Don Giovanni Giordano, insigne studioso di storia beneventana Società

Pubblichiamo molto volentieri qui di seguito un manoscritto di Fra Giuseppe Magliozzi della famiglia dei Fatebenefratelli.

Ricordiamo ai nostri lettori che don Giovanni Giordano è stato, tra l’altro, un autorevole collaboratore di Realtà Sannita avendo pubblicato numerosi e pregevoli articoli nonché, per le nostre edizioni, un fortunato libro “Aspetti di vita beneventana nei secoli XVII e XVIII” nel lontano 1991. ma egli è stato anche un consigliere sempre disponibile per chiunque si rivolgesse a lui a fare qualche pubblicazione e aveva bisogno di notizie storiche precise e puntuali.

Per noi è stato anche un amico affettuoso con il quale, in mille occasioni ci siamo incontrati per scambi di idee e perché no, anche per qualche conviviale.

Il nostro augurio è che tale così autorevole rievocazione da parte di fra Giuseppe Magliozzi possa scuotere le istituzioni e la Curia per far nascere una qualche iniziativa che serva a tributargli alla sua memoria tutti quegli onori che lui merita a pieno titolo.

Giusto dieci anni or sono, nella notte tra il 31 agosto ed il primo settembre 2001, chiudeva la sua laboriosa vita terrena uno dei più insigni studiosi di storia beneventana, il canonico don Giovanni Giordano, che noi Fatebenefratelli abbiamo annoverato per lunghi decenni tra i nostri amici più preziosi, tanto da concedergli nel 1976 l’affiliazione all’Ordine.

Nato a Pratola Serra (Avellino) il 27 novembre 1921 ed ordinato sacerdote in Benevento il 12 agosto 1945 dal locale Arcivescovo mons. Agostino Mancinelli, di cui diverrà segretario particolare, fu un personaggio poliedrico, che visse appieno il suo sacerdozio, impegnandosi per trent’anni nel difficile apostolato tra i reclusi del Carcere di Benevento ed al contempo insegnando nel Seminario Arcivescovile e nelle Scuole Pubbliche ed impegnandosi come Assistente della Gioventù d’Azione Cattolica, dovunque instillando con entusiasmo e competenza i valori perenni della nostra fede.

Don Giovanni Giordano seppe essere uomo di vivissima cultura. Fu lui a fondare il Centro Culturale Sannita e per la sua indiscussa preparazione l’Arcidiocesi di Benevento gli affidò la responsabilità del Museo, dell’Archivio Storico, dell’Ufficio dei Beni Culturali e della Biblioteca pubblica “Francesco Pacca”. Appassionato ricercatore storico, pubblicò numerosi lavori sulle vicende della Chiesa nel Sannio, che furono assai apprezzati per il loro rigore critico e per la ricerca instancabile delle fonti. Benevento restò inoltre grata a don Giordano per il costante impegno ad evitare dispersioni o distruzioni del vasto patrimonio storico e artistico della città, specie dopo i tremendi bombardamenti della Guerra Mondiale; in particolare, si dovette soprattutto a lui la conservazione dei frammenti della porta di bronzo del Duomo, il che permise una ricomposizione quasi completa di tale inestimabile opera d’arte.

L’amicizia con noi Fatebenefratelli lo spinse a documentarsi sulla nostra plurisecolare presenza a Benevento, alla quale non era stata mai dedicata alcuna monografia e tutto si riduceva a pochi cenni incidentali in pubblicazioni dedicate ad altri argomenti. Egli iniziò perciò pazienti ricerche a tappeto, non solo in loco, ma anche altrove, come a Venezia nella Biblioteca Marciana; a Roma, negli Archivi sia Provinciale sia Generalizio dei Fatebenefratelli, nonché nell’Archivio di Stato, nell’Archivio Segreto Vaticano, nella Biblioteca Vaticana ed in quella Nazionale; a Napoli, nell’Archivio di Stato, nella Biblioteca Nazionale e nell’Archivio Storico Diocesano, dove per inciso notò che erano conservate le Deposizioni giurate su due guarigioni miracolose avvenute a Napoli nel 1667 dopo aver invocato l’intercessione di San Giovanni di Dio: l’argomento non riguardava specificamente la storia del nostro Ospedale di Benevento, ma per amore al nostro Ordine don Giordano si premurò ugualmente di chiederne fotocopia e volle donarla al sottoscritto, che ne ricavò due articoli per Vita Ospedaliera.

Quelle ricerche, protrattesi per mezzo secolo, consentirono a don Giordano di dare alle stampe quattro successive monografie sulla presenza dei Fatebenefratelli a Benevento, grazie alle quali a tutt’oggi non v’è alcun’altra nostra Comunità che possa vantare rievocazioni storiche di maggiore completezza e professionalità.

La prima volta che pubblicò lavori storici fu nel 1951, quando uscì a Benevento una sua monografia d’appena 38 pagine, intitolata “I Fatebenefratelli a Benevento” e che egli utilizzò poi per un articolo nella nostra rivista. La seconda monografia su di noi, che era un più organico saggio di oltre duecento pagine, intitolato “L’Ordine Ospedaliero a Benevento”, la pubblicò a Benevento nel 1974 e vi diede particolare rilievo alla figura di fra Paolo Capobianco, di cui ricorreva il quarto centenario della nascita.

Nel 1975 don Giordano allestì una mostra retrospettiva sulla nostra presenza a Benevento (1614-1975), che fu la prima mostra specifica su un Ordine Religioso mai organizzata nel capoluogo sannita. Di tale mostra fece uscire a Benevento un accurato catalogo di oltre cento pagine, dal titolo “Benevento e i Fatebenefratelli”, nel quale non si limitò ad illustrare i 93 pezzi messi in mostra, ma riprodusse e commentò alcuni importanti documenti.

Negli anni seguenti don Giordano continuò a metodicamente ricercare ulteriori dati in archivi e biblioteche ed inoltre riuscì a rintracciare presso privati un discreto numero di documenti andati dispersi, il che gli permise di pubblicare a Roma nel 1995, in felice coincidenza sia del Centenario dell’entrata in funzione del nostro nuovo ospedale beneventano “Sacro Cuore di Gesù”, sia del IV Centenario della nascita di San Giovanni di Dio, una storia delle nostre vicende locali intitolata “I Fatebenefratelli a Benevento, una presenza secolare. Storia e documenti”, che risultò davvero esauriente e dotata di un’appendice documentaria molto più ricca.

L’ultimo suo regalo per noi Fatebenefratelli fu l’inestimabile collaborazione alla mostra allestita nel 1996 a Benevento su “San Giovanni di Dio patrono dei librai”.

Ci piace concludere ribadendo che la passione storica di don Giordano non sfociò mai in puro sfoggio d’erudizione ma, volutamente usando un linguaggio accessibile ad ogni lettore, mirò a riscoprire la presenza di Dio nelle vicende passate, così da ricavarne incoraggiamento ed ispirazione nell’affrontare le nostre vicende personali. Per questo don Giordano è stato per tutti noi un Maestro prezioso e per di più di un calore umano che non dimenticheremo mai. Di quaggiù lo raggiunga il nostro ricordo affettuoso nel decennale del suo trapasso.

Fra Giuseppe Magliozzi o.h.

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Tutte le opere di Giordano

Un'inchiesta murattiana sul circondario di Pontelandolfo: 13 febbraio 1812, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1981; Riti di penitenza e di propiziazione: da un inedito manoscritto del XVIII sec., Benevento, Centro Culturale Sannita, 1981; Un'inchiesta murattiana sul circondario di Colle Sannita, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1981; L'impegno missionario del cardinale Vincenzo Maria Orsini, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1982; I primi diari beneventani del cardinale Vincenzo Maria Orsini. 1685-1691, Benevento, De Torna, 1984; L'ospedale S. Gaetano di Benevento, Benevento, Centro Culturale Sannita, 1985; La Rosa d'oro di Benedetto XIII, San Salvo, Tipografia Di Rico, 1988; Aspetti di vita beneventana nei secoli XVII e XVIII, Benevento, Realtà Sannita, 1991; Mons. Saverio Casselli architetto beneventano, in «Studi Beneventani», 1995, 6, pp. 211-222; Mater Misericordiae, Benevento, Tipografia Auxiliatrix, 1997; Il complesso della Cattedrale e dell’Arciepiscopio di Benevento, a cura di G. Giordano e M. Cimino, Benevento, 2000; Illustrissimi a Benevento, Cernusco sul Naviglio, Club di Autori Indipendenti, 2000.

 

 

 

 

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