A proposito di toponomastica Enti

Intitolare strade, piazze, vicoli e vicoletti è stata da sempre tecnica antica, arte che ha affascinato amministratori e potenti di turno, insomma ha ispirato chi ha intuito e voluto fortemente creare una sorta di immortalità a personaggi distintisi in vita, distintisi nei vari campi, nei vari settori in cui si sono resi protagonisti. Trasferendoli così nella imperitura memoria collettiva delle future generazioni e nell’immaginario collettivo dei contemporanei. Tra l’altro, ha suscitato e suscita tuttora  interesse e curiosità a chi, innalzando gli occhi, oppure allungando lo sguardo, scrutava, e scruta ancora oggi, lapidi e targhe attaccate a muri di case e palazzi.

A Pietrelcina ci ha fatto riflettere sin da quando eravamo adolescenti l’intitolazione, avvenuta negli anni Cinquanta, di una stradina strategica che dal rione Castello, dove sono allocate le case di Padre Pio, conduce nella centralissima piazza SS. Annunziata. Ci ha fatto tanto riflettere e, successivamente, svelato l’arcano mistero, come poi vedremo, ci ha lasciati basiti, persino increduli per la forzatura operata.

Ci riferiamo all’attuale via Prof. Masone. Un tempo chiamata via Passaggio, poi via Santa Maria degli Angeli. Codesti due ultimi nomi sono stati imposti dal linguaggio corrente del popolo e il cui significato è facilmente intuibile. Con via Passaggio si ha la dimostrazione che la toponomastica cittadina veniva da sé, in questo specifico caso dal passaggio, dal transito dei pedoni e degli animali dalla Pietrelcina medioevale alla Pietrelcina moderna, che si andava a delinearsi, al di fuori delle mura medioevali, con il passar degli anni.

La stessa cosa è accaduta per vico Magazzino, vico dei Poeti, vico dell’Orto, via Gregaria, via Fontana e così via. Riprendiamo per qualche attimo l’intitolazione di via Prof. Masone. Per anni, per decenni, i Pietrelcinesi si sono posti il quesito: chi è questo personaggio? A seguito di lunghe ed estenuanti ricerche, di veritiere testimonianze di nostri concittadini anziani , tra cui quelle maggiormente attendibili profferiteci da Felice Scocca, socio storico dell’Archeoclub, abbiamo svelato l’arcano mistero di via Prof. Masone. Via Prof. Masone venne intitolata nel corso dell’Amministrazione Liberale, guidata dal sindaco Giuseppe Masone (1914-1976), siamo agli inizi degli anni Cinquanta.

Il prof. Masone è il preside Giuseppe Masone (1892-1972), che abbiamo conosciuto negli ultimi anni di vita, già docente in Napoli di Francese, fratello di Giovanni Masone (1884-1938), farmacista, podestà, papà del sindaco Giuseppe Masone. Quindi zio e nipote hanno lo stesso nome e il medesimo cognome. Una strana sorta di coincidenza. Adesso, solo una prima, e per il momento, ed unica osservazione. Ma come si fa ad intitolare una strada apponendo sulla targa solo il cognome del professore, insomma del personaggio da omaggiare, da onorare? E perché proprio allo zio fu intitolata la stradina? Già allora in Pietrelcina vi erano due professori aventi lo stesso nome e lo stesso cognome: zio e nipote. Lo zio professore in Napoli, il nipote professore in Pietrelcina.

Veniamo ad oggi, i Pietrelcinesi contemporanei, con via Prof. Masone, devono ricordare lo zio o il nipote?

ANTONIO FLORIO                                          

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