Per la difesa dell’ambiente non ci fermiamo   Enti

A pochi mesi di distanza dalle manifestazioni per scongiurare l’ampliamento della discarica di contrada Nocecchia, abbiamo incontrato il sindaco di Paduli Michele Feleppa, che tanta parte ha avuto nel lanciare l’allarme e nell’invitare a continuare a tenere desta l’attenzione.

Cosa ne è stato del decreto legge n. 195 del 30.12.2009 che, nel sancire il passaggio dalla gestione straordinaria del ciclo dei rifiuti a quella ordinaria, consegna nelle mani delle relative province campane la riscossione della Tarsu?

Il passaggio dalla gestione straordinaria a quella ordinaria dovrebbe essere caratterizzato anche dalla differenziazione della destinazione della Tarsu: per quel che concerne la relativa raccolta ai Comuni e per quanto riguarda invece lo smaltimento alla Provincia.

Sono stati bloccati del tutto i rifiuti provenienti da fuori provincia diretti alla discarica di contrada Nocecchia?

Questo non posso assicurarlo perché il controllo è compito della Provincia e non abbiamo dati ufficiali. A tal proposito il Consiglio provinciale aveva deliberato su nostra proposta l’istituzione di una commissione in cui oltre al presidente della Provincia, all’assessore Aceto, erano nominati il sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte, il sindaco di Paduli, i presidenti dei comitati di Sant’Arcangelo e di Paduli e il parroco di Paduli, il quale avrebbe dovuto avere compiti di verifica, vigilanza; ma allo stato attuale la Provincia nulla ha deciso.

Un suo commento alla nota fatta pervenire a Stefano Caldoro, candidato alla presidenza della Regione, da parte del vicesindaco Rocco Pietro Vessichelli e perorata dal sottosegretario Pasquale Viespoli, in cui si chiede “di assumere con forza e determinazione l’impegno che il Sannio non sia destinatario né di centrali termoelettriche né di altre discariche regionali”.

Cosa posso dire… Non ho visto molti parlamentari alla protesta che il Comune di Paduli ha innescato sull’argomento. Accolgo, però, con soddisfazione le adesioni di oggi alla battaglia ambientale che ci ha visti protagonisti, non dimentichiamolo, anche qualche anno fa contro l’insediamento della centrale termoelettrica di contrada Saglieta dove non registrammo, nemmeno allora, la presenza di parlamentari. Anzi, qualcuno venne a Paduli ad affermare pubblicamente che le centrali erano necessarie per lo sviluppo economico dell’area.

Qual è la percentuale di raccolta differenziata di Paduli in base ai dati forniti all’Osservatorio provinciale rifiuti di Benevento attraverso i Fir (Formulari identificazione rifiuti)?

La percentuale allo stato attuale è intorno al 35 per cento.

L’amministrazione che misure intende adottare per ottenere un rapido miglioramento di una percentuale non certo altissima?

Abbiamo deciso di inaugurare e avviare la raccolta porta a porta anche in alcune contrade. Inoltre, attueremo una campagna d’informazione rivolta ai bambini ed ai ragazzi allo scopo di favorire il rispetto dell’ambiente e la conoscenza dei metodi di raccolta in sintonia con i programmi della direzione scolastica di Paduli.

Sempre in tema d’ambiente, come intende affrontare e risolvere il problema del randagismo?

Nel 2009 abbiamo pagato 21 mila euro per i cani randagi. Un intervento dell’Asl per ogni cane randagio ci costa 700 euro. È un notevole costo per i cittadini, i quali neanche lo sanno. Tanto che vorrei lanciare una campagna pubblicitaria “adotta un cane”, incentivando magari con un contributo, che so, di 300 euro, anziché darne 700 per l’intervento dell’Asl. Questa potrebbe essere una buona idea.

Errori che ha fatto e non rifarebbe? Forse il fidarsi troppo di alcuni?

Oggi? Sì, l’esperienza del passato forse m’è servita proprio a verificare qualunque cosa. Probabilmente in un’amministrazione pubblica l’eccesso di fiducia potrebbe rivelarsi un boomerang. Credo che un sindaco, di qualsiasi colore politico, debba avere sempre il dovere-diritto di verificare ogni più piccolo particolare, non perché questo significhi non fidarsi, ma perché alla fine il responsabile è il sindaco. È anche giusto che il sindaco sappia di tutte le iniziative di un assessore o consigliere, che per la loro inesperienza potrebbero incappare in un errore che un sindaco esperto potrebbe non far fare.

Qualche detrattore forse, le imputa di essere a volte autoritario…

Non autoritario, autorevole. È cosa ben diversa.

GIANCARLO SCARAMUZZO