A rischio il Centro Pastorale Enti

Si farà il Centro Pastorale a Telese?”.

E’ questa la domanda che si pone con insistenza la gente della valle telesina che guardava (e speriamo guardi ancora) con piacere a questa realizzazione, molto importante e perciò da tutti accolta con grande entusiasmo.

La stessa Curia della diocesi Cerreto-Telese-Sant’Agata dei Goti, animata con molto entusiasmo dal vescovo monsignor Michele De Rosa, aveva spinto molto per la realizzazione di quest’opera che sorgerebbe in una zona centrale tra Cerreto e Sant’Agata dei Goti, a Telese appunto, capace di dare importanza e lustro allo svolgimento delle attività pastorali.

L’idea era subito piaciuta all’Amministrazione Comunale di Telese che però si era trovata nella impossibilità di mettere a disposizione il suolo su cui far sorgere il complesso per mancanza di fondi.

A questo punto intervenne lo stesso vescovo della diocesi, monsignor De Rosa, che per la realizzazione di quanto aveva ideato, concesse un prestito allo stesso Comune di Telese ad interesse irrisorio, segno evidente della forte volontà di procedere.

Con questi soldi il Comune ha espropriato i terreni e li ha messi a disposizione della Curia, presente ai lavori del consesso civico nella persona dello stesso vescovo De Rosa. La soddisfazione era alle stelle.

Tutti questi passaggi e queste importanti “presenze” facevano capire, ancora una volta, quanto ci si tenesse, e qualcuno giustamente disse: “Adesso la palla passerà nelle mani della Curia, che in tempi relativamente brevi dovrebbe tagliare il nastro ai lavori di costruzione della nuova cattedrale con annesso un centro congressi all’avanguardia”.

Allora l’entusiasmo era tanto, oggi la delusione è forse ancor di più.

Dal novembre 2013, data fatidica di concessione del suolo, ad oggi, si è realizzata solo la recinzione del cantiere.

La cosa preoccupa e scatta l’allarme: perché non si procede dopo che c’era tanta volontà a realizzare l’opera in tempi brevi? Tutto tace (speriamo solo per ora) e si vorrebbe avere qualche ragguaglio perché la gente, di Telese e non solo, è molto interessata.

Oggi, intanto, il cantiere è recintato e sbarrato. All’interno non è stato mosso niente, non c’è il minimo segno di inizio dei lavori.

Anzi, e la cosa non è poi tanto normale, al suo ingresso (all’esterno) c’è la solita tabella che indica i dati tecnici, e cioè l’appalto, l’inizio dei lavori, i tecnici responsabili, ed altri dati che vanno resi pubblici per legge.

In questo caso, la tabella è in bianco, non c’è nessun dato, né è pensabile che questi siano stati cancellati dal tempo trascorso.

Che può significare tutto questo?

CARLO FRANCO

Altre immagini