Cresce l'interesse per il libro di Portoghese Società

“Un monito alle istituzioni: affinchè tutelino la salute di tutte le persone che hanno il diritto ad essere adeguatamente assistite in ambito sanitario! Un tributo d’affetto ad una persona cara che non c’è più e che deve essere ricordata, non tanto per la situazione tragica impostale, ma per quello che è stata: una donna giusta, saggia, buona, ovvero, una stupenda creatura!”.

Queste le motivazioni che hanno spinto un padre, Giuseppe Portoghese - noto cardiologo della città di Benevento - a raccontare in un libro tutte le vicende, spesso oscure ed incredibili, che nel 2009 portarono alla morte a soli 48 anni di sua figlia Paola.

Il volume “La morte di Paola. Un caso archiviato” è stato presentato nell’austera Sala Zazo della Biblioteca Provinciale alla presenza di un pubblico sì numeroso, ma soprattutto molto attento, silenzioso e profondamente rispettoso del dolore di papà Giuseppe.

Paola Portoghese, architetto alle dipendenze dei Beni Culturali, lavorava presso il Museo Andersen di Roma dedicandosi in special modo alla ricerca e viene descritta nel libro, da chi “ha avuto la fortuna di conoscerla” come una “professionista di grande valore, una donna speciale”, una persona “dolce come il suo sorriso, sempre tesa a comprendere le ragioni degli altri, umile, arguta, solare, pacata e mai sopra le righe”.

La settimana di Ferragosto del 2009, Paola si reca nella casa di campagna della famiglia, a San Marco ai Monti, per trascorrere qualche giorno con i genitori.

Tutto tranquillo, tutto nella norma, senonché durante la notte del 12 agosto, mentre i genitori dormono, Paola cade dalla finestra del bagno situata al primo piano della villetta ed intorno alle 4.00 del mattino viene ritrovata riversa sul pavimento del terrazzino sottostante.

Da lì la corsa in ospedale, le rassicurazioni dei colleghi medici e poi il precipitare della situazione e la morte sopraggiunta in seguito ad una manovra sbagliata eseguita dal primario che quella notte si trovava al Pronto Soccorso del “Rummo”.

Ed è proprio il primario a dare la triste notizia al padre di Paola ammettendo la sua responsabilità.

Scrive il dott. Portoghese a pag. 32: “Impietrito per quanto mi riferiva gli chiesi testualmente: Ma ti rendi conto di ciò che stai dicendo? Ed egli mi rispose: Sì, mi rendo conto, ma io lo debbo dichiarare”.

Al dolore per la perdita della figlia, poi, si aggiunge anche quello per non aver ricevuto nemmeno un minimo di ristoro dalla giustizia.

“Le porte del processo pubblico - ha spiegato Mario Pedicini, uno dei relatori della serata - non si sono mai aperte essendo intervenuta l’archiviazione. Gli elementi acquisiti, come illustrato nel libro, denotano contraddittorietà e non c’è stato nemmeno un provvedimento disciplinare nei confronti del primario”.

“L’errore commesso - ha sottolineato con mestizia l’autore - non sarebbe stato perdonato neppure ad un principiante e dunque il caso meritava almeno di essere discusso in fase dibattimentale”.

L’avv. Ugo Campese, grande amico della famiglia Portoghese, ha lavorato alla sistemazione del volume e nel suo intervento ha enucleato i quattro elementi su cui è incentrato lo scritto: la volontà, il coraggio, l’amore e il tempo.

“Il libro - ha detto - vuole essere il tributo di un padre ad una figlia strappata ai suoi affetti più cari. Pubblicato a tre anni dall’archiviazione del caso, non per un senso di rivalsa nei confronti di una sanità ed una giustizia inadeguate, ma per non dimenticare affinchè eventi così dolorosi non succedano più”.

“La morte di Paola. Un caso archiviato” è il 131° libro edito dalle Edizioni Realtà Sannita

“Chi ci segue - ha chiarito l’editore Giovanni Fuccio - sa che questo libro non riguarda il genere di argomenti che di solito trattiamo, vale a dire, storia e costume della nostra terra, perché i sanniti sono molto legati a questi valori, ma è il primo volume di denuncia, impostato sulla linea della consapevolezza e non della superficialità, convinti come siamo di dover fare il possibile per migliorare la nostra società”.

Al tavolo dei relatori un ritratto di Paola donato alla famiglia Portoghese dall’amico Pompeo Vorrasi, famoso artista sannita.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

Foto di Antonio Caporaso - www.antoniocaporaso.it

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