Sì all'aeroporto no all'aviosuperficie Enti

Nei giorni dall'8 all'11 ottobre scorsi si è svolto il XXIII Raduno Internazionale delle Mongolfiere.

Come gli anni precedenti ha registrato un successo crescente che ha reso il ridente centro sannita ormai famoso nel Mondo.

Sempre più attraenti sono stati gli eventi collaterali che si sono svolti nel paese in festa, le mostre di artigianato ed il museo della civiltà contadina, gli spettacoli inscenati dagli artisti di strada e le manifestazioni culturali che hanno avuto luogo contemporaneamente ai voli delle variopinte mongolfiere.

Così la mattina di sabato 10 ottobre, come da programma, alle ore 11 presso il centro sociale polivalente c'è stato un interessante convegno sullo SPORT AERONAUTICO NEL SANNIO nel quale ho avuto il piacere e l'onore di essere il presentatore di esperti che hanno potuto discutere in maniera pacata e propositiva sull'aviazione sportiva del Sannio.

Nel corso del convegno trasformatasi in una tavola rotonda gli esperti hanno posto a fuoco argomenti concreti per lo sviluppo e le prospettive che nel Sannio può giovare al turismo in maniera determinante.

Infatti le proposte che sono emerse al termine del convegno sono state quelle di riunire le migliori risorse umane e strutturali di cui il Sannio è ricco senza imprecare contro le crisi di natura economica che in ogni periodo hanno afflitto la società e di progettare il rilancio dell'aviazione sportiva grazie a sinergie congiunte dell'Aero club di Benevento che dopo tanti anni di incertezze ha finalmente acquisto la gestione dell'aviosuperficie Olivola trasformandola in poco tempo da un campo semi abbandonato a un importante punto di riferimento del traffico aereo di passaggio, e di tutte le altre iniziative territoriali, sotto la guida di illuminati amministratori locali come il sindaco Raffaele Caputo e di professionisti come quelli che hanno animato la discussione nel centro povalivalente del Comune di Fragneto Monfote, della cui amicizia a distanza di tanti anni, ormai non possiamo avere più dubbi.

A proposito della crisi economica e della bocciatura del progetto di realizzazione dell'aeroporto in contrada Mosti, al posto del quale si vorrebbe realizzare un eliporto del costo di 5 milioni di euro ( che non è ben chiaro quale scopo servirebbe ), l'Aeroclub di Benevento, attraverso le pagine di questo periodico vuole fare presente agli amministratori del Comune, della Provincia e della Regione, che una piattaforma per i decolli e gli atterraggi degli elicotteri in Contrada Olivola esiste dal 1992 e viene regolarmente usata. Si potrebbero risparmiare un sacco di soldi se questa piattaforma venisse trasformata in eliporto e se tutta l'area dell'aviosuperficie venisse attrezzata come si conviene agli aeroporti dei capoluoghi di provincia ( vedi L'Aquila, Ferrara, Catanzaro etc. etc.). L'Aeroclub di Benevento è pronto a fornire i mezzi e le professionalità delle quali già dispone e non aspetta altro che di essere invitato ai tavoli tecnici

Erano presenti il Sindaco di Fragneto Monforte, dottor Raffaele Caputo, il Presidente provinciale del CONI Avvocato Mario Collarile, il Barone Gianni Dell'Aquila, autore di pregevolissime pubblicazioni di carattere storico scientifico tradotte in varie lingue ed autorevoli professionisti del settore aeronautico.

Tra questi il Colonnello Venanzio Rapolla elicotterista dell'Esercito, istruttore della Scuola di Volo dell'Aero club di Benevento del quale è presidentessa la gentile Signora Anna Accetto, il colonnello Michelangelo Liucci responsabile delle comunicazioni radio e della torre di controllo dell'Aeroporto Militare Amendola, il Maresciallo Fabrizio Ocone del Servizio centrale meteorologico dell'Aeronautica Militare, presso l'aeroporto di Pratica di Mare, Angelo Molinaro di Calvi, l'organizzatore più esperto dei raduni aerei che si sono svolti nel Sannio e il notissimo Nello Charbonnier di Courmayeur, da sempre direttore tecnico e controllore di volo delle Mongolfiere a Fragneto.

Il presidente del Coni Avvocato Mario Collarile ci ha ricordato lo zio, Generale Nicola, al quale è intitolato l'Aero club di Benevento, eroe dell'aviazione militare della Prima Guerra Mondiale, mostrandolo in ben conservate foto d'epoca, ritratto insieme all'asso dell' aviazione, il Generale Francesco Baracca e ai comandi di un biplano a bordo del quale ha compiuto azioni che hanno dato lustro e guadagnato rispetto alla nostra aviazione nascente del 1915 e hanno costruito le basi che nel tempo hanno reso gloriosa l'Aeronautica Militare Italiana.

Il Presidente del Coni ha proseguito tenendo una appassionata relazione sull'importanza dello sport in generale ed in particolare dello sport aeronautico nel quale rientra a pieno titolo anche il volo delle mongolfiere.

All'interessante dibattito ciascuno ha dato il suo valido contributo: il Colonnello Liucci, sempre presente alle manifestazioni aeronautiche che si sono svolte in provincia di Benevento, ha diretto con impeccabile professionalità il poderoso traffico che concentratosi nei giorni dei raduni, su piste improvvisate divenute incandescenti per il volume del traffico dei decolli e degli atterraggi, senza sosta, di ogni genere di aerei, piccoli e grandi, moderni e d'epoca,come i Tiger Moth, di velivoli ad ala fissa e di quelli ad ala rotante che provenendo da ogni parte d'Italia si sono divisi esibizioni mozzafiato sul filo degli istanti, con i paracadutisti, i radiomodellisti e la mongolfiera di Lello Verdura pilota emerito di Fragneto Monforte.

Esibizioni che abbiamo potuto ammirare in Terra sannita stando ore col naso all'insù con il pubblico affollato nella campagna di Calvi così come è accauto a Fragneto dove non abbiamo distolto lo sguardo le mongolfiere che salivano nell'aria calma ( e nebbiosa ) sorvolando le nostre campagne. Queste manifestazioni che avvengono nel nostro territorio hanno avuto il grande merito di risvegliare la nostra sopita coscienza aeronautica e farci rivisitare attraverso la storia l'evoluzione di velivoli che anche se superati dall'incalzare di una tecnologia esasperata, sembrano restare immortali e volare incuranti del trascorrere del tempo, nelle mani di abili piloti che li curano e li restaurano con amore sincero.

LUIGI PILLA