Benevento Longobarda Società

Con questa 'insegna' un gruppo di giovani volenterosi e capaci ha dato vita ad una iniziativa che si puo' portare ad esempio.

Per completezza d'informazione diro' subito che c'e' chi non la condivide, affermando che Benevento non ha bisogno di rievocazioni del passato, ma di industrie e posti di lavoro.

Come ben s'intende si tratta di strabismo: non si vede (non si vuol vedere) quello che faticosamente si fa, perché si preferisce ipotizzare ciò che sicuramente non si farà. Benevento ha nel suo prezioso ed abbondante passato il sufficiente per vivere. Bisogna farlo emergere, studiarlo, sfruttarne l'immagine ricorrendo anche alle nuove tecnologie e “metterlo sul mercato”.

Benevento è città unica. La sua trama è percorsa da vicende storiche che hanno interessato l'Europa e il mondo. Ogni anno potremmo celebrare un anniversario che ha risonanza nella storia umana presa nel suo complesso.

Quali possono essere le “ricadute” di tutto questo non è difficile immaginare. In questa sede interessa prospettare le icadute di tipo turistico, vale a dire gruppi indirizzati e portati qui da tour operator che riempiono hotel e ristoranti, visitano musei e monumenti e “prendono parte” ad eventi e spettacoli di generi diversi. Non solo teatro o concerti, ma anche cortei e sfilate, happening popolari.

Quelli di Benevento Longobarda si sono inventati un “format” che risponde perfettamente all'idea. Per prima cosa hanno definito una finestra temporale che varrà anche per il futuro e corrisponde ai tre-quattro giorni dell'ultima settimana del mese di giugno. Già questo è un esemplare invito a “tutti gli altri” a fare altrettanto, in maniera da comporre un Calendario stabile delle cose che si fanno a Benevento per cui vale la pena venire in questa città (a titolo di esempio: Città Spettacolo, Stagione lirico-teatrale estiva al teatro romano, festa europea della musica, battaglia di Manfredi, Forche Caudine, battaglia di Pirro, Gioacchino Murat e Charles-Maurice da Talleyrand de Perigord I Principe di Benevento, riti della Settimana Santa, festa della Madonna delle Grazie eccetera...). Il calendario stabile consente a qualunque tour operator di fare affidamento su uno spunto per allestire un viaggio interessante, avendo come punti di interesse il fattore religioso, quello ambientale, quello naturalistico, quello monumentale. Ma in ognuno di questi (anche nel solo giro per visitare i luoghi di Padre Pio) ci può stare l'abbinamento con una serata “diversa” o per l'allungamento di un giorno del programma.

Benevento Longobarda offre spunti di approfondimento per qualsiasi studioso (di ogni livello) ma si offre ad una “degustazione” popolare immediata attraverso alcuni momenti spettacolari: tornei cavallereschi, con la partecipazione di sperimentati “equipaggi”, cortei in abbigliamenti rievocanti i costumi d'epoca, villaggi ed accampamenti con stand per la presentazione e la vendita di manufatti rievocativi e gadget di semplice attrazione turistica, tavolate per la consumazione di piatti elaborati secondo attendibili accostamenti d'epoca. C'è, poi (e la ripetitività qui comincia a diventare fissità di un appuntamento ciclico), la rappresentazione della “contesa di Sant'Eliano”, che rientra in quella condizione di “unicità” di Benevento.

I Longobardi furono, infatti, famosi per la “conquista” di corpi (o di ossa) di santi. Su questa tematica si potrebbero, prendendo esempio da quel che Alessio Fragnito e C.ia fanno con Sant'Eliano, mettere a punto rievocazioni spettacolari (ad esempio) della traslazione del corpo di San Marciano, dell'arrivo a Benevento del le ossa di San Bartolomeo Apostolo, del trafugamento del corpo di San Gennaro (che, non dimentichiamolo, è beneventano) da Napoli, restituito ai napoletano dopo tre secoli. C'è da inscenare drammi sacri e drammi politici, con interessamento delle comunità toccate dalla storia.

I pessimisti insistono: Ma chi vuoi che venga a Benevento a vedere quattro straccioni che fingono di fare i Longobardi? Sono quelli che vanno (o vengono portati) a vedere il Palio o la Quintana o i Misteri a Campobasso o le processioni di Gesù Morto a Procida. Sono cioè persone alle quali bisogna garantire qualità, serietà, precisione e ospitalità. Perché poi ritornano, ne parlano con amici...

Una idea di turismo “animato” si può progettare in tempi ragionevoli. Solo bisogna avere la pazienza - per dire se va o non va - di provare per almeno cinque anni. Durante i quali, naturalmente, bisogna apportare tutti quei correttivi che l'esperienza suggerisce.

Una città che riesca ad organizzare un “evento” al mese di questo tipo mette in moto alcuni settori dell'economia che cominciano a fare girare altri ingranaggi. Non solo operatori del solo settore ricettivo, ma anche il commercio, i trasporti.

Non sono idee nuove. Di nuovo c'è che quelli di Benevento Longobarda sono partiti, ci hanno creduto, dimostrano di voler insistere. Noi li incoraggiamo e sollecitiamo chi può a prenderli ad esempio (e a sostenerli).

MARIO PEDICINI

maripedicini@alice.it

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