Una fiumana di gente ha accompagnato la Regina del Sannio Chiesa Cattolica

Chi munito di rosario da sgranare tra le dita, chi di ventaglio per attutire la calura estiva e chi di prole tenuta per mano o nel passeggino, in tanti, tantissimi, migliaia hanno partecipato alla solenne processione che il 2 luglio ha visto sfilare per le vie della città, dopo ben undici anni dalla sua ultima uscita (avvenuta per il Giubileo del 2000, ndr), la statua della Madonna delle Grazie, patrona di Benevento e Regina del Sannio.

Una fiumana di gente composta, attenta, a tratti commossa è accorsa da tutto il Sannio e da buona parte dell'Irpina per stringersi, come in un grande abbraccio, intorno a lei, la Madre per eccellenza, la dispensatrice di grazie.

Iniziata puntualmente alle 19.00, la prima processione del XXI secolo è durata oltre due ore, ore in cui non c'è stato un attimo di defezione da parte dei fedeli, nemmeno dei più agées, anzi più si saliva lungo corso Garibaldi e più la gente si aggregava e lo stesso dicasi anche quando da piazza Risorgimento si è fatto ritorno a viale San Lorenzo dinanzi la basilica.

E' stato emozionante vedere un corteo umano così massiccio e partecipe, di cui era davvero impossibile, a occhio umano, scorgere insieme l'inizio e la fine.

La fede non cede il passo alle mode e difatti, come tradizione vuole, tutte le chiese interessate dal tragitto hanno suonato lungamente le campane al passaggio della statua della Vergine, mentre molti beneventani hanno appeso ai balconi di casa lenzuola e copriletti ricamati per onorare la “Piena di Grazie” ed altri ancora hanno gettato petali di rose.

E i più giovani? Hanno sparato da finestre e balconi dei botti da cui sono fuoriusciti quelli che a prima vista sembravano coriandoli e invece erano dei bigliettini azzurri con l'effige della Madonna e la scritta W Maria.

Data l'eccezionalità dell'evento, poichè tale processione esce solo in occasioni straordinarie, in tanti hanno voluto immortalarla con scatti fotografici e videoriprese e ingegnosa ci è sembrata l'idea di un fotografo, appostato sulla ruota panoramica delle giostre per registrare angolazioni evidentemente del tutto inusuali.

Tornata in prossimità del sagrato della basilica, la statua è stata tolta dal veicolo che l'aveva trasportata ed è stata posizionata su di un palchetto rivestito d'azzurro, quindi si sono succeduti i discorsi di fra Sabino Iannuzzi, ministro provinciale dei Frati Minori del Sannio e dell'Irpinia, e di Fausto Pepe, sindaco di Benevento, cui ha fatto seguito il momento culmine e forse più toccante di tutta la cerimonia: l'Atto di Affidamento della città e del Sannio alla Madonna delle Grazie, pronunziato dall'arcivescovo di Benevento, mons. Andrea Mugione.

Tra applausi spontanei e scroscianti e al grido di “Evviva Maria”, la statua è stata riportata a spalla in “casa sua” dove qui è iniziato il paziente lavoro di diversi operai che dapprima hanno dovuto smontare i raggi color oro posizionati alle spalle e tutt'intorno alle vesti, quindi l'hanno issata a mano su di una impalcatura ed infine l'hanno riposta nella teca dove lì c'era un altro operaio pronto a risistemare i raggi.

La prossima uscita del simulacro della “Dispensatrice di grazie” è prevista - a Dio piacendo - nel 2025.

ANNAMARIA GANGALE

 

 

 

 

 

 

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