Confindustria Benevento apre ai giovani Economia

È stata una vera giornata di festa e di… speranza, quella vissuta da centinaia e centinaia di ragazzi, sabato 30 novembre, i quali con entusiasmo hanno accolto l’invito del Gruppo Giovani Imprenditori di Benevento a partecipare, presso la sala Giovanni Paolo II del Seminario Arcivescovile, alla “XX Giornata Nazionale Orientagiovani”. Ragazzi e ragazze delle scuole sannite che con i loro progetti, la loro innovatività e voglia di fare, hanno provato a stimolare imprese, istituzioni e politica ad investire sul loro futuro.

“Un investimento che Confindustria Benevento condivide e promuove, perché vede nei giovani l’unica vera leva di cambiamento e di crescita per il Paese, ma in particolare per il Mezzogiorno d’Italia” -come è stato ribadito dal presidente degli industriali sanniti, Biagio Mataluni. Una Confindustria, dunque, che tende a valorizzare il dialogo tra cultura accademica, imprenditoriale e scientifica, a tutto vantaggio dei giovani e del loro desiderio di raccontare e condividere le proprie idee, le certezze, di proporre la propria esperienza. È questo, in fondo, l’unico modo per far sì che la comunicazione diventi incontro, diventi dialogo.

Il tema del convegno di quest’anno era “GIOVANIdee - Comunicare&Creare”. Ad aprire i lavori il presidente dei Giovani Imprenditori, Pasquale Lampugnale: “Le persone, in particolare i giovani, vengono prima di tutto. Questa non è solo un’ambizione, ma una vera mission per noi di Confindustria in quanto riteniamo che il ruolo dell’imprenditore sia anche un ruolo sociale: oltre a perseguire il profitto economico, dobbiamo anche valorizzare il ruolo dell’imprenditore come soggetto attivo dello sviluppo sociale e culturale del territorio in cui opera. Bisogna, specie in momenti di crisi come quello attuale, ripartire dai giovani, dai talenti, cercando di contribuire a formare una forza lavoro competente e motivata”.

Si è proseguito poi con una serie di premiazioni inerenti le attività che nell’ultimo anno sono state promosse dal Gruppo Giovani in collaborazione col mondo della scuola nonché la presentazione dei progetti in programma per il prossimo 2014. A seguire una tavola rotonda, moderata dal direttore de il Denaro, Alfonso Ruffo, a cui hanno partecipato docenti universitari ed imprenditori. Ma i momenti più significativi della giornata sono stati la presentazione di due innovative start-up, la DeRev Srl e la Spin Vector Spa, entrambe nate e sviluppatesi su Internet, che grazie alla lungimiranza dei suoi fondatori sono riuscite ad affermarsi sul mercato globale.

“Oggi viviamo un momento difficile, complicato, ma è appunto in questi momenti che dobbiamo assumere una consapevolezza: non dobbiamo aspettare che il cambiamento venga dagli altri, ma dobbiamo essere noi il motore del nostro cambiamento, quel cambiamento che vogliamo avvenga nel mondo. Spesso la Rete viene vista come un luogo in cui si gioca a chi la spara più grossa o si mandano a quel paese le persone; mentre la nostra idea, era e rimane quella di mettere in campo degli strumenti per dire che nella Rete, ciò che davvero conta, sono le capacità, le qualità, il merito: conta la discussione e non l’insulto”.

All’incontro ha preso parte l’assessore regionale al Lavoro formazione e orientamento professionale, Severino Nappi: “La nostra legge sull’apprendistato è tra le più avanzate in Italia. Tra qualche settimana partiranno i Poli formativi -una relazione stabile tra 250 scuole campane, oltre 150 tra Enti di ricerca e Università e più di 1500 aziende- al fine di creare sempre più occasioni d’incrocio tra scuola e mondo del lavoro. Non è più accettabile che ogni anno si perdono oltre 20mila posti di lavoro, perché le imprese campane non riescono a trovare una adeguata manodopera”.

Mentre le conclusioni della Giornata sono state affidate all’on.le Nunzia De Girolamo, Ministro delle Politiche Agricole: “Purtroppo, l’Imu sui fabbricati industriali non è stata eliminata come quella sui terreni agricoli. Ma oggi non è il momento di fare guerre tra poveri, bensì di provare ad ottenere dei risultati facendo, insieme, quelle cose che in concreto si possono fare. Nonostante sia impegnata a livello nazionale su altri temi, il mio ruolo e la mia forza è comunque qua: io sono beneventana e sono orgogliosa di essere beneventana, prima che italiana. Io sono cresciuta vedendo due persone che abitavano vicino casa, moglie e marito, che insieme ogni giorno andavano nei campi e continuavano a vedere la vita con meraviglia, appassionandosi, pur vivendo in modo umile ma dignitoso. Li ho sempre osservati come esempi di vita, perché penso che questa sia la vera Italia, la maggioranza degli italiani: un popolo di persone gentili, educati, lavoratori, che guardano al mondo con la speranza che ce la possiamo fare. Questo Paese non è nostro, ma dei nostri figli, ecco perché dobbiamo pensare al futuro dei nostri figli. Noi siamo la generazione dei precari, quelli dei “mille euro al mese”, ma sono sicura che lasceremo ai nostri figli una Italia diversa”.

GIUSEPPE CHIUSOLO

giuseppechiusolo@tin.it

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