Ora subito centralità all'edilizia Economia

Per la città e la provincia di Benevento, il settore delle costruzioni è sempre stato un formidabile volano di sviluppo. La difficile congiuntura economica, il conseguente fermo delle opere pubbliche e l’elevata pressione fiscale sugli immobili, hanno determinato la paralisi di tante piccole e medie imprese edili e l’uscita dal mondo del lavoro di molteplici professioni, dai carpentieri ai muratori ai pittori, dai tecnici agli impiantisti. Una luce in fondo al tunnel, è il caso di dire, comincia ora ad intravedersi. Ci sono infatti in programma ambiziosi progetti che nell’immediato futuro interesseranno l’intero Sannio, rispetto ai quali gli stakeholder del territorio devono necessariamente fare sinergia, agire uniti, se si vogliono davvero tutelare gli interessi di imprese e lavoratori. Di questo e di altro ne abbiamo discusso col neo presidente di Ance Benevento, arch. Mario Ferraro.

Col rinnovo degli organi e la presentazione delle linee programmatiche, l’Ance Benevento prova a ridare centralità al comparto edile. Quali le prime azioni concrete messe in campo?

Una delle prime azioni riguarda l’ampliamento della base associativa, con l’obiettivo d’incrementare la rappresentanza e tutelare al meglio gli interessi delle aziende iscritte. Sul fronte esterno, ci siamo subito attivati con la Regione in merito ai  tempi per il pagamento dei progetti già liquidati ed il finanziamento dei progetti non completati dei lavori inerenti la cosiddetta 'accelerazione della spesa'.

A seguito della riforma del Codice degli appalti, bisognerà recepire le nuove norme in tema di lavori pubblici: è un ulteriore ostacolo o una opportunità? 

Sicuramente un’opportunità, perché puntiamo su una politica di forte attenzione e sviluppo dell’edilizia privata, con un focus specifico sul recupero degli edifici, dei centri storici e dei borghi antichi. Nostro obiettivo è quello di migliorare e valorizzare il patrimonio edilizio del territorio, cittadino e provinciale, nonché favorire ed implementare politiche di sviluppo orientate all’efficienza energetica e alla salvaguardia ambientale. Un progetto che prevede un nostro ruolo direi decisivo nella ridefinizione degli strumenti urbanistici dei comuni del territorio sannita.

L’Ance è impegnata a promuovere l’immagine e gli interessi degli associati nei confronti delle istituzioni pubbliche e di tutte le componenti economiche, sociali e finanziarie che operano sul territorio. In che modo ciò avviene?

Innanzitutto attraverso una politica di valorizzazione del brand ANCE in tutte le sedi, sia in Italia che all'estero. Dobbiamo necessariamente aprirci ed ampliare i nostri orizzonti, condividendo le nostre attività con gli altri comitati ed associazioni. La collaborazione nel rispetto dei ruoli sarà il nostro punto di partenza, la nostra forza per poter affermare con convinzione il ruolo dei costruttori Ance in tutti i contesti che ci vedono protagonisti.

La strada scelta è di creare luoghi d’interscambio, di “fare rete”, come si ripete da tempo.

Dobbiamo sfruttare le nostre capacità relazionali, diffondendo sul territorio le nostre migliori pratiche. La nuova governance - come più volte ho sottolineato - porrà al centro dell’associazione la figura dell’imprenditore edile quale portatore di benessere e lavoro sul territorio, rimarcando i valori dell’etica e della legalità. In tal senso, stiamo pensando di organizzare la Giornata dell’imprenditore edile: un evento itinerante, con l’obiettivo di rafforzare lo spirito associativo, la rappresentanza ed il ruolo di costruttore di valori e di benessere per il territorio.

La provincia di Benevento nei prossimi mesi ed anni sarà interessata dalla costruzione di tre grandi infrastrutture: il raddoppio della SS 372 “Telesina”, il completamento della Fortorina e l’Alta Capacità Napoli-Bari. Cosa fare per cogliere al meglio queste opportunità - anche attraverso consorzi e rete d’impresa - e concorrere alla realizzazione di questi lavori?

La presenza di un sistema infrastrutturale efficiente è uno degli elementi decisivi per garantire la competitività di un territorio; pertanto, per poter realizzare qualsivoglia politica di sviluppo è necessario dotarsi di un apparato infrastrutturale adeguato, che vede la realizzazione di queste tre importanti opere strategiche. Parliamo di tre arterie fondamentali, rispetto alle quali stiamo monitorando costantemente lo stato di attuazione e che consentiranno al nostro territorio di divenire un punto di snodo fondamentale tra Nord e Sud, oltre ad candidarsi come polo logistico per gli scambi del Mediterraneo.

Importanti risorse sono previste anche per il post alluvione, con lavori di ripristino dell’esistente che vi vedono impegnati più da vicino. 

Abbiamo immediatamente avviato un’interlocuzione col Commissario per l’Emergenza, Giuseppe Grimaldi, al fine di verificare lo stato dell’arte dei lavori post alluvione. Tuttavia bisogna perseguire con la logica di un’azione sistemica che tenga conto dell’opportunità di sviluppo di un intero territorio. Situazione, questa, che potrà realizzarsi solo ed esclusivamente se gli interventi volti a far fronte alle situazioni di emergenza, oltre ad avere la finalità del ripristino, guardino ad una vera 'ripresa economica': che può avvenire solo con un diretto coinvolgimento delle imprese locali.

Già dai primi passi, emerge con chiarezza la stretta alleanza coi vertici dell’Ance nazionale: un confronto necessario per permettere alle imprese sannite di aprirsi maggiormente al mercato nazionale.

Lo scorso 10 marzo ho partecipato ai lavori della Giunta nazionale dell’Ance, su invito del presidente Claudio De Albertis, dove mi è stata data l’opportunità di presentare - ad una platea di oltre cento imprenditori - il panorama delle imprese edili sannite e le loro potenzialità. Questo momento di confronto costituisce motivo di grande orgoglio ed è sintomatico di apertura e coinvolgimento delle nostre imprese all’interno del panorama nazionale e delle delicate partite che in questi mesi il nostro settore sta affrontando.

GIUSEPPE CHIUSOLO

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