poco importa se poi il malcapitato cittadino, derubato dei propri dati ed esposto a rischi giudiziari, si veda per ironia della sorte, incluso anche nel CRIFF, la banca dati che impedisce a chiunque venga schedato come cattivo pagatore, di ottenere finanziamenti.

Distinti saluti

Benevento, gennaio 2008