Si tratta di una copia autentica di quella esistente a Torino collocata nella Parrocchia Maria SS Assunta, nella quale opera don Carmine Gagliarde, che si divide tra Fragneto e Benevento dove svolge la delicata funzione di cancelliere del Tribunale Ecclesiastico presso la Curia Arcivescovile.

Bisogna dire che questa copia della Sindone è stata fatta direttamente su un telo simile a quello originario.

Trattandosi di una copia fedelissima si possono cogliere anche i dettagli.

Di copie simili ne esistono solo cinque in tutto il mondo e precisamente a Gerusalemme, nelle vicinanze della Chiesa della Natività, nel monastero di Chamberry, in un monastero ortodosso in Romania ed in Italia a San Lorenzello.

Fu portata a Fragneto da due studiosi del Sacro Telo: l’ing. Enrico Natale e Andreina Ghirardi “Amici della Real Chiesa di San Lorenzo in Torino”.

Il 18 giugno del 2010 fu collocata nella Chiesa Madre a cura dell’Amministrazione dell’epoca guidata dal dottor Luciano Mucciacciaro.

Bisogna dire che in tale occasione per l’acquisto non furono toccati i fondi del Comune, ma gli amministratori si tassarono personalmente.

Inoltre, c’è da sottolineare che la presenza in parrocchia di un reperto, sia pure in copia, avrebbe dovuto far nascere una serie di iniziative cultural-religiose che partendo dalla Sacra Sindone potessero coinvolgere non solo i fedeli di Fragneto, ma anche tutti coloro (e sono tanti!) che venerano la Sacra Sindone e si interessano alla sua origine e alla sua storia.

Nel 2011 a cura del presidente della Pro Loco Maurizio Melisce fu dato alle stampe un pregevole libretto ormai introvabile.

Ora è nelle intenzioni sia di Melisce che soprattutto di don Carmine Gagliarde intraprendere delle iniziative a cominciare da un convegno scientifico che potrebbe tenersi entro l’anno.

Un’idea sicuramente da condividere e che potrebbe ben inserirsi tra le iniziative di quel turismo religioso che possa coinvolgere anche Pietrelcina, il paese natale di Padre Pio.

G.F.