Franco Di Mare ai ragazzi: 'La stampa non è morta' Società

Nella suggestiva cornice della sala delle conferenze di Palazzo Paolo V, edificio di particolare pregio architettonico nel Corso Garibaldi, ubicato al centro della città, il 29 aprile, con una tavola rotonda sul tema: “L’informazione nel processo formativo dei giovani”, ha avuto inizio il concorso nazionale: “Fare il giornale nelle Scuole”, giunto alla dodicesima edizione.

L’iniziativa è stata promossa dall’O.d.G. (Ordine dei Giornalisti) - Consiglio Nazionale, con il patrocinio del Comune di Benevento. Le luci della ribalta si sono riaccese per il mondo dei giornalisti in erba, ma in realtà dietro le quinte, ancor prima che fosse aperto il sipario sul pianeta dell’informazione, un gruppo di lavoro ha analizzato meticolosamente i giornali delle scuole di ogni ordine grado, per selezionare le numerose testate in formato cartaceo ed online da premiare.

L’indirizzo di saluto è stato rivolto da Giovanni Fuccio, direttore responsabile di Realtà Sannita, ai relatori, agli ospiti, agli alunni, ai dirigenti scolastici. Egli è stato l’anima del concorso che ormai ha assurto alle cronache nazionali, ponendo Benevento in un contesto di primo piano tra i pochi eventi che coinvolgono le scuole italiane e la carta stampata.

Il coordinatore della tavola rotonda Giovanni Fuccio con un breve excursus ha rievocato le sedi e le tematiche affrontate nei vari Forum degli studenti a partire dal 2008.

Successivamente è intervenuto Santino Franchina vice-presidente dell’O.d.G., delegato a rappresentare il presidente Enzo Iacopino, ha ribadito: “Nonostante le difficili condizioni economiche e la tegola della formazione che ci è caduta da qualche anno, l’iniziativa “Fare il giornale nelle Scuole” è considerata prioritaria”.

Alessandro Sansoni, ha portato i saluti di Mimmo Falco, presidente del Movimento Unitario Giornalisti.

Il presidente dell’O.d.G. della Campania Ottavio Lucarelli, ha messo in evidenza le problematiche affrontate nella scuola di Napoli: “In un quartiere degradato, le denuncie sistematiche degli alunni hanno avviato a soluzione le criticità sollevate e cambiato il volto del contesto sociale”.

Lucarelli ha toccato il tema della formazione ineludibile per i giornalisti e sottolineato: “L’interesse crescente di magistrati e personalità degli importanti settori della cultura a partecipare senza alcun compenso ai corsi rivolti al mondo della carta stampata, pone l’informazione tra le priorità esistenziali del terzo millennio”.

Il simpatico e bravo conduttore di Uno Mattina, Franco Di Mare, ha letteralmente catapultato l’attenzione dei presenti. Lo scrittore e inviato di guerra ha spinto i ragazzi principalmente alla lettura. Egli ha riferito: “Nella crisi, nel cambiamento, la lettura cartacea è ritornata ad acquisire un ruolo chiave”.

Il conduttore televisivo ha precisato che: “La stampa non è morta e la metafora della spigola, tratta dal ricordo di suo padre, pescatore infaticabile si adatta all’informazione. Bisogna attendere con il fucile subacqueo tra gli scogli ed aspettare il momento per catturare la spigola”.

Il paragone implica che il giornalista annota, vaglia, confronta, controlla accuratamente le informazioni e poi scrive per entrare in sintonia con i lettori.

Pertinenti ed interessanti le domande rivolte a Franco Di Mare dai ragazzi delle redazioni scolastiche.

Gli alunni dell’Istituto Alberghiero di Margherita di Savoia (FG), hanno posto gli interrogativi sulle caratteristiche principali dei giornalisti, sulle pressioni che giungono per modificare il contenuto delle notizie.

I ragazzi della Scuola Secondaria di I° Grado “Ammendola - De Amicis” di San Giuseppe Vesuviano (NA), hanno voluto porre domande sul giornalismo schietto e la condizione che si prova quando si torna alla normalità dopo gli inquietanti teatri di guerra.

Gli alunni della Scuola Secondaria I° Grado Duca Amedeo di Savoia Jesi (AN), hanno chiesto il modo corretto di informare. La carrellata delle domande è proseguita con l’Istituto Comprensivo Statale Manzoni Parabiago (MI) - Comunità Ebraica, con quesiti inerenti i giornalisti interpretano le notizie ricevute e la realtà raccontata dagli inviati.

Gli interrogativi riguardanti l’informazione nell’era del web e la sua corretta interpretazione sono state rivolte a Franco Di Mare da due alunne dell’Istituto Comprensivo Barcellona Pozzo di Gotto (ME) redattrici di “FoscoloNews”.

NICOLA MASTROCINQUE

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Foto di Annamaria Gangale per Realtà Sannita

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