La riscoperta del Piccolo principe ovvero il trionfo dei sentimenti Cultura

Non si vede bene che col cuore - Create dei legami perché non esistono venditori di amici- Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare,l'autorità riposa prima di tutto sulla ragione. Sono frasi estrapolate da un libro che molti hanno letto da bambini, ma tutti hanno poi capito da adulti. Parliamo de Il Piccolo Principe, un libricino di poco più di cento pagine annoverato nella letteratura per l'infanzia, ma sorprendentemente suggerito tra le letture di formazione nei corsi di aggiornamento per dirigenti statali. Sul tema -Le Petit Prince: analisi di un successo editoriale senza precedenti- il Centro di Cultura Francese SIDEF (Società dei Francesisti) ha organizzato presso la sede di via Clino Ricci a Benevento l' incontro mensile di marzo, dedicando al libro l'attenzione che si riserva proprio ai capolavori. Eccone in breve la genesi e il contenuto.

Pubblicato in lingua inglese nel 1943 negli USA dove il suo autore, l'aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry si era rifugiato durante l'occupazione tedesca della Francia, uscito in patria solo tre anni dopo in lingua francese, narra la storia di un bimbo dai riccioli d'oro e dagli occhi azzurri, come appare nell'icona inconfondibile disegnata dallo stesso autore.

Proveniente da un misterioso asteroide, il piccolo atterra in un deserto dove incontra un pilota (che è poi l'autore stesso) in panne con il suo aereo. Soli nell'arida pianura iniziano una conversazione che aiuta entrambi a conoscersi e a darsi coraggio, ma la lezione di saggezza e di umanità è soprattutto impartita dal Piccolo Principe che racconta del suo viaggio attraverso i pianeti e degli uomini che ha conosciuto, dai cui comportamenti ha tratto ingenue ma profonde considerazioni sul genere umano. Osservando i diversi caratteri degli uomini ha individuato la chiave per uscire dalla solitudine e dall'egoismo: instaurare legami di solidarietà, di amore, di rispetto, d' amicizia.

Egli coglie così il senso vero della vita intesa come capacità di rapportarsi con gli uomini e con le cose materiali considerando queste ultime secondarie rispetto ai sentimenti.

Da queste brevi note si può evincere il valore universale del libro di Saint- Exupéry e possiamo spiegarci perché sia ancora oggi il libro più venduto nel mondo, secondo solo alla Bibbia, tradotto in 160 lingue (anche in napoletano -O Princepe Piccerillo- e in milanese - El Princip Piscinin).

La presentazione dell'argomento è stata curata con particolare efficacia dalla dottoressa Susanna Cerulo, dirigente del Ministero del Lavoro, nonché appassionata di lingua e cultura francese che ha colto i valori esistenziali presenti nel libro esaltandone l'attualità e l'universalità.

Considerazioni molto pertinenti sono state apportate dalla professoressa Graziola Faggioli che ha letto anche un brano della trasposizione del libro in musical di successo di Riccardo Cocciante che presto vedremo anche in Italia.

ORNELLA CAPPELLA