Tasse, tasse e sempre tasse Enti

Consiglio comunale di giovedì santo all’insegna delle lacrime e sangue. L’amministrazione comunale di Paduli ha infatti approvato il Bilancio di previsione 2017 senza tener in alcun conto i suggerimenti avanzati dalle opposizioni in merito alla revisione delle percentuali e delle tariffe su imposte e tasse.

Come un bulldozer, imperterrita, ha sancito un ulteriore aumento della Tari per le attività commerciali e le imprese rispetto agli anni precedenti, ha confermato le aliquote Tasi già in precedenza raddoppiate, confermato l’Imu che prevede un’aliquota del 3,8 per mille per i figli a cui i genitori hanno concesso l’uso di immobili di loro proprietà, ma solo se esibiscono un comodato d’uso registrato altrimenti l’aliquota è del 7,6 per mille, non ha previsto sgravi e agevolazioni per i giovani, per le attività in difficoltà, per chi vorrebbe intraprenderne una nuova.

“Il Bilancio di previsione - afferma Alessandro De Lucia, capogruppo dell’opposizione Feleppa per Paduli - è sempre lo stesso a eccezione degli aumenti delle tasse in progressivo aumento da quando si è insediata quest’amministrazione. A fronte degli aumenti delle tasse non sono previsti invece incrementi nei servizi che sono ai minimi storici: strade, infrastrutture, illuminazione pubblica sono in condizioni di degrado e diminuiscono gli stanziamenti per le politiche sociali, per il sostegno alle famiglie disagiate, per la scuola.

Per quanto riguarda la Tari le attività commerciali colpite dagli aumenti maggiori potranno trovare conveniente rivolgersi ad agenzie di smaltimento private e quindi di conseguenza il maggiore introito previsto si tramuterà in un mancato incasso”.

Per Antonio Sarno, esponente in Consiglio comunale del gruppo Paduli Nuova, “l’attuale amministrazione si limita a dare tutte le colpe dei suoi fallimenti a chi l’ha preceduta, senza dare alcuna risposta concreta. Alla completa incompetenza di attrarre fondi, si aggiunge la totale assenza di idee per lo sviluppo. La cura per risollevare l’economia del paese sembra essere solo una: tasse. Non rendendosi conto che le aziende di Paduli stanno chiudendo e che i nuovi investimenti sono sempre meno. E non valga l’accampare quale giustificazione la crisi perché abbiamo numerosi esempi di piccoli paesi, anche limitrofi, che, facendo tesoro delle piccole opportunità venutesi a creare in questo periodo di cambiamenti, sono riusciti a invertire le tendenze negative da noi all’ordine del giorno in tutti i settori”.

Sempre secondo De Lucia, “continuare a ignorare la grave situazione di difficoltà e il non considerare che l’aumento delle tariffe non comporterà maggiori introiti ma spingerà sempre più attività a pagare in ritardo o a non pagare proprio o nei casi più estremi a chiudere, è da scriteriati. La previsione poi degli investimenti in opere pubbliche è sempre la stessa da tre anni a questa parte e tra l’altro derivante dagli anni precedenti. Il Bilancio di previsione 2017, al di là degli obiettivi di mandato, che però non trovano riscontro né negli investimenti né nelle previsioni di bilancio, denota e conferma la mancanza di strategie di sviluppo di questa maggioranza che amministra alla giornata e, anziché governare e gestire gli eventi congiunturali, reagisce in modo passivo scaricando sui soli cittadini l’onere del rispetto degli equilibri di bilancio, bilancio sminuito a semplice strumento ove far quadrare entrate e uscite e non considerando invece che il bilancio di previsione è il principale mezzo per programmare e rilanciare lo sviluppo di una comunità”.

“L’attuale amministrazione - conclude Antonio Sarno - sarà ritenuta presto artefice di uno dei periodi storici più bui attraversati dalla nostra comunità”.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it 

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