Occorre più vigilanza per il decoro della città Enti

Salendo o scendendo per Via Fontana, al passante non può affatto sfuggire l’immondizia buttata per le scale grigie in marmo e nello spazio adiacente il vecchio muro in pietra locale. Nel terreno appaiono bottiglie di birra in vetro, lattine di bibite, giornali, oggetti in plastica, insomma rifiuti di ogni genere costituiscono una quinta scenografica a dir poco raccapricciante.

Uno spettacolo indecoroso che non solo implica una riflessione per i gesti di inciviltà, ma rappresenta anche la scarsa attenzione dell’Amministrazione Comunale per il decoro del paese, che da poco è stato insignito dal Presidente della Repubblica del titolo di città. I rifiuti, che ricoprono il terreno, sono disseminati, inoltre, ad un tiro di schioppo della Scuola Secondaria di 1° Grado e sembrano un letto di un fiume che inorridisce lo sguardo e da cui emergono flutti indesiderati. Il tema della cultura ambientale, spesso evidenziato nelle campagne elettorali per finalità meramente strumentali, al termine delle consultazioni politiche diventa un optional da non considerare prioritario nella gestione amministrativa.

La raccolta differenziata a Foglianise raggiunge circa il 70%, merito dei cittadini virtuosi, ma si deve constatare, che alcuni angoli del paese sono letteralmente dimenticati, come nel caso esposto. Dalle colonne di Realtà Sannita segnalai che le scale, che conducono a Piazza delle Fiamme Gialle, sono sconnesse ed abbandonate; un bagno pubblico, chiuso da tempo, è divenuto un ricettacolo inqualificabile di rifiuti, collocati nel suo spazio interno.

Non si può in pompa magna inaugurare un monumento nell’ex Piazza Mercato, dal 29 luglio 2012, denominata Piazza delle Fiamme Gialle, con autorità militari e civili e successivamente dimenticarsi che nel bagno pubblico sottostante, in cui l’incuria regna sovrana collocare ogni sorta di immondizia visibile ai foglianesari e ai forestieri che si recano nel nostro paese.

Chi governa il paese non solo ignora la sensibilità ambientale, ma mostra così il fallimento della gestione amministrativa e disattende il mandato ricevuto dagli elettori.

NICOLA MASTROCINQUE 

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