Ecco tutta la verità sulle opere pubbliche incompiute In primo piano

Da Piazza Duomo alla Spina Verde, da Parco Cellarulo al depuratore. Radiografia dei lavori in corso, fermi o incompiuti. L’assessore auspica le primarie e non esclude di partecipare alla corsa per il nuovo sindaco. La città di Benevento è un cantiere aperto. Da Rione Libertà a Rione Ferrovia. Ma alcune opere pubbliche viaggiano col passo della tartaruga. Da anni i cittadini guardano sbigottiti i lavori a Piazza Duomo e si domandano quando finiranno. Una scia di polemiche ha sollevato la realizzazione di Piazza Colonna con la fontana zampillante alla Stazione Centrale. Tra qualche mese sarà completata la Spina Verde che collegherà la zona dell’Addolorata con San Modesto. Per fare il punto sulle opere in cantiere, ferme, programmate per il futuro, abbiamo incontrato Cosimo Lepore, assessore ai lavori pubblici.

Perché la vicenda di Piazza Duomo procede a singhiozzo? Quando è cominciata e quando si concluderà? A cosa serviranno gli immobili costruiti? Quale sarà il costo finale?

La sua storia parte dal 1999, con l’amministrazione guidata dal sindaco Viespoli - spiega Lepore - alla fine di un acceso dibattito. Io ho trovato già l’opera in corso e lasciarla incompiuta sarebbe da folli. Il nostro obiettivo è concludere i lavori nel più breve tempo possibile. Completato il primo lotto ci accingiamo a passare al secondo. Abbiamo ottenuto altri sette milioni di euro. L’impresa che sta operando è la napoletana “Sicci Sud”, su un progetto di Gabetti e Isola. Prevede un museo d’arte contemporanea e altri edifici privati, ma la destinazione degli immobili sarà definita solo dopo aver costruito. Il costo complessivo sarà di 11 milioni di euro. Penso che tra un anno e mezzo sarà completata”.

Al Rione Libertà fervono i lavori per la Spina Verde. L’opera costerà oltre sei milioni di euro. L’appalto è stato vinto da un’Associazione Temporanea d’Impresa, capeggiata dalle ditte “Dago” e “Lampugnale”. Quando è prevista l’inaugurazione?

Il progetto è quasi tutto completato - sottolinea l’assessore - si sta provvedendo ad installare l’impianto di videosorveglianza. Ci sarà un lungo passeggio alberato tra le due ali del quartiere, con una mediateca ed altre strutture per il tempo libero. Per i giovani e gli anziani. Anche qui sorgerà una fontana. Potremmo inaugurarla anche domani, ma tra qualche mese è sicuramente pronta. Nella zona, lungo il Sabato, completeremo il Parco Verde prolungando il boulevard. Stiamo aspettando l’okay della Sovrintendenza”.

La questione di Parco Cellarulo sembra più problematica. Dopo essere stata inaugurato in pompa magna, si scoprì che aveva problemi idrogeologici e fu chiuso. Poi è finito nell’inchiesta “Mani sulla città”. Quali sono i nodi da sciogliere per riaprirlo?

Dopo la vicenda giudiziaria - precisa Lepore - le carte sono state sequestrate dalla Procura della Repubblica. Appena ci saranno restituite, i collaudatori potranno mettersi al lavoro, perché hanno bisogno degli originali. Per ripristinarlo, comunque, non ci vogliono molti soldi. Basterebbero tra i 20 e i 30 mila euro. Quindi il problema è collaudarlo, non l’inchiesta in corso. Speriamo di riavere presto le carte per ripartire”.

Benevento è una delle poche città italiane prive di un depuratore. Dopo tante discussioni ed incontri si è stabilito di ubicarlo a Contrada Pantano. Perché ancora oggi si registra un’impasse?

Noi avevamo fatto anche il bando - rileva l’assessore - ma i finanziamenti promessi non sono arrivati. Sono fermi presso il Ministero dell’Ambiente. Stiamo tentando di sbloccarli. Nel frattempo abbiamo appaltato le opere per realizzare il collettamento fognario, che costeranno sette milioni e che inizieranno immediatamente. Per il depuratore, invece, la spesa complessiva sarà di 25 milioni di euro”.

Tra le opere completate c’è Piazza Colonna. Alcuni contestano la sua larghezza spropositata, che non consente il parcheggio delle auto. Altri lamentano le difficoltà che crea ai viaggiatori che scendono dal treno e non trovano subito un autobus o un taxi. Si potrebbe prevedere qualche modifica?

A me non sono giunte tante proteste - osserva Lepore - io l’ho presa in corso d’opera e si è portata a conclusione. Oggi mettere mano lì non m i sembra giusto, significherebbe sprecare altri soldi. Non lo ritengo perciò opportuno. La nuova piazza, può piacere o no, è comunque una sistemazione decorosa di un luogo un po’ degradato. Nello stesso quartiere stiamo portando avanti la riqualificazione dell’ex Colonia Elioterapica”.

Qualcuno dice che l’amministrazione comunale insegue le grandi opere e trascura i servizi essenziali. Si parla di finanziamenti in movimento per ben 109 milioni di euro, una somma forse superiore a quella ottenuta ai tempi del terremoto. Come stanno realmente le cose?

Potrà sembrare paradossale - risponde l’assessore - abbiamo i soldi per le grandi opere e non per riparare le buche stradali. Infatti i grossi cantieri li stiamo chiudendo tutti. Questo succede perché i fondi del Piu Europa (Programma Integrato Urbano), non provengono dalle tasse dei cittadini, ma dalla comunità economica europea. I servizi, invece, si pagano col bilancio comunale, che ha subito in questi anni tagli inimmaginabili”.

Sulle opere pubbliche ha puntato i riflettori la magistratura con l’inchiesta “Mani sulla città”, che ha portato al rinvio a giudizio del sindaco e di alcuni ex assessori e tecnici comunali. Alcune intercettazioni hanno rivelato che la criminalità era interessata agli appalti e alle vicende elettorali. Il sindaco si dovrebbe dimettere?

Intorno ai lavori pubblici girano molti interessi economici - fa notare Lepore - ma noi abbiamo applicato tutte le norme antimafia. Non c’è una sola carta che dimostri collusione con clan criminali. Quali opere sono state indagate? Per Parco Cellarulo, sotto inchiesta c’è soprattutto un tecnico. Non penso che il sindaco si debba dimettere per il rinvio a giudizio. Se non si è dimesso Luigi De Magistris, che è stato condannato! Un minimo di garanzia ci deve essere, tanto è vero che si sta pensando di cambiare la legge Severino”.

Si parla da tempo di una probabile candidatura del sindaco Fausto Pepe alle prossime regionali. Come dovrebbe essere scelto il suo successore? Lei esclude di poter far parte, quando sarà il momento, della rosa dei futuri candidati a sindaco di Benevento?

Fino a quando c’è un sindaco in carica - afferma l’assessore - non è corretto avviare una sorta di toto-sindaco. Comunque ritengo che la scelta del candidato debba avvenire attraverso le primarie, che sono nel Dna del Partito Democratico. Mi dispiace che non si facciano anche per i candidati al consiglio regionale, perché lo statuto le prevede solo per i vertici. Per quanto riguarda il mio impegno personale, in politica mai dire mai”.

Dopo otto anni al governo del città, ritiene che il centrosinistra abbia le carte in regola per tornare a vincere? Con le opere del Piu Europa avete cambiato davvero la città?

Le cose fatte sono lì, possono piacere o no - conclude Lepore - ma il contesto sociale in cui viviamo è drammatico. Tanta gente ha difficoltà a mettere il piatto a tavola. Quando c’è il sangue agli occhi non si vedono neanche le opere pubbliche. Quindi non so quello che succederà. Dobbiamo parlare col territorio e affrontare soprattutto le emergenze sociali”.

ANTONIO ESPOSITO

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