Lettera aperta a Giovanni Fierro Società

Caro dottore,

dopo avere, sia pure fugacemente, ammirato a casa vostra il tesoro fotografico di Benevento com’era, sono rimasto sorpreso di avere riprovato la stessa intensità emotiva nel visionare le vostre “opere d’arte” su l’Agenda di Realtà Sannita.

Io credo che i beneventani, particolarmente quelli di una certa età, conserveranno come una reliquia l’Agenda. Come in un sogno rivivranno i momenti festosi e non da voi amorevolmente raccolti... certamente senza badare a spese: onore alla vostra gentile consorte che non vi ha mai intralciato nel vostro costoso hobby.

Un colpo al cuore ho avuto ammirando la prima illustrazione: “La cattedrale di BN negli anni ’30... con lo scorcio di via Fragola (dove io abitavo!)”.

Subito dopo ho provato un dolore indicibile al cospetto della “tragedia” di Piazza Duomo sventrata, con le macerie che si perdono a vista d’occhio (foto più unica che rara!) fino alla “mia” Piazza Santa Maria.

La mia consorte ha rivisto, con gli occhi umidi, l’istituto magistrale dove si diplomò.

Poi, non ho saputo se ammirare di più il primo autobus o il cippo in onore di Dante Alighieri... con ricordi estensibili al commissario prefettizio Alfredo Zazo e al professore Bruno Mistrangelo.

Quindi ho ammirato la bellissima foto del piazzale della stazione centrale con in primo piano la locomotiva della serie “740” (Mio padre era macchinista!).

Oh, il ricordo di via Sacramento! Ricordo chiaramente una immagine meno antica ancora con l’arco e zona sinistra abitabili.

Ed ecco il mercato di piazza Commestibili. Un tuffo al cuore! Alla fine degli anni ’30 e agli inizi del ’40 accompagnavo mia madre ad acquistare magari un bel paio di capponi (veri capponi!), pagati molto meno di dieci lire...

E, non ci credereste, io ricordo ancora via Porta Rufina, dopo labbattimento della storica porta a cura del podestà Donisi, la casetta in primo piano con la vite che l’avvolgeva. E ancora: “La caserma dell’esercito”, antesignana della Guidoni, “Torre della Catena” e il lavatoio pubblico di contrada Pietà (un altro c’era nei pressi di Port’Arsa). Spettacolare, poi, la foto aerea del Seminario regionale inaugurato quasi assieme al Viale Atlantici.

Si chiude il vostro dolce exursus fotografico con la Processione di Santa Rita (foto che so esservi particolarmente cara).

Che dire, carissimo dotto Fierro!? Un profondo ringraziamento, estensibile all’editore dottor Giovanni Fuccio, per averci consentito di godere e conservare il fior fiore della vostra splendida collezione. Un augurio: possiate avere ancora lo spirito di ricerca per sempre...nuove(!) foto della nostra storia.

Con ammirazione

CLEMENTE CASSESE

 

Nella foto la stazione centrale delle Ferrovie dello Stato negli anni '20. Manca ancora la pensilina in ghisa del 'primo binario'.

 

 

 

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