Altri due centri per migranti sequestrati nel Sannio In primo piano

Sono sei gli indagati nell'ambito di una nuova inchiesta coordinata dalla Procura di Benevento e condotta dai carabinieri del Nas di Salerno a Benevento e Durazzano su due centri per migranti finiti al centro di un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale sannita su richiesta dei magistrati.

Inadempienza di contratti di pubbliche forniture, falso in atto pubblico e violazioni al testo unico sull'edilizia, sono le accuse conteste a vario titolo nei confronti del responsabile del centro per ospitare migranti a Benevento e 5 persone a Durazzano.

Secondo l'accusa, i due centri per migranti erano sorti, uno in un immobile realizzato senza permesso a costruire, l'altro per aver utilizzato, secondo l'accusa, un falso attestato di agibilità al fine di ottenere le abilitazioni in uso e “dunque - si legge in una nota a firma del procuratore capo Aldo Policastro - in assenza delle certificazioni di agibilità e abitabilità prescritte dalla legge”.

Le indagini sono state avviate dai carabinieri del Nas di Salerno dopo un'ispezione effettuata nei due centri per accoglienza richiedenti asilo in via Ponticelli, a Benevento e in via Manzoni a Durazzano. In quell'occasione erano emerse una serie di carenze strutturali ed organizzative oltre all'assenza della documentazione.

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