A Cervinara tasse e tributi troppo alti Enti

Ammonta a 250.000 euro l’ulteriore taglio di risorse operato dal governo per il comune di Cervinara. Una somma consistente che secondo l’amministrazione guidata dal sindaco Filuccio Tangredi crea pesanti problemi per la gestione di una serie di servizi ed in materia di tributi. Una notizia che arriva proprio mentre si sta affrontando il problema delle tasse comunali, con maggioranza e opposizione che la pensano in maniera nettamente diversa.

E così mentre per la TASI è stata applicata l’aliquota minima dell’uno per mille, quella che preoccupa è la questione della TARI, la tassa che sostituisce la vecchia tassa sui rifiuti solidi urbani che potrebbe aumentare in maniera consistente.

In questi giorni tutte le famiglie cervinaresi devono fare i conti con il pagamento della prima rata dell’anticipo del 60%, ne seguiranno altre due oltre alla rata a saldo di questa tassa, sperando in aumenti contenuti. Ma per l’opposizione tutto questo non va bene e critica fortemente l’operato dell’amministrazione sul fronte spesa.

Da tempo l’ex vice sindaco Giuseppe Ragucci, oggi all’opposizione ha iniziato una propria campagna personale chiedendo una maggiore trasparenza sulle spese, soprattutto quelle attraverso l’economato, oltre che per una serie di entrate come parcheggi a pagamento e mercato settimanale.

Ragucci ha posto una serie di interrogazioni a cui attende ancora risposte, tanto che l’ex amministratore è orientato ad alzare il tiro.

A Cervinara nella prossima primavera si torna alle urne per eleggere il nuovo Sindaco e questi temi faranno certamente parte di una campagna elettorale che si annuncia lunga e aspra come non mai. Insomma l’opposizione ritiene che evitando le spese allegre si potrebbero trovare le risorse per fare qualcosa di più in tema di tributi e di servizi.

Sempre Ragucci fa notare: “Che dai parcheggi dati in affidamento ad una cooperativa entra una miseria, addirittura non più di 40 euro al mese, dal mercato settimanale del mercoledì non si riescono ad avere dati certi, mentre si pagano oltre 6.000 euro all’anno per due bagni chimici, per non parlare poi delle spese in economato gestite in modo molto discutibile.

Molte spese sono inutili sottolinea Ragucci, servono solo ad alimentare la clientela. Tutti si sono accorti che Cervinara improvvisamente è sommersa da paletti e ringhiere di ferro in molti luoghi a delimitare strade e piazze. Oltre ad essere una scelta di cattivo gusto peraltro creano anche pericolo ai cittadini”.

ALESSIA RUSSO

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