'A Principessa: lo spettacolo teatrale della Solot incentrato su Adelperga e il Ducato longobardo beneventano Eventi

La Provincia di Benevento mette in scena lo spettacolo teatrale “'A Principessa”di Michelangelo Fetto e Alessia Rocchi a cura della “Solot” - Compagnia Stabile di Benevento. Sono stati fissati due appuntamenti: il primo al Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino nel Castello di Montesarchio il giorno 18 maggio 2013, sabato, alle ore 19.00; il secondo nel Centro storico di Castelpoto il 2 giugno 2013, domenica, alle ore 18.30.

A renderlo noto il Commissario straordinario della Provincia Aniello Cimitile che ringrazia per la preziosa collaborazione la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, il Comune di Castelpoto e la stessa Solot.

Infatti, l'evento al Museo Archeologico di Montesarchio è stato reso possibile grazie all’intesa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, che lo ha inserito nel programma della “Notte dei Musei”, manifestazione promossa su scala nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che prevede l’apertura dalle ore 20.00 alle ore 24.00 dei Musei e delle Aree archeologiche statali. Dopo lo spettacolo sarà possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, che ospita le testimonianze dei centri più importanti del Sannio Caudino: Montesarchio (Caudium), Sant’Agata de’ Goti (Saticula), San Salvatore Telesino (Telesia).

Il secondo appuntamento con “'A Principessa” ha comportato invece la cooperazione dell’assessorato alla cultura di Castelpoto e consentirà a molti di ri-scoprire questa cittadina che domina la vallata del Calore.

Frutto della fantasia di Alessia Rocchi e Michelangelo Fetto, “''A Principessa” è uno spettacolo che vuole costituire un collegamento ideale e fantastico tra la Benevento di oggi e quella del Ducato longobardo, trovando la sua ambientazione ideale in due siti longobardi molto suggestivi. Lo spettacolo, per la regia di Michelangelo Fetto, ha, per protagonisti, Loretta Palo e Antonio Tizzanino; la direzione di scena di Paola Fetto, i costumi di Daniela Donatiello, l'organizzazione generale di Antonio Intorcia.

La Provincia, nell'ambito delle sue iniziative tese a valorizzare la Benevento Longobarda, il riconoscimento Unesco della Chiesa di Santa Sofia, nonché la Storia, le Radici, la Cultura di quell'epoca, ha voluto incentrare l'attenzione pubblica, grazie al lavoro di Fetto, Rocchi e della Solot, su due “locations”:

il castello di Montesarchio che, secondo la tradizione, fu eretto in età longobarda;

il centro storico di Castelpoto, importante località Longobarda, fondamentale nucleo militare strategico.

Protagonisti della “pièce” messa in scena dalla Solot sono il custode brontolone del museo della città, al suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione, ed una donna bellissima e misteriosa che potrebbe essere o non essere una principessa longobarda. I due daranno vita ad una sorta di racconto, di “chanson de geste” del ciclo longobardo.

Il custode è indignato per la sorte dei monumenti che vengono talora ritenuti ruderi ingombranti e dalla manutenzione costosa, e che hanno, nella considerazione dei più, meno fascino di un centro commerciale. Dalle sue parole viene fuori un sentimento di nostalgia di un futuro che non si è mai avverato, un futuro che vede la sua città apprezzata come una meta turistica di eccellenza per storia, cultura e bellezza.

La “principessa” è invece Adelperga, sorella di Ermengarda e moglie di Arechi, che tanto impulso diede all’arte e alle lettere, basti pensare alla costruzione della chiesa di Santa Sofia, alla scrittura Beneventana, alla fondamentale “Historia Langobardorum” di Paolo Diacono. Una donna affascinante dalla personalità non comune, spesso in contrasto con il suo sposo, protagonista attiva di quella che viene ricordata come la stagione d’oro del ducato.

Un racconto, quello di Fetto e Rocchi, carico di suggestioni mitiche, ma anche di episodi storicamente accertati, nell’evidente tentativo di offrire al pubblico la rivelazione fondamentale di una grandezza che fu e che paradossalmente, forse, non si riflette positivamente sui discendenti di quell’antica e laboriosa razza, sotto la forma di una mentalità vincente ed anzi, spesso vittime di un isolamento sociale, politico e culturale evidente.

In questo senso “'A Principessa” vuole costituire un contributo alla comunità, non solo in termini di puro intrattenimento, ma nello spirito del giusto recupero delle proprie radici e della propria identità culturale tante volte sottovalutata.

Il riconoscimento Unesco al complesso monumentale di Santa Sofia segna un momento importante se non fondamentale nelle politiche di sviluppo turistico e dunque sociale ed economico del nostro territorio; la Provincia di Benevento non è stata insensibile a questa istanza del territorio, facendosi interprete di molteplici iniziative nel quadro delle quali ambisce a svolgere un ruolo anche uno spettacolo come “'A Principessa”.

L’ingresso agli spettacoli è gratuito. 

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