Anche un po' di Sannio a 'Ti lascio una Canzone' Società

Ma dove sta?”, “Guarda a sinistra dello schermo, proprio lì dove si vedono tutte le ragazze della sezione archi”, “Va bene, allora punto bene il televisore fino a quando non la vedo”, “Però che bel vestito Antonellina stasera...”, “E perchè la Cuccarini mica scherza!”, “Uffa... ma sugli orchestrali non fanno mai un'inquadratura a soddisfazione, solo frazioni di secondo”, “Aspetta, aspetta... mi sembra di averla vista, si si è proprio lei”, “Finalmente, ora l'ho vista anch'io. Wow, che classe e quanto è professionale mentre suona!”.

Per la serie: sanniti che si fanno onore, stavolta parliamo di Laura Quarantiello (foto d'apertura)... e non solo, giovane musicista nata e cresciuta a Benevento 23 anni fa e - rullo di tamburi - prezioso elemento dell'orchestra diretta dal M° Leonardo De Amicis nel programma di Rai Uno “Ti lascio una Canzone” (ottava edizione, ndr), che fino al prossimo mese di novembre andrà in onda il sabato sera in prime time.

Incontriamo Laura, pochi giorni prima di partire per Roma, nella sua bella casa beneventana con tutta la famiglia: papà Aldo, mamma Cristina Prozzo e le sorelle Francesca (22 anni, prima foto in basso) e Biancamaria (19 anni, seconda foto in basso).

Laura è diplomata al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento in violino e, a onor del vero, è entrata a far parte dell'orchestra di TLUN la scorsa edizione, come violista.

Alcune mie amiche di fuori Benevento - racconta - già suonavano nell'orchestra del programma e mi dissero che avevano bisogno di violisti e poiché io suono anche la viola sono partita per Roma in prova, è andata bene e quest'anno mi hanno riconfermata”.

La nostra SCC&C non solo suona magnificamente il violino, ma studia pure matematica all'università.

In questi periodo, poi, per svolgere al meglio il suo lavoro in Rai, vive a Roma: “Noi ragazze degli archi - spiega Laura - ci siamo organizzate e abbiamo preso insieme una casa in fitto per risparmiare un po', perchè vivere nella capitale è fortemente dispendioso, invece l'anno scorso ho fatto parecchie volte su e giù, viaggiando a volte anche di notte, per portare a termine il TFA, cioè il corso di abilitazione all'insegnamento”.

Tra le prove con l'orchestra, quelle con i bambini e le prove con i big dello star sistem, che puntata dopo puntata arricchiscono il programma della Clerici, i tempi sono molto serrati, ma lo spazio per una sana risata ed un simpatico selfie lo si trova sempre.

Lavoriamo duramente - dice Laura col sorriso sulle labbra - però ci divertiamo anche. L'anno scorso, ad esempio, con Max Tortora e Ricky Memphis non smettevamo più di ridere, Michelle Hunziker è proprio come la vedi in televisione, così solare, scherzava e faceva battute a gogo e anche Vanessa Incontrada è una bella persona, molto limpida e piacevole”.

E Antonella Clerici com'è?

Una forza della natura, un mix di simpatia e professionalità, una conduttrice che anche durante le prove ha mille occhi e riesce a gestire molto bene tutto: la telecamera, l'inquadratura, l'orchestra, i bambini. Il programma, poi, è in diretta e non di rado l'ho vista fare i “salti mortali” per far funzionare bene ogni cosa”.

Laura Quarantiello con il suo “fidato” violino è inarrestabile, infatti, nonostante la giovane età si è già esibita in tantissimi concerti in lungo e in largo per lo Stivale: ha suonato un anno intero (2013) con la famosissima “Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole”, in uno speciale “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa e Antonella Clerici nel dicembre del 2014, con l'Associazione Mozart Italia e tanti altri ancora che elencare sarebbe lunghissimo.

Recentemente, poi, è stata diretta - insieme all'Orchestra Filarmonica di Benevento di cui fa parte - dal pluripremiato M° Antonio Pappano in quel di Castelfranco in Miscano (agosto 2015).

Suonare con il M° Pappano - dichiara Laura - è stato emozionante, lui ci ha trasmesso moltissimo ed è stato veramente coinvolgente, ma del resto con la OFB ho vissuto fin dalla sua nascita delle stupende esperienze e devo dire grazie al M° Ivan Ciampa, direttore della OFB, che ci ha permesso di viverle appieno”.

Laura non è solo bravissima, ma anche bellissima, come le sue sorelle, diplomate pure loro al Conservatorio “Nicola Sala”: Francesca in flauto dolce e flauto traverso e docente proprio di flauto dolce presso il Liceo “G. Guacci” di Benevento, oltre che studentessa di Lettere Classiche alla “Federico II” di Napoli, e Biancamaria, la piccolina della famiglia, matricola universitaria e fresca di diploma in violino.

Una famiglia che si nutre di musica, per la gioia di mamma Cristina, diplomata in pianoforte e docente di musica alla “Pascoli” di Benevento e papà Aldo, funzionario di banca con alle spalle gli studi di organo e pianoforte. Entrambi i genitori tengono enormemente al valore formativo degli studi, come ci racconta la signora Cristina, e le hanno sempre incoraggiate e supportate con amore in tutte le loro inclinazioni: scolastiche, artistiche e sportive.

La casa, poi, è piacevolmente invasa e pervasa da note, melodie, spartiti e strumenti musicali: pianoforte a coda, pianoforte verticale, tastiera elettronica, violini, viole, flauto dolce, flauto traverso, flauto barocco, flauto rinascimentale, flauto basso, ottavino, chitarre e chi più ne ha più ne metta; e c'è da sottolineare che alcuni strumenti sono stati letteralmente costruiti e regalati alle nipoti dallo zio materno Sergio, medico di professione, recentemente diplomato in mandolino e liutaio per hobby.

Chi scrive ricorda, da allora semplice lettrice di Realtà Sannita, il famoso “Concerto di Capodanno” che si teneva in casa di nonna Angelina Fuccio sposata con l’avv. Carlo Prozzo.

Una bella tradizione durata qualche anno in cui, su input di zia Chiara Prozzo - guarda un po’ anche lei docente di musica, diplomata in pianoforte, flauto dolce e clavicembalo - vera anima organizzatrice e maestro concertatore, durante le vacanze di Natale riuniva tutti i nipotini, una dozzina, e dopo aver scelto accuratamente i pezzi e fatto le dovute prove, dirigeva l'allegra brigata per la gioia di parenti e amici che accorrevano in massa al “baby concerto”.

Una sorta di “Ti lascio una Canzone” in chiave sannita... quando si dice il destino.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

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