Ritorna a Pietrelcina il 'Premio Padre Pio' Enti

Si è svolta a Pietrelcina, nella mega struttura del Palavetro, la premiazione della XVI edizione del Premio internazionale Padre Pio da Pietrelcina. Lo straordinario evento è stato organizzato dall’associazione “Amici e araldi di Padre Pio” presieduta da don Nicola Gagliarde, originario di Pago Veiano, già parroco in Pesco Sannita e in Morcone, da pochi giorni, trasferito da S.E. mons. Felice Accrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, a San Martino Valle Caudina.

Il premio è stato riconosciuto dall’Arcidiocesi di Benevento il cui decreto venne firmato dall’arcivescovo Andrea Mugione; fu ideato da Padre Antonio Gambale, già parroco di Pietrelcina negli anni Novanta e sino al 2001. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Pietrelcina e dalla Regione Campania; la madrina della manifestazione è stata Maria Grazia Cucinotta.

A presentare il premio: Michele Cucuzza di Rai1 e Simona Rolandi di Rai Sport1 e di Dribbling Rai2.

L’attore Gabriele Blair ha letto alcuni passaggi significativi estrapolati dagli scritti del frate stigmatizzato. Tra i premiati ricordiamo: Marino Bartoletti, giornalista e conduttore televisivo, il ten. col. Gianfranco Paglia, m.o.v.m. per aver combattuto in Mogadiscio nel 1993 dove ha perso l’uso delle gambe.

Il cerimoniale è stato predisposto dalla dirigente del penitenziario di Benevento Marianna Adanti. Tra i tanti vip presenti in sala: il maestro Demo Morselli con la moglie pietrelcinese Lucia Montella. Hanno contribuito alla realizzazione della serata: il direttore dell’organizzazione Gianni Mozzillo; il segretario Claudio Crovella; Vincenzo Mastronardi, presidente dell’A.C.; Aldo Girardi, presidente della Pro Loco.

Al termine della cerimonia ci siamo potuti intrattenere con la presentatrice Simona Rolandi per una breve intervista.

Come mai questo premio è tornato a Pietrelcina?

Per tanti motivi e per tante strane coincidenze: è la sedicesima edizione del premio, dopo le ultime edizioni tenutesi a Morcone, è ritornato qui, a Pietrelcina, nell’anno del Giubileo della Misericordia, difatti è stato intitolato: “Padre Pio e la Misericordia”. Come, d’altra parte, Padre Pio è ritornato qui, a Pietrelcina, lo scorso mese di febbraio in occasione del Giubileo della Misericordia. E Padre Pio è ritornato qui, dopo 100 anni esatti dal quel febbraio del 1916, quando ripartì, definitivamente, da questa terra natia.

Cosa rappresenta per lei San Pio?

Posso dirle che Padre Pio è stato un modello di pastore esemplare e di amore misericordioso verso i sofferenti. Prova ne è la costruzione di Casa Sollievo della Sofferenza. Segno tangibile della misericordia umana.

E cosa può dirci di Pietrelcina il paese di Padre Pio?

Non è retorica quello che sto per dirle: il vero profumo della santità di Padre Pio si avverte qui, a Pietrelcina. E Pietrelcina mi è rimasta scolpita nel cuore. Come terra di santità, di umiltà, di semplicità. Tra l’altro, è stata spettatrice delle meraviglie di Dio. Qui, è nato Padre Pio, gigante di santità e di misericordia. Qui, è tornato lo scorso mese di febbraio dell’anno della misericordia.

Simona, da presentatrice di seguitissime trasmissioni sportive a presentatrice di una manifestazione religiosa, come mai?

Non è un premio celebrativo del santo Padre Pio. Questo premio è un dono della misericordia nell’anno della misericordia. Perché Padre Pio è segno della misericordia. Per questi motivi, viene dato a persone che si sono distinte nel campo della cultura, della medicina, dello sport, dell’arte, e che hanno messo a disposizione le loro professionalità per il bene altrui.

Questa sera non doveva vedere la partita della nazionale italiana di calcio?

Me l’hanno registrata. La vedrò più avanti!

Chissà quante volte le hanno chiesto, ma per quale squadra di calcio tifa Simona e a quale trasmissione sportiva è più affezionata?

Mi ha fatto tante domande ed ho risposto. Ma a queste davvero non posso rispondere! Visto che nel lavoro faccio anch’io tante domande, adesso, sono io a farle una domanda: lei per quale squadra di calcio tifa?

Per la serie A: tifo Napoli; per la serie B, ovviamente, tifo Benevento.

Ma secondo lei il Napoli che problemi ha?

Sono iniziati con l’infortunio al giovanissimo centravanti polacco Milik! Aveva esordito molto bene sia in campionato che in champions. E’ stato veramente sfortunato! Ed aggiungo anche l’infortunio capitato ad Albiol, che, per quanto incredibile possa sembrare, è stato determinante. In attacco comunque qualche gol è stato fatto. Ma in difesa abbiamo visto papere inconcepibili, peraltro determinanti! 

ANTONIO FLORIO

Foto di Domenico Vignone

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