A quarant'anni dalla morte di Padre Pio il giallo della tomba Chiesa Cattolica

Nel suo ultimo libro Il segreto di Padre Pio, edizioni Rizzoli, il giornalista Antonio Socci riporta il lungo memoriale firmato dal dottor Giuseppe Sala, per tredici anni medico personale di padre Pio: dal 1955 fino al 23 settembre 1968.

E' lui che ha assistito il santo negli ultimi minuti di vita. Sorprendente quanto scrive il dottor Sala, studioso serio e di poche parole: Ho conservato delle amicizie tra i vertici del Vaticano.

Qualcuno mi ha detto che alcuni anni fa la Santa Sede avrebbe voluto compiere un'ispezione sul sepolcro di Padre Pio.

Quando ho sentito queste voci, dentro di me è sorto un interrogativo: come si sarà conservato il corpo di padre Pio? Continuo a pormi questa domanda. Faccio due ipotesi, che mi vengono dettate da un qualcosa di irrazionale. La salma di padre Pio potrebbe non esserci più. Non perché sia stata trafugata, un'operazione del genere infatti è impossibile. Ma perché il suo corpo potrebbe essere volato in cielo. Ma se fosse ancora dentro la tomba posta nella cripta del convento, sono sicuro che la sua salma sarebbe ancora intatta (cfr. E. Malatesta in L'ultimo segreto di Padre Pio, cit., pp. 323-338). La serva di Dio Luigina Sinapi riferisce che nell'apparizione dell'11 ottobre 1968, la Madonna le ha confidato due cose che fanno pensare: Padre Pio mi aveva chiesto che le stigmate si chiudessero almeno alla sua morte. Ed io l'accontentai, esaudendo il suo spirito di umiltà. Le ferite sono chiuse solo esteriormente perché i fori sono sempre là, tra le ossa.

Vi sono sempre le stigmate, come resta sempre trafitto il cuore. E in un'altra apparizione la Madonna, a proposito della glorificazione di Padre Pio ha aggiunto: Stai tranquilla! Ci penserò io. E quando avverrà, tutti resteranno meravigliati dell'intervento con cui Gesù glorificherà il padre (cfr. Chino Bert, Luigina Sinapi, cit., pp. 123-125).

Ora sta di fatto che l'autorità ecclesiastica ha deciso che nel prossimo mese di aprile la salma di padre Pio che riposa in San Giovanni Rotondo venga esumata ed esposta alla venerazione pubblica dei fedeli di tutto il mondo. Il nostro Sannio, che l'ha visto nascere il 25 maggio 1887 in Pietrelcina, maturare la vocazione religiosa nei conventi cappuccini come quelli di Morcone e Montefusco e consacrare sacerdote nel duomo di Benevento il 10 agosto 1910 dall'arcivescovo beneventano Paolo Schinosi, non può rimanere indifferente all'evento dell'esumazione che coincide con il quarantesimo anniversario della sua morte.

L'Istituto Superiore di Scienze Religiose Redemtor hominis ha pertanto programmato tre momenti di intenso valore culturale: giovedì 27 marzo ore 18.30 concerto del tenore Simone Alaimo in onore dello stimmatizzato sannita nella chiesa cittadina di San Gennaro; venerdì 2 maggio ore 17.00 celebrazione eucaristica e testimonianza dell'attrice Claudia Koll nella basilica della Santissima Annunziata in Vitulano ; sabato 17 maggio ore 17.30 convegno su Padre Pio dopo quarant'anni: un mistero che non tramonta con l'intervento del giornalista e scrittore Antonio Socci, dell'attore Lino Banfi e dell'ex calciatore Gianni Rivera, presso l'auditorium Giovanni Paolo II del Seminario in viale Atlantici a Benevento.

Seguiranno poi il 25 maggio i festeggiamenti in Pietrelcina per il 121° anniversario della nascita e il 23 settembre nella parrocchia di San Gennaro in Benevento per il 40° anniversario della morte.

Pasquale Maria Mainolfi