Manca l'acqua e cresce la protesta Enti

L’acqua, un bene prezioso che nel 2011 ancora non è un diritto riconosciuto a tutti. E’ in atto una protesta dei residenti in via Vitulanese, strada provinciale che conduce al Taburno, perché da diversi mesi il servizio idrico, è il caso di dirlo, funziona con il contagocce.

La settimana scorsa, queste famiglie si sono presentate sotto gli uffici dell’Alto Calore e poi presso gli uffici comunali, per contestare e conoscere i motivi del perdurare della mancanza di acqua nelle abitazioni, situazione che ha portato i cittadini all’esasperazione. Sono mesi che la situazione si protrae fra alti e bassi, ma soprattutto nell’ultimo mese è peggiorata, ed è diventata insopportabile questa emergenza gravissima.

Non è la prima volta che queste famiglie contestano, perché da tanti anni il servizio idrico, soprattutto d’estate, è diventato insufficiente per tutte le famiglie che vivono nella zona. L’acqua va e viene, ad orari diversi, anche di notte e solo per poche ore, ed a volte giusto il tempo necessario per riempire dei recipienti per fare una provvista in attesa della prossima attivazione.

Diventa difficile lavarsi, fare il bucato, ed a volte le stoviglie restano sporche per più giorni, le caldaie dei termosifoni vanno in tilt, così come tutti gli elettrodomestici che hanno bisogno di acqua. In alcune famiglie ci sono persone anziane o ammalate che hanno bisogno di maggiore igiene, e senza contare le difficoltà di chi ha alleva animali.

Dopo una serie di incontri con l’amministrazione comunale e con i responsabili dell’Alto Calore, sono state messe a disposizione dei residenti, due cisterne dove possono attingere acqua ed inoltre, l’erogazione dell’acqua. Inoltre è stato stabilito che l’Alto Calore deve interrompere il servizio idrico ad orari stabiliti con i cittadini.

Naturalmente è solo un modo iniziale di far fronte all’emergenza attuale, che purtroppo si protrae da molti anni e che potrebbe essere risolta in modo definitivo, realizzando un impianto di sollevamento che possa addurre una portata integrativa dal serbatoio Latovetere al serbatoio Vitulanese e prevedere altresì, la sostituzione dell’intero tratto di rete distributrice comunale che ormai è fatiscente.

Infatti, nel corso di uno dei vari incontri, è stato illustrato un progetto alternativo di adduzione idrica per il futuro che prevede un impianto di sollevamento alla fraz. Cirignano. Quest’opera, dal costo di circa 900.000,00 €, è dotata di progettazione esecutiva e l’amministrazione comunale, insieme all’Alto Calore sta cercando le possibili ipotesi di attuazione, anche se fino ad oggi, la soluzione è come una pallina di pig-pong, che passa da una racchetta all’altra.

Ed è questa la soluzione che i cittadini si aspettano perché sono stanchi di essere trattati come cittadini di serie B. Inoltre, dato che di questa soluzione si parla da molti anni, molti cittadini ritengono che l’amministrazione comunale, anziché spendere tanti soldi in opere costose ed inutili, avrebbe potuto destinare queste risorse per ammodernare la rete idrica e fognaria e realizzare l’impianto per la Vitulanese.

LUCIA DE NISI