L'eremo di San Michele diventa luogo di teatro Enti

La stupefacente ed inedita cornice dell’Eremo di San Michele, in Foglianise, ha rappresentato una quinta scenografica singolare per gli alunni del Liceo Scientifico “Virgilio”. Con un linguaggio del tutto nuovo rispetto ai canoni del teatro tradizionale, gli attori hanno interpretato “IL CORPO POETICO”. La perfomance artistica degli alunni del Liceo culmina con la conclusione di un laboratorio davvero particolare, da un’idea progettuale della scuola, in cui il teatro, il movimento, la danza, l’immagine ed il suono, hanno reso visibile l’educazione alla cultura e alla differenza di genere.

Numerosi spettatori hanno affollato gli spazi prescelti, attratti dal luogo e dalla curiosità di assistere a qualcosa di innovativo, apprezzando i quadri viventi, i gesti significativi, gli sguardi estasiati, i ragazzi imbrigliati nella rete, rinchiusi in un telo di plastica, con macchie di nero, di grigio, di rosso, di blu, simboli di espressività, legati ad un unico tema: la dimensione del corpo.

Gli attori hanno raccontato lungo il tracciato itinerante il “Grande Poema dell’Esistenza”, agli uomini immersi nel terzo millennio, dando centralità alla triade: il corpo/la persona/la terra, dove l’essere si unisce agli elementi vitali della natura, per liberare l’energia positiva attraverso la drammatizzazione della vita sotto i variegati aspetti prismatici.

I suoni del sax, del clarinetto e delle trombe, hanno accompagnato gli abitanti dei Foglianise e della Valle Vitulanese, nelle diverse installazioni, nelle celle abitate un tempo dagli eremiti, una ragazza recita “A livella“ di Totò, una ballerina si muove leggiadra, una cantante si cimenta in un piccolo antro scavato nella roccia, in altri spazi in primo piano sono collocate fotografie, i biglietti con delle scritte ed infine in una sala un proiettore illumina la parola “Molestia”, impersonata dalle movenze di un interprete.

Attraversando e visionando le scene disposte, le vicende nel nostro tempo rimandano ai cambiamenti del mondo, si snodano dalla burocrazia alle multinazionali, dalla cultura dei territori alla dimensione delle aree metropolitane, dalla manualità dei mestieri alla immaterialità delle professioni globali.

Suddivisi in gruppi gli spettatori tra le scale che conducono al luogo di culto hanno ascoltato brevi testi di narratori, accompagnati dai moventi cadenzati; nella terrazza inferiore dell’eremo una suggestiva coreografia, ispirata dalle ombre e dalla luce, dall’armonia dell’anima e dal caos, invitano a riflettere nell’oggi della storia. I ragazzi hanno scritto i testi e sono stati i protagonisti incontrastati dell’evento.

Nell’area antistante l’eremo di San Michele, i figuranti illuminati dalla luce dei fari e dai riflessi notturni delle stelle, circondati da un panorama mozzafiato, hanno ripetuto prima singolarmente e poi contemporaneamente alcune espressioni di autori celebri, tratte dal “Piccolo Principe”, da Papa Francesco e dai versi di una canzone degli Inti illimani, il celebre gruppo cileno. Scroscianti applausi hanno tributato ai ragazzi i presenti alla drammatizzazione, giunti da Piazza S. Maria con le navette.

Il dirigente scolastico del Liceo “Virgilio”, Marina Lupo si è congratulato per la rappresentazione impeccabile, ha ringraziato il parroco Don Nicola Della Pietra per aver reso disponibile l’eremo con l’autorizzazione dell’Arcidiocesi di Benevento, l’Amministrazione Comunale. Ha rivolto apprezzamenti a Mariapaola Bianchini, psicologa, Andrea Bove e Maurizio Chiantone, entrambi designer ed artisti audiovisivi (Blucode Lap), Peppe Fonzo (attore), Nina Iadanza, tutor e coordinamento, docente del Liceo, Nathalie Siviglia, danza e movimento, che hanno intrapreso un cammino di ricerca desueto e ricco di profondi significati culturali.

Giova ricordare che alla realizzazione dell’evento hanno profuso le migliori energie Antonietta Iemma, Erminia Parente, Maria Calabrese, docenti del Liceo, con l’ausilio di Antonietta Zampelli, Pasquale Iannella ed Antonella Iannuzzi. La magnifica serata si conclusa con la degustazione di prodotti tipici, offerti dalla aziende della Valle Vitulanese, accoppiati ai vini.

NICOLA MASTROCINQUE        

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