Da sogno A realtà Sport

Se ci sono voluti ben 87 anni per approdare in serie B, ne è bastato uno soltanto per realizzare un sogno inatteso, il più bello, che al principio del torneo cadetto nessuno aveva avuto il coraggio di mettere in preventivo. Tutti a ripetere: cerchiamo di raggiungere al più presto i 50 punti che vogliono dire salvezza quasi certa. Invece…

Ed i ricordi, in questo momento, vanno dalla promozione del 1994 in C2 a quella del 1999 in C1, con lo spareggio vinto al “Via del Mare” di Lecce contro il Messina dai giallorossi di Franco Delli Santi e Renato Pedicini, ma anche all’epilogo amaro del 2009, quando, nella gara di spareggio contro il Crotone, alla “strega” venne scippata la promozione in B a causa della combine di Gallipoli scoperta e punita, qualche anno dopo.

Serie B, poi, conquistata nello scorso torneo dalla “truppa” guidata da Gaetano Auteri, dopo una fantastica cavalcata.

Però, la permanenza nella serie cadetta è durata una sola stagione, siamo stati solo di passaggio. E’ venuta, inaspettata, la promozione nella vera élite del calcio italiano, con i tifosi che potranno godersi dal vivo le sfide con Juventus, Napoli, Roma, Milan, Inter e compagnia bella.

E tutti parlano e scrivono di “miracolo Benevento”!

Un epilogo, dobbiamo essere sinceri, che nessuno aveva messo in preventivo, neanche il tifoso  più acceso. Poi, si sa che l’appetito vien mangiando, il girone di andata è stato fantastico, il Benevento è stato additato da tanti esperti come una delle più belle realtà del torneo cadetto, si è iniziato a parlare di un sogno ben chiuso nel cassetto che sarebbe potuto diventare una splendida realtà.

I momenti difficili di febbraio e marzo (del resto tutte le squadre di Baroni in questi mesi hanno sempre sofferto un periodo di appannamento), la dura sconfitta di Cesena (dove la squadra si è ricompattata e guardata negli occhi), poi, un mese di aprile  in cui Lucioni e compagni hanno costruito il passaggio ai play off superando al “Vigorito” il Frosinone,  costretto ai play off da terzo classificato.

Il resto è storia di oggi. Quei play off da sempre “maledetti” sono diventati “benedetti”, ed il cammino è andato avanti senza conoscere sconfitte. Fino all’epilogo dell’8 maggio, quando  oltre 18.000 cuori giallorossi hanno potuto gioire e festeggiare l’insperata, ma meritata,  conquista della serie A. Scene da brividi, coreografie che tutti per sempre terranno ben fisse nella mente, tifosi e giocatori impazziti di gioia.

Ed è stata festa grande in città ed in tanti centri della provincia. Sì, perché l’intero Sannio si è stretto, inaspettatamente, intorno alla squadra. E questo è un fatto importante in vista della disputa del prossimo torneo di Serie A.

Insomma, il “Paradiso all’improvviso” è arrivato, e con un po’ di ritardo tutti si sono resi conto della straordinaria impresa realizzata dalla “truppa” di Marco Baroni (forse  il vero protagonista della… cavalcata vincente), ma il fatto che l’intera provincia si sia alla fine mobilitata costituisce un fatto importante e necessario per il futuro.

Ed ora è giunto il momento di godersi sì il momento di gioiA (il finale con l’a maiuscola è d’obbligo), ma bisogna pensare anche al futuro. Cullarsi troppo sugli altari sarebbe pericoloso, e, come ha detto il presidente Vigorito nel suo commento che a parte pubblichiamo, il Benevento la serie A l’ha pienamente meritata ed intende tenersela ben stretta. Insomma, non intende essere assolutamente una meteora come si è verificato per tante altre squadre. E non possiamo che essere d’accordo con lui.

Allora, smaltita la sbornia bisogna subito mettersi al lavoro per programmare la nuova stagione, anche perché si parte con un po’ di ritardo per la disputa dei play off. Prima mossa, quasi obbligatoria, dovrebbe essere la conferma di Marco Baroni e del diesse Di Somma, che insieme hanno lavorato benissimo. Proprio da qui dovrebbe ripartire il nuovo progetto, che prevederebbe la conferma di tanti giocatori (almeno una decina), ma anche di altri importanti elementi in prestito. Ci riferiamo a Puscas, di proprietà dell’Inter che è stato il vero protagonista dei play off e vorrebbe restare in giallorosso, a Chibsah in prestito dal Cesena ma con la clausola di riscatto da parte del Benevento in caso di promozione in A, a Falco per il quale il discorso con il Bologna è già in atto, a Venuti che la Fiorentina potrebbe anche far restare nel Sannio. La posizione più difficile è senz’altro quella di Cragno, una delle più belle realtà del torneo, di proprietà del Cagliari e che sta ora partecipando agli Europei Under 21. Il giovanissimo portiere è ambito da mezza Italia e sarà difficile trattenerlo in giallorosso, anche se qualche discorso con il Cagliari è iniziato. Ma forse il Benevento dovrà cominciare a guardarsi  intorno alla ricerca di un nuovo numero 1. Poi ci sono gli altri prestiti di Gyamfi (Inter), Pajac (Cagliari), Bagadur (Fiorentina) sui quali si discuterà.

Almeno una decina, come abbiamo scritto prima, i contrattualizzati che saranno riconfermati, primi tra tutti Ceravolo, Lucioni Gori e Ciciretti, anche se si sa che il mercato ha sviluppi giornalieri ed improvvisi. Specie in serie A.

Una cosa, però, è certa. Il Benevento non intende fare la parte dello sprovveduto, ma vuole mettere su una squadra di tutto  rispetto. Insomma, non si… farà prendere per il naso. Siamo “sanniti” e lo abbiamo dimostrato sul campo!!!

GINO PESCITELLI

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