AIROLA - La Proloco denuncia l'inefficienza del Comune In primo piano

Airola, da sempre centro vivo di cultura, ancora oggi si presenta come un luogo dove, quasi a cadenza settimanale, vengono organizzate manifestazioni a carattere culturale e gastronomico dalle diverse associazioni presenti sul territorio.

Ma più di tutte primeggia in questa operazione la Proloco, associazione turistica cittadina per eccellenza, che ha rinnovato il suo Consiglio Direttivo nel 2013 eleggendo come presidente Ivo Visciano, che ricopre tale carica in maniera eccelsa, riuscendo ad organizzare numerosi eventi, alcuni veramente di notevole spessore.

Il sindaco della cittadina Michele Napoletano ha sempre sostenuto pienamente l’operato del presidente della Proloco, anche se nel suo direttivo vi è una rappresentanza forte del Movimento Cinque Stelle, tant’è che il vice presidente Pasquale Maglione è stato il candidato regionale dei pentastellati, e il responsabile della commisione tematica “Società e Territorio” è Bartolomeo Laudando, il maggiore attivista locale del movimento grillino.

Come si dice dalle nostre parti sembravano “Tazz e cucchiar”, tutto procedeva al meglio fino a quando, in occasione della manifestazione “Associazionando”, organizzata domenica 13 settembre, lungo lo scenografico corso Montella, il Comune ha voltato clamorosamente le spalle a chi da tempo si impegna nella promozione del territorio.

La Proloco ha denunciato infatti pubblicamente “l’inadempienza del supporto logistico alle proprie manifestazioni e l’inefficienza del corpo di Polizia Municipale, che sembrerebbe aver ignorato un’ordinanza del sindaco a discapito dei partecipanti, dei residenti e dei commercianti dei luoghi interessati.

Quello dei vigili urbani è un tallone di Achille dell’Amministrazione Napoletano che si protrae da tempo, infatti su tale tema l’ex capogruppo di maggioranza Giuseppe Maltese rimise la delega a collaborare con il sindaco in materia di polizia municipale e dopo il pensionamento del comandante Pasqualino Rungi, la polizia municipale si è ridotta all’autogestione.

E’ la prima volta dal 1973, anno di costituzione della Proloco cittadina, che avviene una frattura simile; di tale strappo saprà sicuramente approfittarne il Movimento Cinque Stelle, che non risparmierà colpi bassi in campagna elettorale alle prossime amministrative.

In amore e in guerra (politica) tutto è lecito, se non fosse per il fatto che la Proloco non è il luogo deputato per fare politica.

Manca poco al rinnovo delle cariche della Proloco e manca poco anche alle elezioni amministrative, quasi coincidono i due appuntamenti e la preoccupazione è che la Proloco venga abbandonata come un vecchio scarpone per preferire, da parte di alcuni soci, la candidatura alle comunali, piuttosto che continuare nella meravigliosa avventura dell’associazionismo.

ETTORE RUGGIERO

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