'Identità erranti': la mostra collettiva d'arte presso l'Ospedale Fatebenefratelli di Benevento Eventi

L'Ospedale Fatebenefratelli con la collaborazione dell'Associazione La Melagrana ha promosso la mostra collettiva d'arte Identità erranti dal 18 aprile al 23 maggio 2015, nei locali della Sala Conferepresso il Fatebenefratelli in Benevento.

Gli artisti invitati sono: Alberto Bocchino, Angelo Campagna, Gaetano Cantone, Mario Ciaramella, Giovenale, Gioseph Izzo, Mario Mascia, Ernesto Pengue, Angelo Pescatore, Alfredo Verdile.

La mostra si avvale della partecipazione di numerosi e qualificati sponsor: Medisistem, Tecnobiomedical s.r.l., Riab Endomedica spa, Bar Fatebenefratelli, Lv Medical s.a.s., So.co.im. srl, Vivenda s.p.a.
Nella serata del 18 aprile, alle ore 17.30, si terrà un seminario di presentazione: dopo i saluti di Giovanni Carozza, direttore amministrativo del Fatebenefratelli, di Maria Cusano, presidente associazione culturale “La Melagrana”, e di fra Angelico Bellino o.h., padre superiore del Fatebenefratelli, terrà la relazione Gaetano Cantone, presidente dell’Istituto Italiano per lo Studio e lo Sviluppo del Territorio. Seguiranno gli interventi degli artisti; coordina Angelo Pescatore.

L’inaugurazione è prevista per le ore 18.30. In tale occasione gli artisti hanno donato in beneficenza le stampe dell’omonima cartella di grafica, in favore delle attività dell’A.F.MA.L.

Il catalogo è edito dall’Istituto Italiano per lo Studio e lo Sviluppo del Territorio, con testo critico di Gaetano Cantone.

La serata sarà punteggiata dagli interventi musicali della Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing Band, composta da Alfredo Verga, Vocal, Guitar & Clarinet, Alessandro Panella, Bass & Guitar, Daniele Pescatore, Keyboards, Luciano De Ioanni, Drums. I loro generi sono il Traditional Jazz Music, New Orleans Jazz e il Dixieland.

Dall’introduzione al catalogo della mostra

... L’artista contemporaneo, nell’epoca della condivisa e globalizzata facies del mondo, ha responsabilità maggiori di quanti hanno vissuto la stagione dell’eroicità delle avanguardie: nella cultura contemporanea emergono connessioni, convergenze, commistioni o decostruzioni e notazioni filologiche che interagiscono già nella fase progettuale e poi nel farsi dell’opera.

... Nel mare aperto della produzione culturale umana, grazia e angoscia, disperazione e salvezza o estatico e razionale intrecciano le loro danze dandosi convegno nel “soggetto” che mutua dai perchè (i dubbi che sostanziano) la propria sussistenza: l’artista come errabundus si dona così al viaggio, tenta d’esplorare, mette in atto la diaspora del sé per poter interagire con il mondo, si chiede cosa ci sia oltre i limiti geo-storici della propria esistenza ed è costretto così ad interrogarsi incessantemente.

... L’operazione di “tenere assieme” (la complessità strutturante) è forse assimilabile alla figura di un Enea che, fuggendo dalla “distruzione” della propria terra, non si nega la presenza di suo padre Anchise (il passato vitale), lo carica in spalla, sfidando le fiamme rovinose nella fuga, già pronto per l’ondoso mare.

Anchise rappresenta bene l’identitario costantemente annesso al nostro presente, che è nella gerla che rechiamo sulle spalle nel nostro cammino esplorativo; ci richiama al rispetto della cultura che ci ha generato e soprattutto alla sua valorizzazione entro la lingua communis della modernità che ci avvolge.

La territorialità diviene, dunque, l’ambito d’elezione dato che il mondo non è più lontano e dove tutto, ancora, si tiene per via d’una insperata dialettica tra diversi. Enea però si fa responsabilmente carico di condurre e proteggere da tragici eventi il giovane figlio Ascanio (il futuro in formazione).

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