Mille migranti alla Caserma Pepicelli In primo piano

19 giugno 2016 il ballottaggio, nel corso del quale con oltre 18mila voti ed il 62% Clemente Mastella riuscì a sconfiggere il candidato del Pd  Raffaele Del Vecchio, poi il 29 giugno successivo nello “storico” Palazzo Paolo V la presentazione in pompa magna della prima giunta (con già tre addii!)

Ad un anno esatto il primo cittadino ha voluto ricordare il lavoro svolto nei primi 365 giorni di amministrazione, pur tra tante difficoltà, ma soprattutto per aver ereditato un… profondo rosso che, nel gennaio di quest’anno, ha portato alla dichiarazione di dissesto per oltre 110 milioni di euro (la cifra precisa ancora nessuno riesce a quantificarla, ma, a quanto sembra,  starebbe aumentando sempre di più!).

C’è però da dire che l’evento rievocativo di un anno di amministrazione ha ceduto il passo, ed ha avuto come filo conduttore, un allarme lanciato immediatamente dal primo cittadino, che nessuno, a dire la verità, si attendeva: circa 1.000 migranti potrebbero presto giungere in città, in seguito a quanto si sta verificando in questi ultimi giorni di grande caos e giornalieri sbarchi di migliaia di profughi anche sulle coste della Campania, Salerno in primo luogo.

Dove sarebbero ospitati? In quella Caserma “Pepicelli” al viale Atlantici, ha affermato Mastella senza giri di parole, una volta sede della prestigiosa Scuola Allievi Carabinieri che, a dire la verità, tanto ha dato alla città.

Insomma, una soluzione davvero imprevista per una struttura che continua ad essere malinconicamente vuota, e sulla quale tanto si è discusso in questi anni per una sua utilizzazione concreta, anche perché situata in uno dei posti più belli ed accoglienti della città.

Ed anche Realtà Sannita qualche anno fa l’allarme, forte e preciso, l’aveva lanciato: decidere presto e bene perché qualcosa potrebbe accadere.

Ed ora  l’imponderabile potrebbe verificarsi: il Governo, messo alla strette dai continui e giornalieri nuovi sbarchi, potrebbe riservare, anche se momentaneamente (ma si sa come vanno queste cose!) la struttura al ricovero di migranti, che, a dire la verità, in città sono già quasi 500, ma potrebbero diventare molti di più. Eppure Benevento sta già dando più del dovuto, se si pensa che, secondo gli accordi raggiunti tra ANCI e Ministero degli Interni ne dovrebbe ospitare sui 170 se si considera che gli abitanti sono sui 60mila.

A dire la verità, l’allarme lanciato da Mastella soltanto qualche ora dopo è stato smentito da Luigi Barone, componente della direzione nazionale di Alternativa Popolare e capo della segreteria del  sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, ma intanto il problema resta e nessuno lo può disconoscere, soprattutto perché la grossa struttura appartiene sempre al Demanio ed in ogni momento di emergenza può essere requisita ed utilizzata. Ed il momento attuale è di grandissima emergenza!

Per questo in città l’allarme è vivo, viene recepito, soprattutto alla luce di quanto verificatosi proprio negli ultimi giorni, quando un migrante al semaforo dell’incrocio con via Avellino ha aggredito e mandato in ospedale una vigilessa soltanto perché l’aveva bloccato per un controllo mentre vendeva accendini ed altro. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, intanto… Ma come stanno effettivamente oggi le cose?

A ventiquattro ore di distanza lo stesso Mastella ha convocato una nuova conferenza stampa per chiarire ancora meglio la situazione.

Dunque, ha affermato il primo cittadino, circa una quindicina di giorni fa è stato contattato dal Ministero dell’Interno chiedendo la disponibilità ad ospitare in città altri 1.000 migranti, vista la forte emergenza, ma la risposta è stata del tutto negativa. Insomma, una forte contrarietà espressa a chiare lettere.

“Naturalmente - ha continuato il primo cittadino - il mio pensiero è andato subito alla Caserma “Pepicelli”, l’unica struttura cittadina, che appartiene sempre al Demanio, in grado di ospitare un numero così importante di migranti ed al Ministero ho espresso anche le mie grandi perplessità perché la “Pepicelli” è in città, e la situazione potrebbe diventare pericolosa ed incontrollabile, con ripercussioni sull’intero territorio. Purtroppo nessuna risposta né positiva né negativa mi è stata data, e per questo i miei  timori sono grandi e sarebbe bene che la situazione venisse subito chiarita in Prefettura, al di là delle smentite che lasciano il tempo che trovano. Con il caos attuale tutto è possibile, la “Pepicelli” appartiene allo Stato, la città non è pronta ad accogliere altri migranti, ed ora stiamo cercando, a fatica, di uscire dall’emergenza anche economica. Senza dimenticare un ultimo fattore: da agosto dovremo disputare un campionato di calcio di serie A e la città si deve far trovare pronta”.

Dalle parole di Mastella si è capito che il rischio esiste ancora, e non vorremmo che in città gsi cominciasse con le barricate, come qualcuno già comincia a sussurrare sotto voce. E’ vero che Benevento è stata sempre una città accogliente, ma indubbiamente il troppo stroppia!

Ed allora, per tagliare in modo definitivo la testa al toro una sola cosa  bisognerebbe subito fare: decidere l’utilizzazione  della “Pepicelli” da troppo tempo rinviata proprio perché mai si è discusso in modo serio e concreto. Sede della Guardia di Finanza, come da tempo viene chiesto? Sarebbe, indubbiamente, la soluzione migliore, purchè si faccia presto per evitare ogni possibile rischio!

GINO PESCITELLI

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