Il Sannio cittadella dell’innovazione e della ricerca Cultura

Il sogno del presidente degli industriali Cosimo Rummo che riconosce la persistenza di punti di debolezza del sistema industriale sannita che ha avviato solo timidamente processi di innovazione Dottor Rummo, una breve presentazione. Sono nato a Benevento nel 1954; laureato in Economia e Commercio ed immediatamente sono entrato a lavorare nella Rummo SpA, assumendo dal 2003 l’incarico di Presidente e Amministrato delegato dell’Azienda. In Confindustria nel 1985 sono stato eletto Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori; dopo avere rivestito diversi incarichi, sia all’interno che all’esterno dell’Associazione. Dal 2002 sono componente del Comitato di Presidenza, del Consiglio Direttivo e della Giunta con delega alla ricerca scientifica, innovazione e sviluppo tecnologico, internazionalizzazione e politiche per l’export nonché Presidente della Sezione Lavorazione Pane, Pasta e Biscotti. Dal 2005 sono divenuto componente del Consiglio e della Giunta di Confindustria Campania. Il 3 marzo di quest’anno sono stato eletto, per acclamazione, Presidente di Confindustria Benevento. Da presidente del Gruppo Giovani a Presidente tout court. Segno di vecchiaia o segno di saggezza? Direi sicuramente un attestato di stima e di fiducia da parte dei Colleghi imprenditori. La presidenza del Gruppo Giovani rimane ancora un bellissimo ricordo perché è lì che ho maturato la mia esperienza associativa; quegli anni sono stati per me una vera e propria scuola i cui insegnamenti mi sono serviti sia a livello professionale che associativo. Eravamo una bella squadra e soprattutto una squadra di amici: da Paolo Basile a Mariano Russo, a Costanzo Jannotti, a Giovanni Guaglione, a Francesco De Longis. Non parlerei di vecchiaia anche perché non mi sento vecchio; certamente, chi mi ha scelto ha puntato su un uomo che avesse esperienza del sistema Confindustria. La saggezza dovrò dimostrarla giorno per giorno nel corso di questa nuova esperienza. Quale il filo rosso che potrebbe unire l’esperienza fatta col Gruppo Giovani al progetto della Presidenza di tutti gli industriali della provincia? L’esperienza, la conoscenza, l’amicizia, la voglia di fare, il credo associazionistico, il rispetto delle idee di ognuno. Aggiungerei l’abitudine a lavorare in team e a tradurre in progetti concreti le idee. Infine, il rispetto e la voglia di collaborare intensamente con il mondo del sapere. Quale Presidente del Gruppo Giovani avviai, tra le prime esperienze in Italia, il Progetto Scuola-Impresa perché convinto allora, ancor più convinto oggi, che questi due mondi dovessero, e devono, stringere un patto di collaborazione e di sinergia programmatica. I giovani sono la nostra classe dirigente, i nostri collaboratori del domani e sono i soli a potere garantire una svolta qualitativa del nostro Paese. Qual è lo stato di salute dell’industria beneventana? Ci sono luci ed ombre ma voglio guardare maggiormente alle luci. Indubbiamente pesano ancora sul settore industriale provinciale comparti tradizionali, a basso valore aggiunto, a scarsa competitività e, aggiungerei, che hanno avviato solo timidamente processi di innovazione. Confindustria Benevento metterà in campo azioni che favoriranno processi di accompagnamento per questi settori. Ma va anche detto che ci sono casi di eccellenza che possono e devono crescere ulteriormente per trainare l’intero sistema industriale. Infine, vorrei ricordare che la nostra provincia, pur con tante negatività, anche di carattere oggettivo, è stata l’area della Campania che ha presentato tutti gli indici in crescita. Ci sono aziende che stanno al top nei rispettivi settori. E’ possibile, quindi, in provincia di Benevento operare con alti livelli di qualità? Come accennavo innanzi ci sono aziende di eccellenza che già operano con alti livelli di qualità. Aldilà del settore agroalimentare, conosciuto in tutto il mondo, l’alta qualità si registra anche nella meccanica di precisione e tradizionale, nell’ITC, nel terziario, nel tessile, nel turismo, nella grafica. Quindi, in tutto il sistema dell’industria sannita. Questi traguardi sono stati raggiunti grazie a notevoli investimenti che sono stati fatti nel campo dell’innovazione e della ricerca. Il sistema scolastico è in grado di “rifornire” le figure professionali oggi necessarie? La Confindustria ha anche recentemente affermato che il sistema scolastico provinciale è di eccellenza. Va detto, però, che anche il mondo del sapere deve guardare con maggiore attenzione alla domanda che proviene dalla produzione. E qui ribadisco che questo è possibile se si ripristina un’intensa collaborazione tra questi due mondi. Ormai l’autonomia della scuola consente di tarare meglio i programmi didattici alle esigenze e alle opportunità. Inoltre, ribadisco che il sistema scolastico non deve fornire competenze bensì conoscenze attualizzate ai grandi processi di cambiamento e di innovazione in atto. Pertanto, si deve migliorare il “prodotto” finale. In futuro, di quali figure professionali ci sarà bisogno? Senza procedere ad un’elencazione di figure assenti nel mercato del lavoro, a costo di banalizzare, direi che c’è bisogno di ragazzi che abbiano alcune caratteristiche indispensabili: voglia di imparare e forte motivazione, preparazione di base e conoscenze, flessibilità, predisposizione a lavorare in team ma, soprattutto, cultura del lavoro. Le competenze vengono dopo e si acquisiscono attraverso un serio training formativo. Confindustria crede nella possibilità di costituire centri di eccellenza con il sistema scolastico-universitario? Certamente. La nostra Organizzazione, ribadisco, crede in questa forma di collaborazione. Tra l’altro ritengo che i tempi siano maturi per dare avvio a questo tipo di progetto. Tra le cose da fare che ho posto nella mia agenda programmatica è una priorità. Cosimo Rummo ha fatto anche l’assessore al Comune di Benevento. Quali crede debbano essere i rapporti tra mondo produttivo e amministrazione pubblica? Di grande e costante collaborazione. Confindustria nei prossimi mesi, dopo la tornata elettorale, programmerà una serie di incontri tematici con i vari partner istituzionali per avviare questa stagione di collaborazione. Confindustria vuole e deve “suggerire” a chi amministra, governa, programma quali sono le esigenze delle imprese e soprattutto quali sono i nodi da affrontare anche per migliorare e velocizzare la macchina burocratica. Non è nostra intenzione invadere il campo di azione degli altri; vogliamo solo offrire la nostra collaborazione per garantire una migliore e più efficiente funzionalità; inoltre, intendiamo confrontarci pragmaticamente sul futuro della nostra provincia in termini di sviluppo e su quali strategie si intendono mettere in campo. Che cosa chiede l’industria ai politici? Poche ma importanti cose: attenzione per il mondo delle imprese, programmi realizzabili, centralità per il mezzogiorno nella più generale programmazione del Paese, garantire le precondizioni per una maggiore competitività delle nostre imprese, una fiscalità che premi chi raggiunge risultati e che reinveste nell’azienda, leggi che liberino le aziende dai molteplici costi indiretti. Un desiderio personale che, se vedesse realizzato in questo biennio, le farebbe dire: “Sono pienamente soddisfatto”. Insomma il grosso sogno nel cassetto di Cosimo Rummo beneventano presidente degli industriali. I sogni sono tanti e sono consapevole che solo pochi si realizzano effettivamente. Nel mio caso il tempo è tiranno perché il mio mandato è biennale (con una possibile riconferma per un altro biennio) e, quindi, dovrò correre per concretizzare almeno un’aspettativa o quanto meno avviare concretamente la possibile realizzazione del sogno. Come imprenditore sono abituato a guardare alla strategicità della scelta e dell’obiettivo. Tre gli impegni che mi intrigano: il Sannio quale cittadella dell’innovazione e della ricerca e, quindi, venditrice di know how; il Sannio presente su tutti i mercati con i suoi prodotti tipici e di eccellenza; le strade della provincia percorse, durante tutto l’anno, da tantissimi turisti che vengano ad ammirare le nostre innumerevoli bellezze. Sono un sognatore ? Dai sogni nascono le migliori idee. I sogni rappresentano lo stimolo per ognuno di noi. MARIO PEDICINI