Così Padre Pio guarì mia moglie e mia figlia Chiesa Cattolica

A conclusione della la presentazione del libro dal titolo: “Nasce un figlio spirituale”, scritto da Fernando Felipe Sanchez Campos, ambasciatore della Repubblica del Costa Rica presso la Santa Sede Vaticana e l’Italia, avvenuta nell’Aula Liturgica San Pio da Pietrelcina, allocata in Piana Romana, ci siamo intrattenuti con l’ambasciatore Sanchez durante le brevi pause tra una dedica e l’altra che gli venivano chieste per il suo libro.

Ambasciatore, cosa vuole aggiungere in merito a questa presentazione?

Ho accolto questo invito come un dono e per me è un grande onore essere qui.

Questo è il primo libro che ha scritto?

Prima di allora non immaginavo affatto di scrivere questo libro e poi che fosse perfino tradotto in italiano.

Ci perdoni l’indiscrezione, perché ha deciso di scriverlo?

Per vari motivi: per contribuire a rafforzare la fede di altre persone; per far sì che le grazie di Dio devono essere condivise; per dare un piccolo contributo autentico all’amore incommensurabile di Dio verso l’umanità.

Ci faccia una mini analisi del contenuto?

Il libro è diviso in nove parti. E in queste pagine narro alcune significative esperienze di vita vissuta e la vicinanza della mia famiglia con Padre Pio.

Cosa emerge di rilevante da questo libro?

Il potere della preghiera che non deve essere interessata e che non deve assumere un carattere commerciale. Tra le altre cose, fanno emergere testimonianze che possono diventare patrimonio di tutti. Alle radici del libro c’è un duplice miracolo avvenuto per intercessione di Padre Pio presso Dio, quindi l’inaspettata guarigione di mia moglie e contemporaneamente quella di mio figlio. Quindi miracolo come percorso di fede, come segno per risvegliare la fede, ovvero del nostro rapporto di fiducia con Dio.

Lei cosa, in pratica, ha chiesto a San Pio attraverso la preghiera?

Il giorno prima della guarigione contemporanea di mia moglie e di mio figlio, ho pregato tantissimo Padre Pio affinché intercedesse presso Dio e ho detto precisamente così: - Dio tu sai tutto! Dio fai quello che vuoi! Signore fai tu! -.

E dopo la guarigione come ha giustificato l’incommensurabile dono che ha ricevuto?

La forza di contare sui santi. I santi scelgono noi e non siamo noi a scegliere loro. Tutti siamo riconoscenti della vicinanza di San Pio. Durante questa esperienza drammatica ho capito quanto Dio ci ama, quanto amo mio figlio e mia moglie. Quanto Lui è vicino a noi.

Chi ha scritto la prefazione al libro?

Nell’anno 2010 fr. Carlo Maria Laborde, ex parroco di Pietrelcina.

Quindi, Ambasciatore, ci perdoni ancora, cosa accadde a sua moglie e a suo figlio?

Dopo il parto la situazione precipita e diventa disperata per entrambi. Tutti, parenti e amici, formiamo una catena di preghiera. In questi giorni drammatici conosco Padre Pio tramite un amico che mi regalò un libro che lo lessi nel giro di qualche ora. Fino ad allora non conoscevo affatto Padre Pio. Chiesi al Santo di Pietrelcina, attraverso le preghiere, di intercedere presso Dio per loro. Il nostro parroco, la sera stessa, gli portò in ospedale una pezzuola intrisa del sangue del Padre, quindi una sua preziosa reliquia. Il giorno dopo si constata la guarigione totale e tornarono a casa nel giro di qualche giorno.

Quanto tempo ha impiegato per scrivere il libro e se ci può aggiungere qualche altro particolare?

Tre mesi per narrare il duplice miracolo chiesto da Padre Pio a Dio. Evento davvero eccezionale! Il libro ha 222 pagine; costa quindici euro; oltre duemila esemplari sono stati stampati in spagnolo e mille in italiano.

Alla luce di quanto di meraviglioso è accaduto, ora come manifesta la fede?

Con le preghiere, andando sistematicamente ad ascoltare la messa e poi in casa mia e nella mia ambasciata ci sono tantissime immagini di San Pio da Pietrelcina, sparse un po’ ovunque.

ANTONIO FLORIO

Altre immagini