Il porta a porta si rivela un flop Enti

A dieci mesi dal varo della raccolta differenziata, Paduli non sembra proprio entusiasta di come stanno andando le cose. Lo spettacolo che si presenta al visitatore per le vie cittadine è dei più bizzarri. Grazie alla scelta dell’areopago di individui la cui funzione rischia di perpetuare un modo di fare politica che da anni mostra la corda, anche perché non si può continuare a ritenere che compito precipuo del cittadino consista nel pendere a oltranza dalle labbra del demagogo di turno, per “decoro urbano” – relata refero – dalle strade del centro del paese sono stati eliminati tutti i cassonetti dei rifiuti.

Il risultato è stato che la popolazione, mal digerendo il fatto di doversi portare in casa il contenitore dato in dotazione per il solo sacchetto dell’umido, dopo averlo tenuto tutta la notte alla mercé di cani e gatti randagi, ratti delle chiaviche, ha iniziato in un primo tempo col mettere i sacchetti dell’umido e del secco riciclabile a terra sui marciapiedi prospicienti la strada rotabile prevista dall’itinerario tenuto dagli appositi mezzi di prelievo; successivamente, per ovviare allo smembramento dei sacchetti con inevitabile spargimento dei rifiuti a causa degli animali randagi – considerato che la nettezza urbana è in pratica inesistente –, ha cercato di ovviare appendendo i sacchetti a cancelli ed inferriate per tenerli sollevati da terra. Ma anche in questo modo, soprattutto i gatti, fanno scempio degli avanzi di cucina delle famiglie padulesi. Più di un cittadino volenteroso si rimbocca le maniche e pulisce, ma in molti angoli di strade la proiezione non è da prima visione.

Il porta a porta tanto decantato s’è rivelato un autentico flop. L’aumento dell’80 per cento della tariffa, non più tributo, per lo smaltimento dei rifiuti, quando in paesi limitrofi si gridava allo scandalo per un aumento del 30 per cento, mal si coniuga col carente servizio dato in cambio alla popolazione.

E che dire di quanto accadrà a giorni, per la fine dell’anno? L’ordinanza n. 1346 emessa in data 13 febbraio 2007 che disciplina i giorni e gli orari in cui debbono essere deposti in strada i rifiuti, fa sì che, in conseguenza della mancata raccolta dovuta alle festività, dalla sera di venerdì 21 dicembre fino alla sera di mercoledì 26 tutti gli scarti di cucina i cittadini se li debbano tenere in casa!

Se gli orari di deposito vanno dalle ore 22 alle 24 d’estate e dalle 20 alle 24 d’inverno, com’è che in pieno giorno i sacchetti di mondezza addobbano il paese? Non sempre c’è il ritiro o i cittadini li depositano, contravvenendo, in ore diurne? Memorabile la giornata del Corpus Domini, quando, a far ala alla processione c’erano, unitamente ai drappi e alle lenzuola dalle finestre e balconi, come si usa dalle nostre parti, i fatidici sacchetti.

L’ordinanza fa obbligo di non gettare i farmaci scaduti nel sacchetto dell’indifferenziata bensì di depositarli nell’apposito contenitore collocato presso la farmacia, l’unica, del paese. Dalla Casa Comunale sembrano purtroppo ignorare che da ben sei mesi non è possibile attuare quanto sopra, per via del fatto che una scritta in farmacia dice: “Il contenitore degli scaduti è pieno. Siamo in attesa del ritiro”. Ora, secondo quanto appurato, un ritiro c’è da poco stato, ma non è ancora possibile depositare i farmaci scaduti perché il titolare attende delle non meglio precisate direttive da chi amministra il paese.

Ed intanto i poveri e solerti cittadini cosa fanno? O li eliminano nel sacchetto dell’indifferenziata, o li portano nelle località limitrofe, Benevento in particolare.

Perché non si fa nulla per combattere il randagismo? L’equivoca non risposta è stata: “Vengono ad abbandonarci i cani dai paesi limitrofi”.

Ciliegina finale. Scelta degli amministratori è stata quella di dare in dotazione i sacchetti per il secco e quelli per l’umido. Il terzo sacchetto, quello nero per l’indifferenziata, resta a carico dei cittadini contribuenti. E per non accollarsi quest’altro onere, i più optano per le buste di plastica della spesa che ricevono dai supermercati. Si sa anche per quanto ancora: seguendo una direttiva europea, entro il 2009 dovranno essere bandite tutte le buste di plastica.

E tra i più serpeggia il malcontento, ci si lamenta che la politica si rapporti sempre meno ai bisogni e ai desideri delle persone. Si passa da una dichiarazione all’altra, da una decisione spettacolare all’altra. I politici spesso non conoscono più il territorio, non ascoltano, non sanno cosa sta accadendo, ma ne danno interpretazione.


GIANCARLO SCARAMUZZO