Vicini alle imprese, per far crescere il territorio Economia

La banca a servizio del territorio, al fianco delle famiglie e delle imprese nei loro progetti di crescita e di sviluppo. È questa la mission della Banca Popolare Pugliese, pronta a rilanciare nel Sannio - dopo averne rilevato quasi l’intero pacchetto azionario - le attività della Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio. La prima tappa di avvicinamento al tessuto imprenditoriale sannita è iniziata con l’incontro tenutosi presso la sede centrale di contrada Roseto in Benevento con i vertici di organizzazioni ed ordini professionali del mondo agricolo; una fase preliminare di ascolto delle esigenze e delle problematiche operative, commerciali e finanziarie, al fine d’individuare ed offrire adeguate soluzioni in termini di prodotti e servizi per consolidare e sviluppare i rapporti operativi e di fiducia con gli imprenditori che inventano, producono ed esportano, facendo crescere la nostra economia. L’obiettivo è chiaro: ripartire insieme, con nuovi valori e nuovi traguardi, consapevoli che il mondo è cambiato e nulla è più come prima, per le banche e per le imprese. Di questo e di altro abbiamo discusso col direttore generale dell’Istituto, Mauro Buscicchio.

Proviamo innanzitutto a descrivere le principali caratteristiche della Banca Popolare Pugliese (BPP), il vostro modo di agire.

“Siamo una banca locale, molto attenta alle esigenze dei singoli territori in cui operiamo, in particolare Puglia, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata. Le problematiche possono anche essere differenti, ma il nostro approccio non cambia: contatto diretto col cliente, ascolto delle sue esigenze, avvio e mantenimento di un rapporto di fiducia basato soprattutto su trasparenza e regole chiare e semplici, di assoluta correttezza reciproca”.

Dal mondo imprenditoriale viene spesso un forte appello alle banche affinché sostengano gli imprenditori nei loro progetti di crescita. L’incontro con le organizzazioni professionali agricole è un primo passo in questa direzione?

“È il nostro approccio di tipo operativo. Siamo una banca del territorio e, come tale, siamo vicini alle varie esigenze. Per fare questo non è sufficiente recepire i dati di tipo oggettivo, che si possono leggere sull'andamento o sul quadro della situazione economica, ma è necessario avere un rapporto diretto con gli operatori, conoscere le loro reali problematiche, cosa si aspettano da noi, per poi venire incontro alle loro richieste”.

Il Sannio è fortemente legato all'agricoltura, ma ci sono anche eccellenze legate ad altri comparti produttivi. E allora come sviluppare, insieme, un lavoro in sinergia?

“Consideriamo il settore agricolo ed agroalimentare in genere, come settore di primaria importanza non solo per il Sannio ma per l'intero Mezzogiorno. Abbiamo quindi pensato d’iniziare da qui questi nostri incontri, ma è evidente che tutto il mondo imprenditoriale sarà interessato dalla nostra azione”.

Quali le opportunità che il mondo agricolo può e deve saper cogliere?

“Dopo l’emanazione dei primi bandi regionali, per rendere operativo il Piano di Sviluppo Rurale, presto ce ne dovrebbero essere altri. Riteniamo che questa possa essere un’ulteriore opportunità - non l'unica - come leva e come volano per il rilancio di questo importante settore”.

Oltre all'agroalimentare, nel Sannio sono settori primari anche il manifatturiero, la piccola industria, il comparto edile.

“Su questo territorio ci sono una serie di attività produttive, alcune di assoluta eccellenza, che sono di grande interesse. Quello di oggi è solo un primo passo di conoscenza e di contatto diretto col mondo imprenditoriale, ma abbiamo in programma di continuare su questa strada”.

Quali strumenti risultano essere più attraenti per le imprese?

“I prodotti ed i servizi bancari sono abbastanza simili gli uni agli altri. Quello che secondo me caratterizza molto la nostra offerta è l'approccio con cui questa viene portata avanti, in particolare le metodologie ed i criteri che sono alla base della valutazione del merito di credito di un'impresa rispetto ad un'altra. Noi mettiamo insieme sia elementi di tipo oggettivo, com’è naturale che sia, ma anche elementi di tipo non oggettivo: comportamentale, di conoscenza dell'imprenditore, dei suoi programmi d’investimento, di organizzazione dell'impresa e di tanti altri elementi che ci possono aiutare a comprendere il progetto imprenditoriale”.

Come cambia BLPR dopo il passaggio a Banca Popolare Pugliese? 

“Come Gruppo stiamo portando avanti una revisione organizzativa della nostra rete di sportelli che interesserà anche le filiali che operano in provincia di Benevento. È una riorganizzazione che si fonda sull'efficienza dei servizi proposti e su un sempre maggiore approccio diretto con la clientela. In ogni filiale avremo una figura professionale che s’interfaccia esclusivamente con la clientela Retail, per le esigenze delle famiglie; figure che s’interfacciano con le imprese medio grandi, dotate di adeguata esperienza e professionalità e figure che s’interfacciano con le PMI”.

Ad un imprenditore ex cliente BLPR, cosa si sente di dire?

“Di metterci nuovamente alla prova”.

Ai risparmiatori, invece, che vivono con l’angoscia di perdere i loro risparmi?

“Il mondo è cambiato e molto velocemente. Le banche hanno dovuto far fronte a questi mutamenti: nuove normative, situazioni di crisi, tassi d’interesse molto bassi o negativi, incremento delle sofferenze bancarie (quindi perdite e riduzione dei margini economici), con la conseguenza di aver dovuto modificare in tempo reale le proprie strategie ed i propri indirizzi aziendali. Oggi ogni banca è diversa dall'altra, con i suoi pro e i suoi contro; ogni banca ha un suo stile manageriale, una sua visione ed un suo progetto strategico, un modo di approccio differente. Sta al cliente riuscire a distinguere e saper scegliere”.

BPP si presenta sul territorio con basi solide. Per quattro anni di seguito ha ricevuto il premio di Milano Finanza come migliore Banca in Puglia per creazione di valore.

“È una nostra caratteristica che gli osservatori ci riconoscono, ovvero la capacità di creare valore per sé e per il territorio in cui operiamo. Quest’anno, inoltre, siamo stati premiati da Milano Finanza come Banca (non quotata) per il miglior rapporto di patrimonio primario CET1-Capital Ratio: il nostro di fine anno 2015 è al 14,63%”.

GIUSEPPE CHIUSOLO

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