Crisi al Comune, il Pdl fuori dalla maggioranza Enti

Nessuno poteva pensare che solo dopo due anni dal suo insediamento, la giunta comunale di Cervinara guidata dal Sindaco Filuccio Tangredi potesse andare in difficoltà.

Una crisi amministrativa che rischia di trascinare Cervinara in quella instabilità politica che l’ha accompagnata per moltissimi anni. Un risultato elettorale inequivocabile nelle dimensioni del consenso quello ottenuto della civica guidata dall’attuale sindaco, che sembrava metterlo al riparo da qualsiasi fibrillazione. Invece non è così.

Prima qualche passaggio incauto del primo cittadino, come la revoca anticipata dalla carica di assessore di Dimitri Monetti, che invece come da accordi pre elettorali di rotazione, doveva rimanere in carica ancora qualche mese, poi la freddezza dei rapporti con alcuni esponenti del pdl, in primis con il suo vice Giusepe Ragucci, ed infine la sottovalutazione del malessere hanno determinato l’apertura formale della crisi, con la remissione di tutte le deleghe da parte degli esponenti del Pdl.

Una situazione che si è andata man mano aggrovigliando, tanto che il Pdl ha deciso di uscire dal gruppo di maggioranza e di creare un suo gruppo autonomo in seno al consiglio comunale.

Altro aspetto non secondario della vicenda è la consapevolezza che la civica guidata alle amministrative di due anni fa dal sindaco Tangredi ha ormai cambiato pelle, ha perso le sue connotazioni originarie, diventando una coalizione politica, tanto è vero che per risolvere la crisi cervinarese si sono mossi i vertici provinciali dell’Udc, a cui il sindaco Tangredi ha aderito all’indomani dell’elezioni, e per l’appunto il Pdl, forte di quattro consiglieri comunali.

Il passaggio politico avellinese non ha prodotto nessun effetto, avendo il Pdl di Cervinara riaffermato la sua autonomia, se non quello di aprire una discussione all’interno dei partiti rispetto a questa crisi inaspettata e improvvisa. Il gruppo consiliare del Pdl le sue decisioni le ha assunte, ripetuti incontri hanno determinato la decisione di un disimpegno dall’amministrazione, pur riaffermando il rispetto della volontà degli elettori.

In sostanza dice il Pdl non ritorniamo in giunta e teniamo mani libere sui provvedimenti portati in consiglio. Ovviamente le colombe sono a lavoro per ricomporre le divisioni, la discussione tornerà a svilupparsi nelle sedi partitiche avellinesi, anche se i margini per una ricomposizione sembrano ormai minimi. Una situazione di incertezza che porterebbe a quel “tirare a campare” che tanto male potrebbe fare a Cervinara e alla sua gente.

ALESSIA RUSSO

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