Accorato appello della senatrice Lonardo: ''Tutti in piazza per una sanità migliore'' In primo piano

Senatrice Lonardo perché lei è così arrabbiata per quello che succede nella Sanità nel Sannio?

Non si tratta di “essere arrabbiata”, ma di essere “preoccupata”. In quanto Rappresentante del territorio, evidenzio nei luoghi cui mi è dato di farlo, istituzionalmente parlando, lo stato di degrado del nostro ospedale. Lo faccio con la speranza che chi di dovere possa intervenire per riportare il nostro nosocomio ai vecchi splendori, quando eravamo all’attenzione anche di malati di fuori provincia che sceglievano di venire a curarsi a Benevento. Ora assistiamo ad un depauperamento continuo. Non mi sto inventando nulla, è sotto gli occhi di tutti. E la stampa ne parla spesso.

Perché i migliori medici recentemente sono letteralmente scappati dal Rummo?

Lo sta dicendo lei, che sono “letteralmente scappati dal Rummo”, io l’ho appreso dai giornali, così come sarà capitato anche a tutti i suoi lettori. Mi hanno colpito le dichiarazioni allarmanti dei primari che, prima di lasciare l’ospedale, hanno fatto diversi appelli a chi di dovere, affinché cambiassero le cose. Sicuramente è causa di una politica nuova attuata da questo management che, stante anche alle ultime notizie che leggo sempre dalla stampa, non ama neppure confrontarsi con il Sindaco della città, responsabile della sanità di Benevento, e con l’Assemblea dei Sindaci, responsabili della sanità della provincia. Alla sua domanda, potrebbe rispondere, più esaurientemente direttamente il Direttore Generale dell’ospedale, ovviamente. Solo lui potrebbe esplicitarle tutte le cause, e spiegarle il perché siano andati via tanti medici dall’ospedale. Solo lui può rispondere. Io posso soltanto rilevare che sono andati via e che l’ospedale è rimasto sguarnito.

In particolare lei ha denunciato una situazione di grave disagio al Pronto Soccorso del Rummo. Perché, che sta succedendo in quel reparto?

Io la invito a recarsi al Pronto Soccorso e rendersi conto di persona di cosa succede. C’è tantissima, troppa gente sulle barelle, locali fatiscenti con pavimenti divelti, pareti sporche, imbrattate ed, in molte parti, riparate con il nastro adesivo. Mi chiedo se tutto questo sia normale! Pensi che i NAS vanno anche nelle piccole aziende a fare controlli, mi chiedo come mai, invece, in ospedale nessuno vada a controllare. E soprattutto non c’è alcuna privacy. Tutte le operazioni sui malati, avvengono davanti agli occhi di tutti, uomini e donne... ho toccato con mano il disagio. La mia solidarietà va ai medici ed agli operatori sanitari tutti, che cercano di districarsi prestando le cure agli ammalati, tra mille difficoltà, e credo non sia affatto facile. A me è sembrato un Pronto Soccorso da “quarto” mondo, neanche da “terzo” mondo. Peraltro, mi viene da chiedere al Manager, tramite voi, se tutta la struttura ospedaliera risponda ai criteri di antisismicità. Credo che, al di là del fatto che l’ospedale deve necessariamente restare DEA di II livello, occorrerebbe progettare il futuro investendo in alcune decine di milioni di euro, per costruire un nuovo ospedale S. Pio. Non è più ipotizzabile un ospedale multiblocco, così come erano concepiti nei decenni addietro, ad oggi è necessario ipotizzare una struttura a due blocchi, uniti tra loro, che rispecchino i criteri antisismici, così come l’ospedale di Avellino. Benevento, ha diritto ad un nuovo ospedale... i suoi cittadini non hanno nulla di meno rispetto agli altri.

Come spiega lei questo disinteresse del ministro della Sanità Grillo che, nonostante le sue proteste, continua a tacere e a non rispondere neppure alle sue ben cinque interrogazioni presentate al Senato?

Questo Governo si è presentato come il Governo del cambiamento. Posso solo pensare che cambiamento voglia dire non avere a cuore quelle che sono le istanze dei cittadini che i Deputati ed i Senatori, portano all’attenzione del Parlamento e quindi del Governo. Molti sono gli interventi di fine seduta, in aula al Senato, che tengono i miei colleghi per stigmatizzare il comportamento menefreghista dei Ministri, che non rispondono alle loro interrogazioni. Esattamente come sta succedendo a me. Mi auguro, che il Ministro voglia rivedere le sue posizioni e voglia rispondere in Senato alle domande che le ho garbatamente posto per iscritto, e che voglia accogliere l’invito cortese, che le ho rivolto pubblicamente per venire nel Sannio per espletare una visita presso i nostri ospedali, per constatare di persona com’è la situazione. Dalla stampa apprendo che si sta recando a sorpresa in diversi ospedali, credo che il nostro Pronto Soccorso, sia un buon candidato per un sopralluogo-blitz del Ministro.

Perchè non ha interessato anche i parlamentari del M5S?

Mi fa una domanda davvero molto particolare. I Parlamentari dei 5 Stelle non vivono su Marte, quindi dovrebbero vedere quello che succede in città, ed agire di conseguenza. All’indomani della nostra elezione in Parlamento, anche tenendo conto dell’invito accalorato che ci indirizzò il nostro caro Vescovo, Felice Accrocca, a collaborare tutti per il bene del nostro territorio, durante una cena che volle offrirci, presso la sua residenza, chiesi la firma delle due Senatrici 5 Stelle, per una interrogazione sulla grave viabilità della Telese Caianello. Si dissero subito disponibili, peraltro durante la pausa pranzo presso il ristorante del Senato, erano presenti anche i due Deputati, e per le vie brevi, illustrai la mia interrogazione, si dichiararono anche loro molto interessati, anzi il deputato Maglione mi chiese di inoltrargli copia via mail, in quanto intendeva presentarla anche alla Camera. Mentre ero felice di questo comune interesse per la nostra terra, fu contattata la mia assistente, alla quale comunicarono che non potevano firmare, e non avrebbero sottoscritto la mia interrogazione. La cosa mi dispiacque, ovviamente! Trovai una giustificazione, nel fatto che è negato apporre la loro firma alle interrogazioni, soprattutto se la prima firma è di un rappresentante dell’opposizione. Sarà evidentemente il “diktat” del loro Movimento. Descritto questo episodio, non credo debba aggiungere altro.

E il presidente della Regione De Luca che fa? Che le ha detto?

Ho rivolto diversi appelli pubblici al Presidente De Luca, debbo rilevare che anche da parte sua non c’è stata nessuna risposta. Sarà senz’altro solo perché è molto impegnato?! Ma lui non conosce la mia perseveranza... non desisto facilmente, ecco perché continuerò a rivolgergli appelli, la causa è giusta: io difendo il mio territorio. Peraltro, nessuno più di lui dovrebbe comprendermi, è sotto gli occhi di tutti che la Regione è diventata Salerno-centrica, proprio grazie all’amore immenso che lui nutre per la sua città. Quindi? In merito alla mia ultima nota, nella quale chiedevo conto di cosa volesse mettere in campo per la raccapricciante situazione nella quale versa il Pronto Soccorso del Rummo, mi ha risposto, a margine della manifestazione “Sannio Falanghina. Città europea del Vino 2019”, che si è tenuta in città. Ha detto che “raccapricciante” era la mia lettera e che faccio solo tanta “demagogia”, che è finito il tempo delle chiacchiere a vanvera ed ha aggiunto che si stanno facendo lavori importanti al Pronto Soccorso del Rummo, e che, tempo un mese o due, il Pronto Soccorso diventerà un modello nazionale. Beh, io sono pronta a scommettere qualsiasi cosa, che questo annuncio resterà tale, e che, fra un mese, il nostro Pronto Soccorso non sarà diventato un modello nazionale. Mi rivolgo ai cittadini di Benevento ed a quanti frequentano l’ospedale, chiedo a loro se la mia è preoccupazione reale, oppure è fare demagogia?!

Secondo lei di fronte a questi “muri” che si può fare? Tenga conto che anche tra la gente cresce il disagio e cresce sempre più il numero di coloro i quali vanno a curarsi altrove.

Aumenta la sfiducia, lo sta dichiarando anche lei. Confermo che cresce il numero di quelli che scelgono di andare a curarsi altrove e questo è sicuramente un problema. Chi sceglie di andare a curarsi altrove, ha anche la possibilità economica per affrontare le spese. Io penso, invece, ai tanti cittadini di Benevento e provincia che non possono scegliere di andare in altri ospedali per ricevere le adeguate cure, per motivi economici. Per abbattere muri, ci vuole volontà, ci vuole confronto, ci vuole umiltà, ci vuole dialogo, ci vuole la capacità di distribuire equamente fondi su tutto il territorio regionale. Si dovrebbe fare in modo di mettere in campo una sanità di qualità, equa ed a disposizione di tutti i cittadini, abbienti e meno abbienti. Mentre a me sembra che allo stato attuale la sanità sannita abbia creato cittadini di serie A e cittadini di serie B.

È vero che sta maturando l’idea di rivolgersi direttamente alla gente, agli utenti per una grande manifestazione di piazza?

Sarebbe auspicabile. Ho avuto modo di confrontarmi anche con Rappresentanti di diverse sigle Sindacali, preoccupati dello stato dell’ospedale Rummo, ed anche loro, scoraggiati, perché non ricevono risposte alle loro tante richieste per migliorare la sanità beneventana! Beh, anche loro credono che la gente dovrebbe attivarsi per far sentire forte e chiara la loro voce, e chiedere, nei modi consentiti dalla legge, attenzione e risoluzione ai tanti problemi. Per quanto mi riguarda, avrei già indetto una manifestazione pubblica, per coinvolgere la cittadinanza. Da soli, però, non si va mai da nessuna parte con successo, e coinvolgere tutti non mi pare cosa semplice. Ci vorrebbe una grossa mobilitazione… Sollecito voi stampa, affinché facciate appelli, per coinvolgere uomini e donne per una grande manifestazione da tenersi in piazza Risorgimento per attirare l’attenzione del Presidente De Luca e del Ministro Grillo sul problema Sanità Sannita. Sarebbe bello, sfatare il mito che Benevento e i suoi cittadini sono un po’ dormienti, perché caratterizzati dalla “dormiente del Sannio”, come diceva il prof. Fragola, mio grande insegnante all’Orientale a Napoli, di cui ricordo il suo grande amore per Faicchio e per Benevento. Mi auguro, invece, che la gente scelga la protesta mite e civile... Credo che si debba fare una manifestazione dove tutti gli abitanti di Bn e provincia scendano in piazza. Il presidente De Luca non può pensare solo a Salerno. Sento parlare di un nuovo Ospedale universitario a Salerno, i fondi stanziati a Natale in modo esagerato solo per Salerno e leggo dai media che le Universiadi si chiuderanno a Salerno. Mi sembra un po’ troppo, solo per Salerno.

Insomma, senatrice Lonardo, dopo tutto quello che le è successo per il passato quando si è interessata di sanità, lei non ha alcuna intenzione di mollare è così?

Guardi sono stata indecisa se rispondere a questa sua domanda, in cui riscontro un pochino di cattiveria. Non mi sono mai occupata di sanità nella versione che lei intende e spazzata via da una sentenza che ha eliminato ogni dubbio. Sono stata assolta con formula piena da tutte le particolari accuse. Comunque, non si tratta di mollare o di non mollare, io semplicemente sono al fianco dei problemi dei cittadini, l’ho fatto sempre e continuerò a farlo, fin quando sarò votata per rappresentarli.

GIOVANNI FUCCIO