Amministrative 2016: un film già visto Enti

Ad oggi e siamo ormai nel mese di novembre, i possibili sfidanti alle prossime amministrative che si terranno ad Airola, come in tanti altri comuni italiani nella primavera del 2016, risultano ancora sconosciuti, nessun partito o movimento politico infatti ha ancora ufficialmente riconosciuto il proprio candidato; nessun nome è ancora stato rivelato, eppure i tempi si restringono inesorabilmente.

Se niente sembra ancora bollire in pentola, o magari l’acqua bolle, ma si è indecisi sul tipo di pasta da cuocere, probabilmente vedremo poche novità sulla scelta dei candidati sindaci e sulla composizione delle future liste.

Ciò nonostante qualche considerazione in merito è possibile farla, in quanto un Napoletano bis, almeno tra gli ambienti a lui più vicini, sembra ormai scontato, eppure il Circolo locale del Pd non ha ancora ufficialmente indicato nella figura del Sindaco uscente il suo futuro candidato; il Movimento Cinque Stelle dal canto suo, non potendosi per regolamento alleare con nessuna forza politica, potrà solo avvalersi del suo esercito, individuando, in una corsa solitaria, come naturale candidato a sindaco Pasquale Maglione, reduce da un lusinghiero risultato alle passate elezioni Regionali; il centro destra, rappresentato da sempre ad Airola dal senatore Mino Izzo, ha individuato nel tempo giovani leve, ma ad oggi, almeno ufficialmente, non ha ancora avviato un discorso serio per le prossime amministrative, pur sapendo di essere l’avversario più temibile; l’ex assessore regionale Vittorio Fucci partecipando lo scorso 8 novembre al teatro olimpico di Roma alla convention fondativa del partito dei conservatori e riformisti, di cui è leader l’onorevole Raffaele Fitto, ha lanciato un messaggio forte al partito berlusconiano, riconoscendosi in una nuova area politica di centro destra, scelta questa che potrebbe far ipotizzare alleanze possibili anche a livello locale.

Bisogna riconoscere che i movimenti politici più dinamici sul territorio, in questi ultimi cinque anni, sono stati indubbiamente il Circolo “Aldo Moro” e il Movimento 5 Stelle, mentre gli altri, sia in Consiglio che fuori, non sembrano aver partecipato tanto al dibattito politico, tranne qualche rara eccezione.

Il Movimento 5 Stelle si è contraddistinto per la sua continua e scrupolosa attenzione su tutti i temi che l’amministrazione ha messo in atto riuscendo, alcune volte, ad ottenere anche rilevanti risultati.

Il Circolo “Aldo Moro”, senza rallentare mai il passo, si è caratterizzato invece per il suo attivismo con gli innumerevoli tentativi di discussione e di condivisione, cercando con fatica di arrivare alle prossime amministrative uniti nella scelta del futuro candidato sindaco. Tuttavia al suo interno, in questi ultimi anni, non sono mancate voci di protesta riguardo al suo modo di operare, come quella dell’ex capogruppo di maggioranza Giuseppe Maltese, che è arrivato a chiedere, a gran voce al partito, un giudizio politico sul modo dispotico di decidere del sindaco che non ha mai sentito l’esigenza di  coinvolgere la squadra di governo, non dando quindi per scontato la scelta di Michele Napoletano come futuro candidato sindaco del Pd, anzi tale prestigiosa figura potrebbe essere scelta con le primarie che rappresentano senza dubbio lo strumento fondamentale della tanto osannata democrazia.

Il tempo stringe e bisogna assolutamente prendere delle decisioni, senza però cadere nella squallida conta dei numeri, ma che vadano a mettere al centro innanzitutto la condivisione di un programma da realizzare. Se si segue quest’ultimo ragionamento, poco dovrebbero interessare i nomi, ma sappiamo anche che nei piccoli comuni, vale tanto la famiglia numerosa e poco l’appartenenza politica, tant’è che come per le passate, anche per le future amministrative si vedranno in competizione, molto probabilmente, liste civiche, ovviamente escludendo i fedelissimi grillini, che potrebbero, perché no, sorprendere tutti e presentarsi con una lista civica di forte ispirazione pentastellata.

Le passate amministrative furono addirittura caratterizzate da cinque liste civiche: quella di Michele Napoletano, assessore uscente, sostenuta dall’ex consigliere regionale Giulia Abbate e dall’ex sindaco Biagio Supino, che ottenne 2468 preferenze; quella di Giuseppe Marsicano, altro assessore uscente, sostenuta fortemente dal senatore Mino Izzo, che risultò la seconda lista più votata, conquistando 1533 consensi; l’altra di Pasquale Lombardi, già sindaco di Airola dal 1990 al 2001, supportata dall’ex assessore regionale Vittorio Fucci, forte sempre di un nutrito seguito, che ottenne 1048 preferenze; quella di Giuseppe Amoriello, che con “Airola Futura”, conquistò 392 preferenze e infine il Movimento Cinque Stelle con Vincenzo D’Iglio, che riuscì a racimolare il 3,97% ossia 225 voti.

La situazione oggi è molto cambiata, il Movimento di Grillo in questi ultimi cinque anni non ha mai abbassato la guardia sulle diverse problematiche dei cittadini, identificandosi sul territorio come l’unica voce di opposizione, anche se esterna al Consiglio comunale. Le altre liste si sono nel tempo frastagliate, lasciando i propri leader soli a fare opposizione agli otto consiglieri di maggioranza. Cinque liste furono veramente tante e i 5666 votanti, che distribuirono le loro preferenze tra amici e parenti, fecero il gioco della lista vincente di Napoletano. Questo scenario potrebbe ripetersi in quanto i numeri non tradiscono mai, o quanto meno così dovrebbe essere.

I consensi che il M5S ottenne nel 2011 potrebbero triplicare, grazie all’impegno profuso dagli attivisti, ma questo non basterebbe ad eleggere un consigliere e tanto meno un sindaco grillino.

La probabile lista civica, di ispirazione di centro destra, capeggiata allora da Giuseppe Marsicano, sarà difficile che mantenga il successo delle passate amministrative, in quanto quella volta erano presenti nella compagine, importanti esponenti di centro sinistra quali l’ex vice sindaco Silvio Riviezzo e l’ex assessore Giovanni Ruggiero che, a causa delle fratture interne al circolo cittadino del Pd, decisero di candidarsi nella lista civica capeggiata da un altro loro collega, l’assessore Marsicano.

Questi fuoriusciti della prima ora, che ancora oggi conservano un nutrito seguito, potrebbero rimettersi in gioco alleandosi con gli altri simpatizzanti del Pd, che hanno mostrano nel tempo dissenso con molte delle scelte fatte dal partito e dall’amministrazione Napoletano, dando così vita ad una probabile ed ulteriore lista civica di ispirazione di centro sinistra che, se non supportata da ulteriori nomi di richiamo, andrebbe solo a facilitare la riconferma a sindaco di Michele Napoletano.

Tutto sembra quindi già scritto, infatti alcuni nomi con un seguito di 200 e più preferenze, orbitano intorno al Sindaco Napoletano che riuscirebbe, insieme ai suoi fedelissimi quali, il vice sindaco Vincenzo Falzarano, l’assessore Carmine Influenza, il presidente del Consiglio Angelina Capone, il neo capogruppo Paolo Fucci, e molto probabilmente anche l’assessore Pierdomenico Ceccarelli e l’attuale consigliere di opposizione Antonio Falco che ha mostrato, negli ultimi tempi, di condividere alcune scelte politiche fatte dalla maggioranza, a raggiungere la rispettabilissima cifra di 1400 voti circa, che andrebbero ad aggiungersi alle preferenze degli altri sei candidati, dove potrebbe comparire anche il nome di Diego Ruggiero, segretario del Circolo “Aldo Moro”, e raggiungere in questo modo il facile traguardo delle 2000 preferenze, che in uno scenario simile basterebbero a far rieleggere Napoletano a primo cittadino.

Dinanzi a tali pronostici importante resta il quadro delle alleanze dell’ex assessore regionale Vittorio Fucci e dell’ex senatore Mino Izzo che potrebbero, con aperture a sorpresa, rompere le regole del gioco e aprire nuovamente quella sana e avvincente competizione elettorale senza assistere alla visione di un film già visto, in cui cambierebbe solo il nome di qualche nuovo attore.

ETTORE RUGGIERO

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