Ancora più bella l'infiorata di Paduli Enti

A Paduli da anni si tiene nel mese di giugno l’Infiorata, una manifestazione consistente nel realizzare tappeti per mezzo di fiori in occasione della festività cattolica del Corpus Domini. Quest’anno però grazie alla sinergia della locale parrocchia “San Bartolomeo apostolo”, del liceo artistico di Benevento, dell’amministrazione comunale padulese e dei tanti partecipanti si è potuto raggiungere un risultato degno d’encomio.

Il viale Libertà, fulcro della vita cittadina, s’è prestato a far da cornice naturale all’immenso tappeto floreale suddiviso in vari quadri, disegnati sul selciato grazie all’ideazione e la preparazione dei bozzetti ad opera degli studenti del liceo artistico beneventano, e con la posa in opera dei petali e degli altri materiali fino al completamento del disegno da parte dei tanti abitanti delle contrade e dei rioni cittadini, divisi in squadre ed ognuno a difendere i propri colori in un concorso in cui si assegnavano dei premi per il primo (vinto da Monte Capriano), secondo (Piana Ferrara) e terzo (via Ignazia) classificato. 22 i quadri realizzati.

Don Enrico ha voluto sottolineare nella sua omelia che la processione del Corpus Domini è la più importante dell’anno, invitando tutti a non mancare, auspicando inoltre che quanto prima ai separati ed ai divorziati non venga più negato il sacramento dell’Eucaristia.

Quando poi la processione, come vuole la tradizione, avrebbe dovuto passare sul tappeto di fiori, s’è aperta ai lati lasciando tal compito solo a don Enrico portante l’ostensorio che, con passo felpato, lo ha fatto lasciando del tutto indenni i quadri floreali. La gente ha voluto così manifestare il suo rispetto per il lavoro di chi per tante ore, con un clima inclemente per la stagione, s’era adoperato per la buona riuscita e ci ha ricordato quanto accadde ad una personalità nota per il suo anticlericalismo, ma che, quando in occasione di una speciale Infiorata realizzata in suo onore nel 1875, invitato dalle autorità a passare sul tappeto di fiori, si rifiutò dicendo: “Certe cose divine non si calpestano”. Il personaggio storico era Giuseppe Garibaldi.

Nel tempo la nostra Infiorata da manifestazione popolare locale è divenuta manifestazione di arte, cultura e soprattutto di fede, realizzata per l’appunto in onore della Festa del Corpus Domini ed è omaggio a “Colui che passa”, attraendo quest’anno centinaia di visitatori dall’intera provincia.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it

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