Le stimmate di Padre Pio nel pensiero di Accrocca Chiesa Cattolica

Nell’ambito delle prime due riuscitissime serate de I Colloqui sotto l’Olmo, tenutesi nell’Aula Liturgica di Piana Romana organizzate da fr. Fortunato Grottola,  guardiano del Convento dei Frati Cappuccini di Pietrelcina, ci siamo intrattenuti con Mons. Felice Accrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, il quale ha trattato, rispettivamente: la Spiritualità e le Stimmate di Padre Pio da Pietrelcina.

Eccellenza, da cosa si denota la spiritualità di Padre Pio?

La spiritualità di Padre Pio è tutta francescana. Senz’altro Padre Pio ha letto, più volte, le Costituzioni Francescane  del 1536, che costituiscono tesoro prezioso del suo francescanesimo, insomma,  del suo essere  frate francescano, figlio di Francesco d’Assisi.

Come si concretizza in Padre Pio la spiritualità francescana?

Padre Pio costruisce Casa Sollievo della Sofferenza, che rappresenta un grande esempio di francescanesimo, un grande esempio cappuccino verso i sofferenti, sull’esempio di Francesco che visita i lebbrosi, sull’esempio dei Frati Cappuccini, che curano gli appestati nei Promessi Sposi di Manzoni. Per rialzare i sofferenti i Frati si devono inclinare, si devono piegare.

Ci sono similitudini tra le stimmate di San Francesco con quelle di Padre Pio?

Le stimmate di San Francesco sono diverse rispetto a quelle di Padre Pio.

In cosa si evince questa diversità?

Quando Francesco ricevette le stimmate, quel fenomeno fu una novità. Quando le ricevette Padre Pio, già altri stimmatizzati c’erano stati. Dopo quelle di San Francesco si sono avuti altri stimmatizzati.

Sotto l’aspetto pratico, in cosa consiste questa diversità?

In entrambi, le stimmate si presentarono in un modo diverso. In Padre Pio abbiamo le ferite, le croste; in San Francesco, i segni dei chiodi che penetrarono, che perforarono le mani, i piedi.

Sotto l’aspetto temporale, quando si ebbero in Padre Pio e in San Francesco?

Padre Pio le ebbe all’inizio del suo cammino sacerdotale, nei primi anni del suo percorso da frate cappuccino; San Francesco, negli ultimi due anni di vita.

Ci sono altre diversità, insomma si riscontrano altre differenze?

Quelle di Padre Pio, in tantissimi le hanno viste; quelle di San Francesco, erano sconosciute; in pochi le hanno viste, le hanno viste fr. Felice, fr. Elia, suoi compagni fidati. Padre Pio, pur portandole fasciate e con mezzi guanti, in tantissimi le hanno viste. In merito, ci sono anche foto autentiche, originali come quella alle nostre spalle, collocata sul palchetto. Alla morte di Padre Pio, le stimmate scomparvero, e non si potettero più vedere; a San Francesco, paradossalmente, vengono annunciate al mondo e non si potettero più vedere.

Le stimmate di entrambi, furono da tutti accettate?

Su quelle di San Francesco, molti avevano dubbi, come i Domenicani; quelle di Padre Pio, da molti furono ispezionate, verificate.

Come ha concluso la sua ultima relazione?

Con un azzardo interpretativo: quello che resta, oggi, di Francesco, non sono le stimmate, bensì il suo amore per Cristo, per il Vangelo; quello che resta, oggi, di Padre Pio, non sono le stimmate, bensì il suo amore per Cristo, per la Croce. Francesco e Padre Pio, dunque, ci aiutino ad abbracciare la Croce quando questa ci cade tra il capo e il collo!  

ANTONIO FLORIO