MONTESARCHIO - Sequestrati, percossi e minacciati due fratelli. Nei guai gli aggressori In primo piano

Nella nottata, i militari della stazione carabinieri di Cautano, con il supporto dei colleghi del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto S.P., 58enne, di Tocco Caudio, nullafacente, pregiudicato, e I.G., 29enne, di Montesarchio, nullafacente, incensurato,

responsabili, in concorso con ulteriori tre soggetti in via di identificazione, di avere privato della libertà, percosso e minacciato due fratelli del posto, rispettivamente 41enne e 36enne, muratori, pregiudicati.

I fatti

Alle ore 19.00 circa, di ieri, il 36enne ha richiesto l’intervento degli operanti in una zona di campagna, ove poco prima, contro la propria volontà, era stato condotto, da due individui a bordo di un’autovettura, all’interno di un fondo agricolo.

Medesimo trattamento era stato riservato al fratello, trasportato, a bordo di altra autovettura, da tre individui.

Sul posto, i due, scesi dalle auto, erano stati percossi e minacciati con l’intento di indurli a confessare la commissione di un furto, perpetrato quattro giorni addietro, all’interno dell’abitazione dei suoceri di uno degli aggressori.

Nella circostanza, una delle due vittime, riuscendo a divincolarsi, si è allontanato e ha richiesto l’intervento dei militari, fornendo loro elementi utili per l’individuazione ed il rintraccio dei responsabili, nonché del fratello.

Le immediate ricerche hanno consentito di ritrovare l’altra vittima e di intercettare gli arrestati, i quali sono stati subito condotti in caserma, perquisiti, con esito negativo, e riconosciuti senza ombra di dubbio.

Sopraggiunto il personale sanitario del 118, ai fratelli sono stati riscontrati micro-traumi nel corpo, conseguenti alle percosse ricevute, pertanto sono stati invitati a recarsi presso una struttura ospedaliera per gli accertamenti del caso.

Informata l’Autorità Giudiziaria e dichiarati in arresto per i reati di sequestro di persona, lesioni personali e minacce, dopo le formalità, S.P. è stato tradotto presso la casa circondariale di Benevento, mentre I.G. ristretto presso la propria abitazione, entrambi a disposizione del magistrato.

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