Una guida più sicura ti salva la vita Società

Si è svolto presso l’Auditorium Calandra, un interessantissimo incontro con il pilota Andrea Montermini, nell’ambito del progetto “SARA SAFE FACTOR”, curato da A.C.I. e S.A.R.A. Assiucrazioni, nel tentativo ambizioso e responsabile di sollecitare negli studenti presenti la cultura della mobilità e la riflessione sulla delicata frontiera che divide la libertà individuale dalla sicurezza altrui.

In strada e in pista vincono le regole”: è il motto del progetto educativo promosso dalla presidente dell’Automobile Club Benevento Rosalia La Motta; un progetto basato su un produttivo quanto interessante scambio di informazioni tra relatori e presenti, che ha potuto vantare l’apporto delle più alte cariche delle forze dell’ordine cittadine e la copiosa partecipazione di studenti di tutte le età.

Sul tema del necessario rispetto delle regole, in strada come nella vita, infatti, è intervenuto il questore di Benevento Salvatore La Porta, il quale non ha mancato di sottolineare come la nostra libertà finisce nel momento in cui va ad incidere su quella degli altri, facendo notare che un pieno rispetto delle regole, oltre ad evitare l’eventuale repressione, permette di far godere la libertà anche agli altri. In seguito ha preso la parola Antonio Garidei, Comandante dei Carabinieri di Benevento, ribadendo come il rispetto delle regole non comprima la nostra vita, ma, anzi, la migliori. Il comandante della polizia stradale di Benevento ha infine concluso il saluto delle forze dell’ordine presenti alla manifestazione mostrando le apparecchiature adottate per reprimere i trasgressori come i rilevatori di velocità e lo strumento per l’alcol test.

Si avverte l’importanza di incontri del genere in quanto il problema della sicurezza stradale ha ormai assunto dimensioni mondiali interessando in maniera trasversale tutte le zone geo-economiche del pianeta; non a caso l’ONU si è dimostrato sensibile a questa materia istituendo il “Decennio di iniziative per la sicurezza stradale 2011-2020” grazie al quale si è potuta rilevare la devastante portata degli incidenti stradali nel mondo che mietono oltre 3500 morti al giorno, risultando la nona causa di morte in assoluto. Questo bollettino, che niente ha da invidiare a quelli bellici, rischia di assumere dimensioni più inquietanti nel futuro; si stima, infatti, che, in assenza di interventi tempestivi e mirati, gli incidenti stradali possano diventare addirittura la quinta causa di mortalità.

Si è evidenziato nel dibattito come solo il 15% dei paesi del mondo possiede un’adatta legislazione sulle regole stradali, che riguardano soprattutto l’uso del casco e delle cinture di sicurezza, la lotta all’abuso di alcol prima di guidare, il controllo sulla velocità delle vetture e la ritenuta dei bambini all’interno di esse. Inoltre per ridurre ulteriormente i pericoli della circolazione stradale, è necessario aumentare la sicurezza dei veicoli, e in questo le case automobilistiche svolgono un ruolo determinante condividendo reciprocamente i dati che emergono dai continui crash test cui sottopongono le vetture, così come sono necessari investimenti ingenti per rendere le strade più sicure, oltre a rendere più efficiente la segnaletica stradale.

L’impegno dell’A.C.I., inoltre, è manifestato anche da “ACI Ready2Go”, iniziativa sorta nell’ambito dei corsi di guida sicura promossi da molti anni ormai, per colmare quel solco creato dall’impostazione sbagliata non di insegnare materialmente a guidare in sicurezza e consapevolezza, ma di insegnare solo come conseguire la patente.

Proprio nel desiderio di diffondere la guida sicura si colloca l’attività di Andrea Montermini, pilota di Formula 1, GT e prototipi, nonché ex collaudatore della Ferrari.

Montermini, infatti, è da ormai 14 anni istruttore di guida sicura e con simpatia e senso di responsabilità ha saputo intrattenere la folta platea scagliandosi con fermezza contro le leggende metropolitane che definiscono inutile il ricorso al casco e alle cinture di sicurezza, e dispensando consigli pratici su come si guida un’automobile, dalla posizione delle braccia da tenere a quella delle mani sul volante, distruggendo le mie personali convinzioni sulle “10 e 10”, facendo notare come la posizione più sicura delle mani sul volante è quella delle “9 e un quarto” in quanto, altrimenti, l’eventuale apertura dell’airbag provocherebbe la collisione delle mani sul volto del pilota.

Citando Niki Lauda, il quale sosteneva che l’auto si guidasse con il sedere, Montermini ha ben spiegato che quella posta sul sedile è la zona del corpo maggiormente a contatto con l’auto e che proprio da esso sorgono le maggiori informazioni sullo stato della vettura e sul suo incedere, di conseguenza è necessaria una postura adeguata.

Straordinariamente utili i dettami che il pilota ha fornito in merito al comportamento da tenere in frenata, una volta entrato in funzione l’ABS, e nell’eventualità di una sbandata alla guida della propria vettura, evidenziando come solo il 2% delle persone sanno come comportarsi in queso caso.

Per concludere mi permetto di prendere in prestito una sua frase… “meglio perdere un minuto nella vita, che la vita in un minuto”.

GIACOMO FISCARELLI

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