Recuperati importanti documenti storici a Colle Sannita Enti

Sono stati recuperati a Colle Sannita importanti documenti appartenenti all’antica Pretura. La storia ebbe inizio più di cinquant’anni fa. Dopo il terremoto del 1962, dalle macerie della vecchia Pretura, fu salvata una cassa con molti documenti e fu depositata presso l’abitazione di un parroco locale. Negli anni successivi alla morte del sacerdote, l’abitazione passò in proprietà ai suoi eredi e la cassa fu dimenticata nella cantina.

Solo pochi giorni fa, dopo un sopralluogo effettuato dal Dott. Fabio Paolucci presso quell’abitazione del centro storico del paese, sono stati recuperati. Laureato con lode in “Beni Culturali” e in “Gestione e Conservazione del patrimonio archivistico librario”, e diplomato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Napoli, Fabio Paolucci era una delle poche persone competenti che avrebbe potuto effettuare il salvataggio.

Purtroppo la parte recuperata è in pessimo stato di conservazione ed è minima rispetto alla consistenza dei documenti originariamente in archivio, databili tra gli anni ’70 e ’90 dell’Ottocento. Tra i documenti rinvenuti, già se ne evidenziano alcuni molto interessanti, quale una comparsa conclusionale presso la Pretura di Colle Sannita in cui è citato il Signor Gennaro Meomartini, Consigliere provinciale e fratello del Gr. Uff.le Giuseppe Nicola Meomartini.

Dichiara lo stesso Paolucci: «Avevo 7/8 anni quando vidi per la prima volta la cassa contenente quei documenti a casa di un mio amico, appartenente alla famiglia del sacerdote. Affascinato da sempre dalla storia e dall’antico, riuscii a salvare alcuni documenti, facendomeli donare, anche se non ebbi il coraggio di chiedere l’intera cassa. Poi purtroppo, questa famiglia non si è recata più in vacanza a Colle, ma io tenni sempre vivo il ricordo di ciò che avevo visto. Ora, dopo oltre vent’anni, ho avuto nuovamente l’opportunità di accedere a quella cantina, trovando l’antica cassa completamente marcita, e i documenti danneggiati e sbriciolati dall’umidità. Tuttavia, anche i pochi fascicoli recuperati possono costituire un fondo archivistico e riconsegnare alla nostra memoria una miriade di informazioni che, altrimenti, sarebbero andate inesorabilmente perdute. I documenti salvati saranno dal sottoscritto restaurati, studiati e riconsegnati alla cittadinanza Collese».

I documenti saranno sottoposti preventivamente ad un’accurata disinfezione, a causa dell’attacco micotico a cui sono stati sottoposti, così da garantire l’incolumità di coloro i quali vi lavoreranno, e a un trattamento di recupero mirato a ridurre l’avanzato stato di degrado.

Il plauso si leva unanime per la meritoria operazione che contribuirà a recuperare un altro piccolo pezzo di storia Collese.

VALERIO MASSIMO MILETTI

valerio.miletti@gmail.com

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