Torna a risplendere di nuova luce il Teatro San Vittorino. GUARDA LE FOTO In primo piano

C'era il pubblico delle grandi occasioni all'inaugurazione del nuovo Teatro San Vittorino, nella serata del 26 maggio 2017. Questo gioiello cittadino, che da oltre mille anni occupa un'intera insula del centro storico, torna a risplendere di nuova luce, dopo gli imponenti lavori di restauro che lo hanno interessato. E quale modo migliore per aprire alla città questo nuovo spazio culturale, se non un concerto del prestigioso Conservatorio “Nicola Sala”?

L’orchestra sinfonica, diretta dal M° Maurizio Petrolo, tra le suggestive mura e luci della sala teatrale, gremita per l’occasione, ha offerto ai presenti musiche di Mozart, Rossini, Verdi, Mascagni, Strauss e Bizet. Hanno cantato i solisti Marta Fiorillo (soprano), Sergio Dragone (tenore), Gilda Pennucci Molinaro (mezzosoprano).

San Vittorino è un antico complesso monastico che ha origine nel X secolo, in seguito al trasferimento delle suore del Santissimo Salvatore di Alife, le quali, perseguitate dai saraceni, ripararono a Benevento, avviandovi la costruzione del primo nucleo del monastero.

Esso all’inizio dipese dal monastero benedettino di San Vincenzo al Volturno. Quindi, con bolla papale di Alessandro III, nel 1168, la comunità badiale ottiene il privilegio della diretta giurisdizione papale e facoltà di affidare la consacrazione delle nuove badesse ad un vescovo di loro scelta. Il monastero si ingrandisce a tal punto da diventare quello più grande della città.

Nel XVII, allo scopo di ampliare il giardino del monastero, nuovi lavori avviati dall’arcivescovo Pompeo Arrigonio determinano l’abbattimento della contigua chiesa dei SS. Giuda e Simone. Comunque, le trasformazioni che nel tempo modificano la fisionomia dell’intera struttura, sono tante e tali da rendere impossibile definirne con certezza la storia edilizia ed urbanistica, a cominciare dalle modifiche avvenute dopo il sisma del 1688.

Nel 1779 il convento viene temporaneamente chiuso e le suore espulse. Viene soppresso nel 1806 a seguito dell’occupazione napoleonica, come del resto tutti i conventi e monasteri cittadini. Nel 1809 la chiesa e parte del monastero vengono ceduti a privati e quindi, nel 1910, sono acquisiti dall’Orfanatrofio dell’Annunziata, che fino agli anni Cinquanta è stato gestito dalle Figlie della Carità.

LUCIA GANGALE

www.luciagangale.blogspot.com

Foto di L.G. per Realtà Sannita. Riproduzione vietata

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