E' Pasqua: No agli scarichi illegali nei fiumi e allo smog che ci soffoca Società

Che tenerezza la filastrocca che si cantava una volta tra i banchi delle elementari! “E’ Pasqua, è Pasqua, noi siam tutti contenti diciamo ai quattro venti evviva la bontà... E’ Pasqua, è Pasqua scriviamolo (non lo scriviamo! NdR) sui muri evviva la bontà.

Che tempi belli! Allora non c’era l’inquinamento dell’aria e delle acque in genere.

Allora il Sabato ed il Calore scorrevano ricchi d’acqua (a volte addirittura troppa come nella tremenda alluvione del 2 ottobre del 1949), con ricca fauna e che consentivano di bagnarsi e prendere la tintarella sulle distese di sabbia. Allora c’erano tanti pescatori di professione che vendevano barbi e cavedani e pure saporite anguille. E c’erano anche tanti pescasportivi che con canne e mulinelli, si divertivano a prendere all’amo grossi cavedani. Tanti altri si accontentavano col bilancino di riempire le “capaie” di scardilli (pesciolini) per ottime fritture.

Tempi felici. Adesso le acque inquinate non consentono né pesca né bagni.

Dopo tanto silenzio sull’anomala situazione (addirittura si irriga in estate con quelle acque pestifere) finalmente ora si registra la critica serrata da parte di associazioni che difendono l’igiene in genere.

Bene. Ma non ci si limiti alla protezione delle acque localizzate nel Sannio. Si risalga al corso del Sabato in terra irpina dove gli scarichi inquinanti “irrigano” inquinando a più non posso.

Bravo, cavalie’!” ci elogia la nostra lavascale “Così mio marito potrà rimettere in attività il “bilancino” e portarmi a far friggere gli scardilli...”.

Gelsomi’, di’ però al tuo consorte che è vietato pescare il novellame...”.

° ° °

Ma salta fuori che la... miniera dell’inquinamento fluviale la teniamo addirittura in casa. Il nucleo investigativo della Polizia ambientale e forestale con l’Asl, l’Arpac e l’Ispettorato del Lavoro, nell’effettuare dei controlli presso la sede dell’Asia di via San Pasquale, hanno riscontrato che gatta ci cova...

Cavalie’,” interviene Gelsomina “ allora ha sortito effetto la...de...desolazione (delazione, Gelsomi’!) che io ho fatto a chi l’ha raccolta ed ha interessato tutto quel po’ po’ di controllori...”

Gelsomi’, io ignoravo che tu fossi a conoscenza che all’inquinamento fluviale fosse cointeressato il deposito dell’Asia a Ponticelli...”.

Veramente io avevo soltanto delazionato che i camion dell’Asia sostano sulla pubblica via impedendo di parcheggiare alle auto private... Poi da cosa nasce cosa e così i controllori hanno scoperto gli scarichi illegali che dal deposito dell’Asia vanno a finire nel sottostante torrente San Nicola e quindi nel fiume”.

Gelsomi’, il detto inquinamento è - diciamo - soltanto fortuito. I camion con l’immondizia fanno cadere al suolo del deposito il pergolato. E così le acque versate per la pulizia del selciato imbrattato scivolano nel torrente e da qui nel fiume...”.

Cavalie’,” la lavascale insiste nella tesi accusatoria “ l’incidente c’è stato e pure il... morto. Qualcuno deve pur pagare... Gli atti del reato sono stati trasmessi alla Procura, mo’ sa quante teste volano per l’aria?!”.

Gelsomi’, non esagerare! Non c’è stato alcun morto... Se proprio ci dovrà essere una conseguenza sarà lo spostamento del deposito Asia in altra sede. E bisognerà fare presto perché il 30 giugno scade il contratto di servizio che l’Asia ha con il Comune di Benevento (socio unico). Qualcuno storce il muso all’ipotesi che il servizio venga affidato ai privati... (i dipendenti dell’Asia cadrebbero in mobilità...)”.

Gelsomina: “Mamma mia, un’altra volta mi faccio gli affari miei e non insorfo (non sobillo) gli inquirenti!”...

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Cavalie’, e non finiscono qui le disgrazie di Benevento. C’è anche lo smog.

La centralina segnala che stiamo per soffocare tanta l’aria che respiriamo è inquinata dalle “polveri sottili”. Hanno assicurato che verranno piazzate altre due centraline...Cavalie’ non sarebbe meglio eliminare il difetto?”.

Gelsomi’, il venticello primaverile vedrai che aiuterà a rendere l’aria più respirabile, prima che si arrivi a bloccare il traffico nelle zone centrali per alcune ore con notevoli ripercussioni veicolari negative...”.

Cavalie’, comunque, diamoci da fare (mi rivolgo agli addetti alla... respirazione!). Non vorrei che le cosiddette polveri sottili mi inquinassero i tortani (che li faccio ancora io, senza accattarli belli e fatti che chi lo sa come li fanno...).

Cavalie’, non vi preoccupate. Ve lo faccio assaggiare anche a voi un mio tortano... E così vi fate BUONA PASQUA pure voi e famiglia”.

CLEMENTE CASSESE

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