'A breve il Registro delle Unioni Civili' lo ha detto il sindaco Pepe durante l'incontro con la senatrice Cirinnà In primo piano

Sui diritti umani non si ride e non si scherza. Non esistono ideologie da rivendicare. Si tratta di prendere atto dei cambiamenti sociali avvenuti nel tradizionale schema della famiglia. Da questo nuovo contesto è nata la proposta per le Unioni Civili. La promotrice della legge, Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico, ha tenuto a Palazzo Mosti una conferenza sulla delicata problematica.

Invitata dal Collettivo Wand ed accolta dal sindaco di Benevento, Fausto Pepe, la parlamentare ha illustrato tutti i punti del provvedimento in discussione al senato, gli ostacoli e le resistenze da superare, per raggiungere un obiettivo importante per l’Italia, ultima in Europa, insieme all’Albania e alla Grecia, nel campo del riconoscimento dei diritti alle coppie gay.

La mia proposta - ha detto Cirinnà - non prevede né il matrimonio, né l’adozione dei figli, né permette pratiche di procreazione assistita. Oggi non si può più parlare di famiglia in senso classico. Così si esclude un pezzo di visuale, perché esistono tante famiglie, coppie omosessuali e padri single. Si tratta di garantire a tutti gli stessi diritti civili ed umani. Non c’entra l’etica, né l’ideologia, né la religione”.

La venuta della senatrice a Benevento è stata sottolineata con grande soddisfazione, da Ottavia Voza, dirigente nazionale dell’Arci Gay, da Luca Pedicini e Giulia Tesauro, rappresentanti del Collettivo Wand, già protagonista del recente Gay Pride. “Quella di oggi è una giornata storica - hanno evidenziato - è un’altra occasione di riflessione che dovrebbe spingere il comune di Benevento ad istituire il Registro delle Unioni Civili. Dopo l’annuncio del sindaco ed il patrocinio dato al Gay Pride, stiamo contando i giorni per vedere quando si passerà dalle promesse ai fatti”.

La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. “Abbiamo promosso convintamente la manifestazione di giugno scorso - ha rilevato Fausto Pepe - senza riscontrare resistenze istituzionali. La città ha dimostrato rispetto ed accoglienza. Siamo inseriti pienamente nel dibattito nazionale. Dopo quel bacio nella Villa Comunale, che fece scalpore, io parlai della necessità di un confronto pubblico. Per me la legge sulle Unioni Civili è formidabile e fondamentale. Il registro che annunciai verrà approvato a breve in consiglio comunale. Serve una volontà condivisa. Su questo tema si sono abbattute le barriere tra maggioranza e opposizione. Continueremo il dibattito, ma non vorrei che arrivasse prima la legge”.

Nella discussione è intervenuto anche Giovanni Zarro, capogruppo dl Pd al comune, che era stato criticato per aver partecipato ad un convegno promosso dai “Giuristi per la vita”, sulla cosiddetta “ideologia gender” e sulla difesa della famiglia tradizionale, in netto contrasto con le posizioni del partito di Matteo Renzi. “Le parole della senatrice - ha osservato Zarro - mi hanno colpito positivamente per la chiarezza e mi trovano pienamente d’accordo. Sarebbe necessario un dibattito in città, coinvolgendo anche chi la pensa diversamente”.

La senatrice ha ricordato che il Pd non si presta a giochetti e che bisogna evitare di alimentare confusione, come sta facendo qualcuno che ha inventato questa “ideologia gender”, che non esiste. “Si usano parole strane per intorbidire le acque - ha spiegato Cirinnà - il termine gender è una balla spaziale, come dire Pippo, Pluto e Paperino. Il Pd ammette opinioni personali diverse, ma bisogna rispettare la volontà della maggioranza, perché sui diritti umani non c’è libertà di coscienza”.

Il testo base della legge sulle Unioni Civili è stato approvato in commissione con una maggioranza diversa, che va dal Pd a Sel ai Cinque Stelle. Si teme l’ostruzionismo del Nuovo Centro Destra. “Sarebbe molto importante - ha concluso Cirinnà - che a Benevento, come stanno facendo tantissimi comuni, fosse istituito il Registro delle Unioni Civili prima dell’approvazione definitiva della legge prevista per il prossimo ottobre. Portando questo chicco di grano potrete dire di aver contribuito anche voi a costruire un paese più civile”.

ANTONIO ESPOSITO

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