Era il 28 ottobre 1922 - I sanniti alla Marcia su Roma Società

In questi giorni si fa un gran parlare della Marcia su Roma che in quel lontano 28 ottobre del 1922 - sono 95 anni - porto' Benito Mussolini al potere.

Come si sa, in quel giorno fatidico, confluirono verso la capitale migliaia di italiani provenienti anche dalle più sperdute regioni.

Si trattava perlopiù di giovanissimi ed ex combattenti della guerra 1915-18.

Ma ci fu anche una partecipazione sannita a quello storico evento?

E quanti furono i sanniti che raggiunsero la capitale?

L’elenco completo ed ufficiale è quello riportato dal libro di G.A. Chiurco “Storia della rivoluzione fascista (1919-22)”, Vol. III - Anno 1929.

Sono però molti a ritenere che tale elenco non è del tutto veritiero, perché in esso mancherebbero molti nomi e poi non tutti quelli riportati avrebbero effettivamente partecipato alla marcia.

La verità è che, quando il Fascismo andò al potere, anche chi a Roma non c’era stato affatto brigò per avere attestati fasulli di partecipazione salvo poi a negare il tutto quando il Fascismo fu travolto dalla guerra perduta.

Altro dato è la mancanza assoluta di foto nelle quali si possano vedere quei baldi giovani sfilare per le vie di Roma.

Anche qui si pensa che quando nel 1943 i tedeschi lasciarono il nostro territorio e arrivarono gli americani in molte famiglie si procedette a veri e propri roghi di foto e documenti per cancellare ogni traccia di adesione all’ormai tramontato Regime.

Insomma il vizietto tutto italiano del salire e scendere dal carro del vincitore ha origini antiche!

Vale la pena infine di ricordare la figura del fondatore del Fascismo nel Sannio, il giovane Clino Ricci che all’epoca della Marcia su Roma aveva solo 24 anni.

Dopo aver partecipato alla I Guerra Mondiale nel 1917 (aveva 19 anni) e fu a fianco di Gabriele D’Annunzio a Fiume. Nel mese di luglio del 1922, tornato poi a Benevento per organizzare il nascente Partito Fascista.

In breve tempo riuscì a fondare venti sezioni sannite del partito.

D’ora in poi il suo operato politico sarà tutto rivolto alla rinascita morale e civile contro le cricche politiche locali, ma disdegnando ogni violenza e, quando da parte di alcune squadre di giovani fascisti ci furono atti violenti, egli redarguì apertamente quanti fecero irruzione nei circoli socialisti devastando arredi ed archivi.

Per questo si guadagnò anche la stima dei suoi avversari.

Ricci morirà il 7 dicembre 1924 per un mal di denti degenerato in cancrena. Aveva solo 26 anni.

Gli verrà intitolata una strada cittadina che fino ad oggi ha conservato il suo nome a dispetto dei tanti cambiamenti che si sono registrati dal periodo fascista ai nostri giorni.

P.S. - Tutte le notizie sopra riportate sono state ricavate da due volumi delle Edizioni Realtà Sannita: “Sanniti nel Ventennio - Tra Fascismo e Antifascismo” di Andrea Jelardi (2007) e “Clino Ricci e il primo fascismo sannita” di Carlo Tartaglia Polcini (1994).

I SANNITI ALLA MARCIA SU ROMA

Benevento: On. Gaetano Alberti, console Clino Ricci, Gramignazzi Felice, Borrillo Nicola, Palmieri Gabriele, Mele Domenico, Del Piero Antonio, Ventura Luigi Leone, Imbriani Enrico, Recime Teobaldo Carlo, Pompilio Eugenio, Catenacci Michele, Roscio Giovanni, Palumbo Pietro, Vernoni Ugo, Penta Nazzareno, Coppola Mario fu Pietro, Galasso Nazzareno, Santosuosso Giovanni, Tancredi Armando, Pisanelli Igino, Bocchini Armando, Miranda Angelo, Vessichelli Luigi, Spinelli Pio, Rotondi Aminta, Fischetti Edoardo, Pescatore Arturo, Pasquale Giovanni, Verdicchio Antonio, Grieco Nicola, Gisonti Ottone (Campobasso), Salonia Vincenzo, Liguori Augusto, Vessichelli Ludovico, Rossi Giseldo, De Conno Emilio, Miele Giuseppe, De Paulis Luigi, Podio Antonio, Danieli Nello, Salottolo Ugo, Mascellaro Umberto, Inorio Giovanni, Tarallo Giovanni, Rampone Edgardo, Rosito Angelo, Verusio Ettore, Scopelliti Giovanni, Compatangelo Gustavo, Vallone Antonio, Massari Natale.

Buonalbergo: Notar Scrocco Vittorino, dott. De Iuliis Filiberto, dott. Armando Angelini, avv. Marinaro Alfredo, Totaro Pasquale, Torquato Giuseppe, Totaro Silvio, Caggiano Feliciano, Caggiano Giovanni, Marinaro Giuseppe, Gammarota Enrico, Nista Lorenzo, Rotondo Michele, Lo Tufo Giovanni, Pacifico Giovanni, Lo Tufo Luigi, Zerrillo Fedele, Iadanza Emilio, Martino Donato, Coluccio Antonio, Minutella Donato, Farnia Michelangelo, Iacovino Pompilio, Iacovino Filippo, Scrocco Alberto, Iorino Costantino, Marinaro Vincenzo, Civetta Graziano, Ciriello Michele.

Colle Sannita: Mascia Raffaele, De Paulis Luigi, De Paulis Raffaele, Franza Antonio, Piacquadio Vincenzo, Agorito Salvatore, D’Agostino Francesco, Paolucci Alfredo, Innocenzo Mario, Moffa Donato, D’Agostino Giuseppe, Basilone Giuseppe, Piacquadio Salvatore, avv. Palmieri Giovanni, ing. Piacquadio G. Battista, Grasso Amedeo, Basilone Angeloantonio, Carletto Giorgino.

Pannarano: D’Alessio Massimino, D’Alessio Girolamo.

Solopaca: Goglia Antonio, Aceto Orlando, Aceto Giovanni, Bubbo Giuseppe, Corbo Francesco, Franco Domenico, Polcino Antonio, Lamberti Quirino, Frascadore Gabriele, Goglia Alfredo, De Michele Pompilio, Di Massa Berardino, Coletta Tommaso, Aceto Ciro, Di Mezza Luigi, Goglia Guglielmo, D’Onofrio Marcello.

Castelpoto: Cusani Ugo, Cusani Mario, Maio Antonio, Maio Camillo, Maio Costanzo, Maio Geremia, Maio Nazzaro, Mancini Errico, Mazzone Giorgio, Simeone Antonio.

Forchia: Papa Antonio.

Castelpagano: Mutino Pietro, Carolla Giuseppe, Moccia Francesco, Colasanto Giovanni, Macchiaroli Aurelio, Colasanto Antonio, Colasanto Giuseppe, De Matteis Umberto, De Matteis Giuseppe, Cricca Ortensio, Pedicini Francesco, Santanelli Giuseppe, Colasanto Florindo, Fiore Salvatore, Fiore Pasquale, Mascia Giuseppe, Mucciacciaro Sebastiano, Amabile Vincenzo, Nista Rocco, De Matteis Donato, Marruchelli Arcangelo, Macchiaroli Arturo, Mucciacciaro Michele, D’Uva Antonio, Pedicini Michele, D’Uva Angelomaria, Colasanto Rocco, Del Grosso Vito, Pedicini Fioravante, Cricca Rocco.

Casalduni: dott. Del Vecchio Pasquale.

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Da: «Storia della rivoluzione fascista (1919-1922)» Vol. III - Anno 1929 di G.A. Chiurco - Vallecchi Editore Firenze.

Nella foto il giovane Clino Ricci

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