SANT'AGATA DE' GOTI - Installati i primi due distributori di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine In primo piano

Sant'Agata de' Goti città sempre più pulita e attenta alla cura dell'ambiente e dell'igiene pubblica. Sono stati installati, questa mattina, nei pressi della villa comunale Torricella e della villa comunale di Piazza Trieste i primi due distributori di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine. Un terzo contenitore sarà collocato, nei prossimi giorni, in via Pennino.

“Offriamo - ha commentato il sindaco Carmine Valentino - un servizio importante ai proprietari di cani che però, al di là della nostra azione di ”facilitazione”, sono tenuti a rispettare le prescrizioni comportamentali e i divieti imposti dall’ordinanza n.40/2016”.

Tolleranza zero, dunque, nei confronti di chi non seguirà le direttive e gli obblighi in materia di “gestione” del proprio animale da compagnia quando si frequentano luoghi pubblici.

L’ordinanza sindacale n.40/2016 dispone che i proprietari e detentori, a qualsiasi titolo, di cani, rispettino i seguenti divieti e prescrizioni comportamentali: raccolta deiezioni e detenzione strumenti idonei alla pulizia, obbligo di utilizzare sempre il guinzaglio in aree pubbliche o aperte al pubblico e obbligo di portare con sé una museruola da utilizzare in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali su richiesta delle competenti autorità.

I proprietari di cani o gli incaricati, anche solo temporaneamente, alla loro custodia devono impedire che gli animali vaghino liberamente senza controllo. Sono esenti dalla disciplina i cani guida per ciechi, i cani delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile nell’esercizio dell’attività istituzionale. Il testo completo dell’ordinanza è consultabile nella sezione della rete civica comunale www.santagatadegoti.net/atti-amministrativi/albo-pretorio.htm

“Spero che - ha concluso il primo cittadino - le nostre iniziative possano rafforzare ulteriormente il senso civico di questa comunità e che il rispetto del nostro patrimonio collettivo e dei luoghi pubblici non debbano passare attraverso il meccanismo sanzionatorio ma semplicemente attraverso l’esercizio del buonsenso e la cura del bene comune”.

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