La grande favola vissuta dalla CURVA è un'altra cosa Sport

Il calcio visto dalla CURVA è un’altra cosa. Solo chi non frequenta ...non potrà mai capire. Io.. il mio Benevento.. l’ho seguito sempre lì. L’ho seguito con i vecchi amici di sempre  e con quelli (numerosi) che sono arrivati dopo. L’ho seguito condividendo gioie infinite e grandi dolori.

L’ho seguito abbattendo barriere ideologiche e differenze d’età. Ogni  volta ,per settimane ed anni, sono stato li...in quel settore...a tifare  dal primo all’ultimo minuto. L’ho fatto senza badare al freddo, al caldo, alla neve o  alla pioggia dirompente che troppo spesso ci ha impietosamente accompagnati.

L’ho fatto in casa ed in trasferta... con quei “ matti “ del gruppo ... con mio figlio e la sua ragazza che, un po’ alla volta, pur venendo da molto lontano  si è lentamente trasformata in un’ ultras corretta ma assolutamente sfegatata. Nessuno potrà mai comprendere cosa è l’ansia della partita se non l’ha mai vissuta.

Nessuno potrà comprendere cosa significa sostenere i ragazzi senza più avere un briciolo di voce nella  gola arrossata. Le passioni vere sono queste e quando si intrecciano anche con la capacità di un tifo di essere diverso, di avere un altro stile, di essere sempre pronto a  coniugare lo sport con l’attivismo sociale ... allora le stesse passioni diventano altra cosa.

Quelli della Sud, per capirci,  sono gli stessi che hanno spalato ininterrottamente  il fango quando lo stesso ha invaso strade e quartieri...ma  che hanno anche raccolto i fondi per stare vicini a chi era gravemente malato. Sono quelli che, nella tragica notte in cui salutammo Carmelo, ci fecero gelare il sangue con i loro cori commossi. Sono quelli che ogni volta che un arbitro ha fischiato erano lì macinando chilometri e aiutando  quelli che soldi non ne hanno per poter fare altrettanto.

Questa è la nostra curva, questa è la mia curva ... questo è il calcio che amiamo.

NAZZARENO ORLANDO

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