Gestione rifiuti, Ricci replica ad Aceto e Nazzaro In primo piano

Il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha risposto con la seguente dichiarazione al coordinatore sannita di Art.1 - Movimento Democratico e Progressista, Gianluca Aceto, e al coordinatore di Campo Progressista, Alfredo Nazzaro, intervenuti nei giorni scorsi in materia di gestione rifiuti urbani.

“Ho il dovere di replicare ad una serie di affermazioni inesatte frutto di valutazioni del tutto errate, in particolare da parte di chi in un passato recente ha svolto un ruolo centrale sulle medesime problematiche. Il precipuo riferimento è esattamente rivolto all’ex assessore provinciale all’Ambiente Aceto, che ha ricoperto per quasi 4 anni tale incarico politico e durante il quale ha puntato su scelte che si sono manifestate sbagliate. E parlo, giustappunto, della pianificazione della Provincia di Benevento di impiantistica di piccola taglia, distribuita sul territorio per il trattamento dell’umido. Tale pianificazione la si è dovuta abbandonare innanzitutto perché le diverse proposte erano irrealizzabili: sia quella individuata nel comune di Telese Terme che quella nel comune di Molinara.

La Provincia di Benevento è il territorio a più bassa densità abitativa della Campania: pertanto, frammentare i servizi e, di conseguenza, l’impiantistica comporterebbe un rialzo ulteriore dei costi per i contribuenti. Del resto, le norme comunitarie che sovraintendono la materia dei rifiuti urbani dicono senza equivoci che il piano d’ambito ed il conseguente piano industriale devono essere elaborati in relazione al raggiungimento di standards massimi di economicità, efficacia ed efficienza dei servizi, evitando, in prevalenza, il ricorso ad un frazionamento delle attività.

Una volta e per tutte e a lettere cubitali si spiega la “vexata quaestio” nota come “costi Samte”. Il prezzo di smaltimento del rifiuto indifferenziato approvato dalla Provincia di Benevento sulla base di un piano finanziario elaborato e proposto dalla Società Samte medesima, partecipata dalla Provincia, è uno dei più bassi applicati in Campania, nonostante esso ricomprenda (deve ricomprendere) la integrale gestione di ben otto siti di discarica dismessi ed improduttivi ereditati dal Sannio a chiusura della lunga fase emergenziale (siti, però, che furono a servizio dell’intero territorio regionale). Questo punto è bene sempre tenerlo a mente. Proprio per contenere al massimo le spese si è deciso, tra l’altro, di dar seguito alla invero difficile, amara e sofferta determinazione di porre in regime di cassa integrazione straordinaria la metà delle personale impiegato da Samte, anch’esso interamente transitato insieme all’impiantistica a suo tempo trasferita.

La progettualità invece oggi avanzata da Samte è in perfetta sinergia con gli indirizzi politici di questa Provincia che punta essenzialmente alla rifunzionalizzazione, con innovazioni tecnologicamente all’avanguardia, dell’impiantistica esistente, al fine di rendere autosufficiente questo territorio nel ciclo integrato dei rifiuti. E' utile a tale proposito rammentare ad Aceto e Nazzaro che Samte e Provincia sono la medesima istituzione. Oggi, e finalmente, tali proposte concrete, molto meno dispendiose sia in fase di realizzazione che successivamente in fase di messa in esercizio, stanno ottenendo pratica attuazione in conseguenza di recenti finanziamenti stanziati dalla Regione Campania (vedi ultima delibera assunta dall’Ente in data 12.04.2017, la n.105 ) avente ad oggetto “approvazione progetto esecutivo interventi migliorativi sull’impianto STIR di Casalduni”. L’Ente d’Ambito dei Comuni, che erediterà tali funzioni, troverà gran parte delle problematiche risolte e/o in via di risoluzione definitiva, occorrerà mettere a punto un piano d’ambito per un riassetto più organico e razionale dei servizi”.  

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