A Pietrelcina è saltato il ponte di Padre Pio Enti

L’alluvione ha creato molti problemi in tutta la provincia beneventana. A Pietrelcina il sindaco Domenico Masone si dice preoccupato per i danni alla condotta principale dell’acquedotto che è stato travolto dal fiume Tammaro.

L’appello lanciato è quello di intervenire subito per evitare che il paese resti senza acqua potabile. Nel paese di San Pio l’alluvione porta via anche importanti pezzi di storia religiosa. Le centinaia di migliaia di turisti che ogni anno arrivano hanno come tappa obbligata quella della via del Rosario che veniva percorsa ogni giorno da San Pio per raggiungere Piana Romana. La stradina era attraversata dal santo anche due volte al giorno soprattutto nelle stagioni con clima favorevole. Egli amava fermarsi a parlare con gente del luogo e pascolare il suo piccolo gregge.

Questo luogo di grande importanza, richiamava fortemente il suo spirito francescano poiché poteva essere a stretto contatto con la natura e gli animali. Qui, infatti, si fermava per pregare. Il cammino che solo da poco tempo era stato abbellito con icone sacre, è gravemente danneggiato a causa dell’alluvione che ha colpito la nostra provincia.

La prima parte non esiste quasi più. Il fango ha travolto il ponte e il selciato, realizzato in occasione del giubileo 2000, che si trovavano all’inizio della strada del Rosario partendo da Pietrelcina.

Non sono stati gli unici danni: è stato distrutto il ponte di pietra su cui il santo si fermava a pregare. Si dice che nei pressi di questo piccolo ponte Padre Pio avesse avuto tentazioni e violenze demoniache. Il ponte aveva dunque grandissima importanza dal punto di vista religioso e anche affettivo non solo per i turisti che vi facevano visita ogni anno ma anche per i pietrelcinesi che lo hanno percorso moltissime volte.

ANGELA FAIELLA

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